Tre giorni tra Mantova, Verona e il Lago di Garda

Lo scorso weekend ho passato tre giorni bellissimi tra Lombardia, Trentino e Veneto.
Vorrei scriverne un post per darvi qualche spunto: vi racconto brevemente l’itinerario e vi lascio un po’ di foto per viaggiare un pochino anche con la fantasia.

Siamo partiti venerdì mattina e siamo ritornati a casa domenica sera.
Il venerdì l’abbiamo dedicato tutto a Mantova.
Di Mantova avevo un solo ricordo: ero piccolina, con mia mamma, e ci eravamo comprate due cappelli di paglia uguali con dei fiori rosa e un nastro di raso. Abbiamo una foto insieme mentre posiamo coi nostri cappelli nuovi, dal mio sorriso si vede che ero proprio felice. E orgogliosa di avere un cappello da grandi, uguale alla mamma.
Questa volta abbiamo passeggiato per la città, visitato Palazzo Te, mangiato al sole in piazza. Poi uscendo dalla città ci siamo fermati a fare qualche foto perché Mantova da lontano è bellissima. Anche da vicino, devo dire.

vista di mantova

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Verona: Romeo&Giulietta e Notre-Dame de Paris

Sono stata a Verona, sabato e domenica, per l’ultimo spettacolo di Notre-Dame di Paris, all’Arena.
Mi è piaciuta molto, anche se non saprei darvi indicazioni precise su cosa visitare: camminate tanto. È l’aria che si respira che merita.
Noi abbiamo passeggiato in tutta la città toccando le tappe superturistiche, ma molto carine: la casa di Giulietta con il balcone è la statua, il lungofiume, l’Arena…

Verona è particolarmente famosa per essere lo scenario del grande amore tra Romeo e Giulietta. Passeggiando per le sue vie ho pensato molto a questo amore così travolgente e tragico. A quanto la passione possa portarti a fare cose che proprio no, non andrebbero fatte.

Poi la sera sono stata trasportata in un altro mondo: Parigi, 1482.
Esmeralda e tre uomini: Quasimodo, Frollo e Febo.
Altri tre amori, potenti e proibiti, che finiscono in tragedia.
Gli attori che con le loro voci illuminavano e zittivano l’Arena.
Migliaia di persone in silenzio, con gli occhi spalancati e il cuore in mano.
Un’emozione indescrivibile, per ogni canzone, per ogni parola. Davvero, i brividi.
Soprattutto quando alla fine Cocciante ha ringraziato pubblico e cast cantando una parte di Vivere per amare senza base, facendo commuovere tutti.
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