Dispacci da San Francisco #11: le piccole cose che in fondo sono così grandi

Mi sono accorta che qui scrivo spesso le grandi cose, e lascio le piccole, quelle di tutti i giorni, ai social network (sapete che potete trovarmi su Facebook, Twitter e Instagram).

Ma mentre oggi stavo riguardando le mie foto su Instagram mi sono resa conto che quelle piccole cose, una dopo l’altra, una insieme all’altra, sono così grandi.
Sono il filo che tiene insieme un giorno al successivo, sono la colonna sonora della quotidianità, sono tutto, alla fine.

Quindi ho deciso di fissare anche tutto qui sopra.
Di fare questo post senza né capo né coda mettendo insieme tutti quei piccoli momenti che normalmente abbandono nell’oceano dei social network e di cui, purtroppo, alla fine, mi dimentico.

Dai biscotti americani fatti in casa alle fughe di un weekend, dai tramonti spettacolari agli scoiattoli tenerini.
Per i piccoli sorrisi di ogni giorno che rendono la vita felice davvero.

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Dispacci da San Francisco #10: DUE di ogni cosa, lo zapping della vita reale e le giostre volanti

Sono su un aereo che da Bologna mi sta portando a Monaco.
Da lì ne prenderò un altro per San Francisco.
Da casa a casa.

Ho fatto un po’ di su e giù in queste settimane, dopo tanti mesi a San Francisco.
Ho il bioritmo smaciullato e il jet-lag sempre alle calcagna, ho le valigie sempre mezze fatte, vestiti sparsi tra le due parti dell’oceano, l’orologio che fa un orario e il telefono che ne fa un altro.

Ma in queste settimane sono riuscita a vivere entrambe le vite al massimo.
È strana e meravigliosa questa vita a metà.

Se ci si impegna forte, con tanto allenamento e cura, la si può trasformare in una vita al quadrato.

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Le Marche sono una scatola di colori a pastello

Che le Marche fossero così belle proprio non me l’aspettavo.
Sono rilassanti.
Ci sono luoghi meravigliosi a meno di un’ora da casa mia che io non ho mai visto.

Mi faccio così prendere dalla smania di scoprire posti nuovi che non mi prendo mai il tempo di conoscere veramente quelli in cui vivo. 
Ogni tanto devo ricordarmi che non c’è bisogno di prendere un aereo o di parlare una lingua diversa per viaggiare.
Si viaggia anche nei luoghi vicini. E proprio perché sono vicini ci si può permettere di viaggiare lentamente e di godersi ogni cosa con calma: la strada, il caffè, la piadina, il panorama, la musica.

In questi tre giorni abbiamo girato a zonzo nel “nord” delle Marche, senza un programma preciso. Siamo stati bene.
E i paesaggi sembravano dipinti.

mercatello sul metauro bandiera arancione borghi delle marche

Mercatello sul Metauro

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La Musica nelle Aie: musica folk, piadina con la salsiccia e campagna a perdita d’occhio

Le previsioni per domenica 12 maggio 2013
annunciano che sulle colline di Castel Raniero  soffieranno venti di folk,
che giungeranno da ogni parte.*

La settimana scorsa ho scoperto per caso “La Musica nelle Aie – Castel Raniero Folk”.
È una manifestazione di quattro giorni che si tiene sulle colline di Faenza, tutti gli anni il secondo weekend di maggio.
In quattro giorni si fa un po’ di tutto: percorsi in mountain bike, pranzi romagnoli, raduni di Vespe, escursioni guidate, balli a tutte le ore del giorno al ritmo della musica folk.

In particolare io sono stata a Castel Raniero la domenica pomeriggio per il percorso Musica nelle Aie: un giro ad anello di 5 chilometri tra le campagne faentine con 20 gruppi folk che suonano lungo la strada, nelle aie dei casolari, in mezzo ai campi.
Una cosa meravigliosa.

la musica nelle aie, castel raniero folk

Gente di ogni genere, dalla signora col tacco che sprofonda tra le zolle di terra, al ragazzo fricchettone e colorato con i rasta fino a metà schiena. Tutti tranquilli e sorridenti, con il piedino che parte da solo al ritmo del folk.

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Cesenatico è uno stato d’animo

“Quando si è piccolini l’estate è sinonimo di vacanze.
Crescendo si scopre che è anche lavorare quando è caldo, fare un sacco di coda in auto per andare al mare, schiacciare un esercito di zanzare.
Ma da piccini sono solo tre mesi di libertà assoluta tra un gelato sciolto fino ai gomiti e castelli di sabbia alti fino al cielo.”

ricordi di cesenatico

Inizia così il post che ho scritto ieri su CesenaticoBlog.it.

Le foto che vedete qui sopra vengono direttamente dall’archivio di casa mia: pezzettini di vacanze a Cesenatico della mia infanzia.
La mia preferita è quella in cui mangio insieme alla mamma, tutte e due con le gambe incrociate. Come mi sentivo grande seduta come lei!

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Un posticino chic in Romagna: la Locanda alla Mano

Qualche giorno fa, dopo tanto tempo che ne sentivo parlare entusiasticamente da amici e parenti, sono stata alla Locanda alla Mano.
È una locanda vera e propria: ristorantino al piano terra, bed&breakfast al primo piano.

Si trova a Forlimpopoli, un piccolo borgo in Romagna tra Forlì e Cesena, famoso per essere la città natale di Pellegrino Artusi (autore di La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, grazie al quale ogni anno a Forlimpopoli viene organizzata la Festa Artusiana, settimana di cene luculliane e vergognosamente grasse).

La Locanda alla Mano è un posticino delizioso.

Locanda alla mano ristorante forlimpopoli

L’ambiente è curato in ogni minimo dettaglio: il muro di mattoni a vista, le lucine nei punti strategici, i particolari shabby chic, la grafica delle tovagliette, le fotografie alle pareti.

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