Le città invisibili è un libro che fa viaggiare.
Dentro, fuori, intorno a noi.
La storia è semplice: Kublai Kan, imperatore dell’immenso impero dei Tartari, manda Marco Polo ad esplorare i suoi territori perché poi possa tornare indietro a raccontarglieli.
Lui non vivrà mai abbastanza a lungo per vederli tutti, così preferisce conoscerli attraverso le parole e i gesti di Marco.
Così lui parte.
E quando torna racconta al Gran Kan ogni singola città, ognuna con un nome di donna diverso.
In queste città c’è tutto l’immaginabile, ci sono tutte le relazioni esistenti e esistite, tutte le storie raccontate. C’è tutto il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro.
Ci sono tutte le città possibili, tutti i mondi possibili.