#3cosebelle e il vero valore delle cose

[mentre scrivo ascolto questa canzone in loop, ve la consiglio, è un regalo: You Are My Sunshine – Carly Simon]

Ogni giorno corro tantissimo: sveglia, treno, mille progetti di lavoro, la casina da sistemare, il blog da seguire, amici, palestra e tante altre cose.
La sera di solito sono felice, ma stanca. Non ripenso troppo alle cose, non sono il tipo da esame da coscienza. Arrivo a casa, abbraccio tutti, mangiamo, quando va bene film e poi finalmente sotto il piumone al caldo per dormire fortissimo.

Vivendo così accelerata però non ritaglio mai del tempo per me, per fermarmi a pensare e a pesare le mie giornate. E a volte mi sfugge il valore delle piccole (o grandi) cose che riempiono le mie giornate.

Fraintesa, che potete trovare su Twitter come @fraintesa, ha regalato a me e a tanti altri un momento molto bello della giornata: quello in cui pensiamo alle nostre #3cosebelle.

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These are a few of my favorite things

[questo post non parla di viaggi, parla di cose belle e di felicità]

Ci sono certi momenti in cui tutto è buio. E magari piove anche.
Tutto – tutto – sembra andare storto.

Qualche giorno fa ho avuto una giornata veramente incredibile.
Alle 2 di notte hanno suonato i carabinieri: “La sua macchina parcheggiata ha avuto un incidente con un’altra macchina parcheggiata.” WTF?! La mia macchina era parcheggiata in fondo ad una discesa da cui è arrivata a tutta velocità un’altra macchina parcheggiata a cui ha ceduto il freno a mano. Alle due di notte. Parliamone.
La mattina sono andata in stazione in bicicletta, sotto la pioggia, bagnata come un pulcino.
Arrivata in stazione ho scoperto che il mio treno, il mio solito treno, non esisteva più. Soppresso per sempre. Ma benissimo.
Aspetto per un’ora quello dopo, che è in ritardo di mezz’ora.
Arrivo a lavorare praticamente all’ora di pranzo. Il resto della giornata continua su questo registro, vi risparmierò i particolari irritanti.

Una giornata di merda iniziata alle 2 di notte, immaginatevi voi.

Io però sono una persona ottimista e solare, quindi ho cercato di non perdere mai il buonumore, a costo di pensare alle scene delle Follie dell’Imperatore durante le riunioni.
Sono arrivata a casa la sera che ero distrutta in mille pezzettini, un po’ come il vetro infrangibile quando poi effettivamente si rompe.

Quando sono così stanca e a terra uso sempre il metodo di Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente: penso alle cose belle.
Quelle cose piccole che normalmente non notiamo, ma che in una giornata triste fanno tornare il sereno.

Lei cantava questa canzone:

Io l’altro giorno per tirarmi su il morale ho scritto la mia lista delle piccole cose che mi fanno felice.
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