Malta: porticine, maniglie e i nomi (dolcissimi) delle case

Questo post avrà senso per me e per altre tre persone esaltate di porticine (vi prego se siete là fuori fatevi vedere nei commenti per farmi sentire meno sola in questa follia), però capitemi, ho l’iPhone intasato di foto di porte e finestre, dovrò pur farle vedere a qualcuno.

Ebbene sì, io passo ore e ore a fotografare le porticine quando sono in viaggio. E quando sono stata a Malta mi è scoppiata la testa: ce n’erano tantissime, tutte colorate, curate, ognuna con una maniglia diversa.
E qui è nata una nuova perversione: potevo non fotografare OGNI MANIGLIA sul mio cammino?
Non potevo.
E infatti ve le beccate tutte:

Maniglie delle porte a Malta Continue reading

La Sicilia mi manca come se fosse un’amica di sempre che vedo troppo poco

Mancava da troppo tempo la Sicilia su questo blog.
Mancava a me.
Ci sono tornata due settimane fa con un pezzo di famiglia speciale, con cui non avevo mai condiviso la mia Sicilia.

Lei era tutta ancora lì ad aspettami. Anche più bella, più matura, più affascinante.
Il mare al mattino, dal terrazzo, a perdita d’occhio, calmo come se anche lui si fosse appena svegliato.

La Sicilia ad ottobre è la più bella Sicilia immaginabile.
Quella senza turisti, con il sole che non scotta, con i pomodori dolci e le ombre lunghe.
Il mare è ancora caldo, trasparente, vuoto.
La spiaggia è quasi deserta, i ritmi tornano alla normalità, l’agitazione dell’estate sfuma in una tranquillità pigra meravigliosamente goduriosa.

Quando non ci vado per un po’ davvero mi manca come un’amica che è parte di me ma vedo troppo poco.
Come se fosse una persona vera.
Come se anche lei dicesse ogni volta “Oh, per fortuna che sei tornata, mi mancavi”.

"Non dire mai che i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi non sa sognare"

“Non dire mai che i sogni sono inutili, perché inutile è la vita di chi non sa sognare”

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Dispacci dalla Silicon Valley #2: pancakes, quaderni nuovi e Rose Avenue

Finalmente ho un po’ di tempo per scrivere.
Sono in cucina, da sola. Dalla finestra di fianco a me si vede tutta la strada con le casine illuminate.
È proprio bello essere qui.

Questi giorni sono stati frenetici e bellissimi.
Sono stanchissima, sarebbe davvero il caso che io andassi a letto ora.
Però voglio ricordarmi ogni momento, non perdere nemmeno la più piccola e volatile di queste sensazioni.

La vita in Silicon Valley Continue reading

Le porticine di Londra

Le porte per me hanno un fascino incredibile, lo sapete.
Le porte aprono dei mondi: parlano dei luoghi, delle persone che li abitano, racchiudono storie.

Dietro ogni porticina c’è una famiglia, ci sono amori, litigi, abbracci, serate davanti alla tv, valigie pronte a partire, ceste piene di bucato.
Ci sono profumi di torte appena sfornate, risate di bimbi che non vogliono andare a dormire, luci accese e chiacchiere attorno alla tavola.

Per me sono irresistibili.

Ogni volta che torno da un viaggio ho decine di foto solo di porticine.
Quindi ho deciso di pubblicarle in piccole raccolte: oggi inizio con le porticine di Londra, raccolte negli anni, viaggio dopo viaggio.

Non ci sono tutte, sono solo le mie preferite.
Scattando queste foto mi sono immaginata storie d’amore, arredamenti di design, disegni bruttini ma pieni d’amore appesi al frigo con le calamite dei viaggi.

Oggi vi presento Londra attraverso le sue porticine.

Brick Lane Continue reading

Óbidos in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Ecco a voi la mia Óbidos in 10 scatti.

A Óbidos ci siamo arrivati di sera, per caso.
Ed è proprio la sera il momento in cui questo paesino fa innamorare.
Quando le stradine sono deserte, i turisti sono tornati a Lisbona, la luci sono basse e calde.
Quando per caso ti trovi a passeggiare sulle sue mura, senza nessuna protezione, al buio, ridendo da matti, ma con una vista mozzafiato.

Poi la mattina i colori esplodono.
Il bianco sbatte contro il blu, il giallo, il rosso e crea quei contrasti che sono l’anima di Óbidos, la sua identità.

Óbidos la scopri tra le porticine colorate, l’intonaco scrostato, il gatto sul muretto che fa le fusa, i fiori che si arrampicano su ogni muro.
Io qui ci ho trovato il Portogallo vero.
Però prima delle nove di mattina e dopo le nove di sera. Senza turisti, solo Óbidos.

(Scusate, sta volta ho esagerato con le porticine. Lo so.)

Tra le case c'è una torre, come quella delle favole

Tra le case c’è una torre, come quella delle favole

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