Paura di volare (direi piuttosto che ho una fifa blu): come superarla?

Io non è che ho paura di volare. Mi cago proprio sotto.

E vivo a San Francisco, quindi per tornare a casa mia in Romagna ogni volta mi devo sparare quella quindicina di ore di volo che non augurerei neanche al mio peggior nemico.
Sarei più serena se tra qui e l’Italia ci fosse un ponte tibetano con fossato infestato dai coccodrilli.

E mi piace viaggiare. Viaggiare lontano, in posti diversi, sconosciuti, selvaggi, che mi rivoltino il cervello come un calzino.
Quindi come si fa? A nuoto no.
O mi chiudo in casa e rinuncio ai viaggi oppure decido che questa fobia non mi fermerà mai.
Quindi continuo a cagarmi sotto, però continuo a prenotare aerei e a volare per tutto il mondo.

E a scrivere in questo blog di viaggi (che spesso iniziano proprio salendo sull’ennesimo aereo).

Come superare la paura dell'aereo - le mie soluzioni Continue reading

Volo Turkish con scalo lungo a Istanbul? Hai una notte in hotel gratis ma non te lo dicono

Avete mai volato con Turkish Airlines?
Io sì, una delle migliori compagnie mai prese (sopra la Turkish direi solo Emirates e Ethiad, in questo ordine).

La Turkish è una delle compagnie più economiche per voli intercontinentali dall’Italia, ha aerei super moderni e un servizio a bordo attentissimo.

La palla però è che spesso gli scali a Istanbul sono INFINITI.
Nel mio volo A/R Bologna-San Francisco con scalo a Istanbul ho avuto 15 ore di scalo sia all’andata che al ritorno, da spararsi.

MA!
Ho scoperto una cosa meravigliosa che non so perché non è spiegata/pubblicizzata a sufficienza da nessuna parte: se il vostro scalo a Istanbul supera le 10 ore Turkish Airlines vi offre una notte in hotel e lo shuttle A/R aeroporto-hotel.

Ora vi spiego come funziona.

Uno scalo lunghissimo - 15 ore - all'aeroporto di Istanbul Continue reading

Ho volato sull’Everest e sulle mie paure

Io ho paura di volare.

Ho preso più di cento aerei nella mia vita, almeno una decina intercontinentali.
E ogni volta che devo prendere un aereo tremo di paura.
Mi si chiude lo stomaco, mi si spappolano i muscoli delle gambe, mi si annebbia un po’ la vista. Il decollo è il momento peggiore – una volta sono quasi svenuta – poi mi calmo. Non sono di quelle che perdono la testa, sto lì nel mio posticino, con gli occhi chiusi sperando che passi.

Ecco, dopo questa premessa, immaginatevi la mia reazione quando mi hanno proposto di fare il volo panoramico sull’Everest su un aeroplanino.
Ma ciao proprio.
E invece.
Invece ho chiuso forte gli occhi e ho detto di sì.

Volare sull'Everest

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