L’aplomb inglese lo lasciano fuori dalla porta: il Sing-a-Long-a

Nella mia famiglia c’è un rito a cui sono molto affezionata: ogni anno, più o meno verso la fine di ottobre, io, mia mamma e mia sorella (e ogni tanto anche mia cugina) ce ne andiamo qualche giorno a Londra, lasciando a casa mariti e morosi.

Siamo tornate 2 giorni fa, con un’esperienza assurda che merita un post: il Sing-a-Long-a.
Ora vi racconto.
Nella foto angolini belli di Londra: il tramonto su Paddington, le porticine Notting Hill, il Camden Lock dopo la tempesta.

particolari a londra

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These are a few of my favorite things

[questo post non parla di viaggi, parla di cose belle e di felicità]

Ci sono certi momenti in cui tutto è buio. E magari piove anche.
Tutto – tutto – sembra andare storto.

Qualche giorno fa ho avuto una giornata veramente incredibile.
Alle 2 di notte hanno suonato i carabinieri: “La sua macchina parcheggiata ha avuto un incidente con un’altra macchina parcheggiata.” WTF?! La mia macchina era parcheggiata in fondo ad una discesa da cui è arrivata a tutta velocità un’altra macchina parcheggiata a cui ha ceduto il freno a mano. Alle due di notte. Parliamone.
La mattina sono andata in stazione in bicicletta, sotto la pioggia, bagnata come un pulcino.
Arrivata in stazione ho scoperto che il mio treno, il mio solito treno, non esisteva più. Soppresso per sempre. Ma benissimo.
Aspetto per un’ora quello dopo, che è in ritardo di mezz’ora.
Arrivo a lavorare praticamente all’ora di pranzo. Il resto della giornata continua su questo registro, vi risparmierò i particolari irritanti.

Una giornata di merda iniziata alle 2 di notte, immaginatevi voi.

Io però sono una persona ottimista e solare, quindi ho cercato di non perdere mai il buonumore, a costo di pensare alle scene delle Follie dell’Imperatore durante le riunioni.
Sono arrivata a casa la sera che ero distrutta in mille pezzettini, un po’ come il vetro infrangibile quando poi effettivamente si rompe.

Quando sono così stanca e a terra uso sempre il metodo di Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente: penso alle cose belle.
Quelle cose piccole che normalmente non notiamo, ma che in una giornata triste fanno tornare il sereno.

Lei cantava questa canzone:

Io l’altro giorno per tirarmi su il morale ho scritto la mia lista delle piccole cose che mi fanno felice.
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