Prima di arrivare qua mi ero immaginata tutto cento volte.
La casa, i miei compagni, Palo Alto, Stanford, tutto.
Ogni cosa l’avevo immaginata in tutti i modi possibili. Nella mia testa avevo creato cento mondi diversi e poi li avevo mescolati tra loro creandone altri mille.
Poi quando sono arrivata qua e il taxi mi ha lasciata davanti alla porta di casa il mio cervello si è svuotato. C’ero davvero. Non ero pronta.
Mi ero immaginata ogni cosa, ma non mi ero mai immaginata la sensazione di esserci veramente.
Era qualcosa di nuovo. E di fortissimo.