Dispacci da San Francisco #7: la verità è che questo è un sogno a occhi aperti

Quando qualcuno mi chiede “Allora come si vive a San Francisco?” rimango sempre imbambolata per qualche secondo. Cerco la risposta giusta.

Rispondo sempre solo “Molto bene, grazie!“, ma lo so che il mio interlocutore si aspetta di più, si aspetta aneddoti, fuochi d’artificio, storie, racconti, pezzi di vita con gli occhi che brillano.

Però io mi sento un po’ in colpa. Mi sembra di sbattere in faccia agli altri la mia felicità.
Mia mamma mi prende in giro, dice che è colpa della mia forma mentis “cattolica” che non mi permette di gioire a pieno dei miei traguardi.

Non lo so di chi è colpa, fatto sta che non mi viene da rispondere la verità vera.
Mi viene da dire solo “molto bene”, cercando di ovattare, di non squizzare di gioia, di sminuire un po’.
Non lo so perché.

Però oggi ho deciso di farlo, almeno qui, dove non mi sento in colpa, che se vi stancate di leggermi basta cambiare blog.

Oggi vi racconto perché ogni giorno passato qui è un pezzettino di felicità in più.

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Dispacci da San Francisco #6: il lavoro, lo studio, la salute e le differenze culturali

Ho iniziato questo post come un flusso di pensieri e impressioni (come al solito) e solo alla fine mi sono accorta di un filo comune.
Oggi vi parlo degli uffici dove lavora Carley (da non crederci), dell’Università che ha dato vita alla Silicon Valley e dell’ospedale dove è stato ricoverato un mio collega (che sembra quello di Grey’s Anatomy).

Tutti argomenti che mi intrigano tantissimo e che di solito quando sono in viaggio non vedo.
La vera vita di un paese, quella di tutti i giorni: il lavoro, lo studio, la salute.

(Nel frattempo l’autunno sta arrivando anche qui, fa sempre tanto caldo, ma gli alberi hanno deciso che è ora di cambiare colore.)

L'autunno a San Francisco Continue reading

Come trovare ristoranti economici a Parigi: LaFourchette

[un post pratico su come trovare ristoranti economici a Parigi]
[e in tutta la Francia a dire la verità]

Oh, magari ho scoperto l’acqua calda, eh.
Come quelli che
“Ho trovato una maniera rivoluzionaria per telefonare gratis!”
“Grande! Dimmi!”
“Un servizio stranuovo: si chiama Skype.”
“Ah. G r a z i e.

Comunque. Il servizio stranuovo che ho scoperto io si chiama LaFourchette.
Quando sono stata a Parigi l’ho provato e mi sono trovata veramente bene.

Cena con prenotazione La Fourchette, Parigi

È una startup francese, ha un paio d’anni, e ha raccolto già circa 15 MILIONI DI DOLLARI di finanziamenti (qui qualche info in più).

Il servizio non ha niente di particolarmente innovativo: si prenota un tavolo online a prezzi scontati rispetto all’offline.
Le note interessanti sono due: i ristoranti sono di grande qualità e il risparmio è enorme.
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