Il Nepal è una terra gentile e noi dobbiamo fare qualcosa

Il Nepal è una terra gentile.
I nepalesi sono il popolo più accogliente e sorridente che io abbia mai incontrato. Ve lo raccontavo qui, appena tornata dal mio viaggio.

Sono stati giorni indimenticabili quelli in Nepal: le bandierine di preghiera in ogni angolo a proteggerci, i namasté sorridenti di tutte le persone incontrate, i colori sgargianti, la polvere, l’Everest nella sua maestosità, le Durbar Square di Kathmandu, Patan e Bhaktapur così fitte di templi che sembrano foreste.

Il Nepal è senza dubbio uno dei luoghi che dovrebbe essere in cima alla lista dei sogni di viaggio di ognuno di voi, che se siete arrivati qui siete curiosi nei confronti del mondo quanto me.

In questi giorni una serie di terremoti fortissimi ha sbriciolato le città, i templi, la neve.
Le Durbar Square hanno dei vuoti al posto dei templi crollati, le case sono sventrate, sulla catena dell’Himalaya diverse valanghe hanno sepolto i campi degli scalatori.
Il conto dei morti sale di ora in ora, sono migliaia le persone che hanno perso la vita in questo disastro.

Io ero laggiù un anno fa esatto.
Le ferite del Nepal in questi giorni fanno male anche a me.

L'alba dalla Tower of Nagarkot Continue reading

Bhaktapur in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Ecco a voi la mia Bhaktapur in 10 scatti.

Bhaktapur è una città incantevole, incastonata nella tradizione, protetta e racchiusa dai suoi templi.
La sua Durbar Square è il primo Nepal che io abbia mai visto: al tramonto, quasi deserta, con i profili dei templi in controluce.
Dritta al cuore e al cervello. Indimenticabile.

लाल

लाल

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Vivere la morte nel mondo: le cremazioni sul fiume Bagmati in Nepal

Pashupatinath è uno dei templi sul fiume Bagmati, in Nepal, in cui vengono cremati i corpi.

Di quella giornata ho un’immagine vivida nella testa, che non riesco a cancellare anche se un po’ vorrei.
Sono lì davanti, immobile, con gli occhi fissi su quel corpo nudo, livido, scoperto.
È un signore che avrà sì e no cinquant’anni, è morto. Sua moglie piange fortissimo, le urla arrivano fino a noi che siamo dall’altra parte del fiume. Tutt’attorno a me le persone stanno fotografando la scena.
Sotto di lui c’è una pira di legno di cinque piani, sopra di lui ci sono dei fiori gialli, arancioni e bianchi.
Lui è completamente nudo e scoperto, il corpo è livido e gonfio.
Si vede il suo viso, si vedono le sue mani, si vedono i suoi capelli, la sua pancia.

Ad un certo punto del rituale gli mettono in bocca un panno infuocato: i corpi vengono cremati proprio a partire dalla bocca.

tempio pashupatinath sul fiume bagmati

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Patan in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Ecco a voi la mia Patan in 10 scatti, la seconda città più grande del Nepal, vicinissima a Kathmandu, ma molto più intrigante e tradizionale.

Il tramonto su Patan

Il tramonto su Patan

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Kathmandu in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Ecco a voi la mia Kathmandu  in 10 scatti, un luogo rimasto nel cuore a cui tengo tantissimo: durissimo e verissimo.

Arcobaleni per dipingere le stoffe

Arcobaleni per dipingere le stoffe

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Ho volato sull’Everest e sulle mie paure

Io ho paura di volare.

Ho preso più di cento aerei nella mia vita, almeno una decina intercontinentali.
E ogni volta che devo prendere un aereo tremo di paura.
Mi si chiude lo stomaco, mi si spappolano i muscoli delle gambe, mi si annebbia un po’ la vista. Il decollo è il momento peggiore – una volta sono quasi svenuta – poi mi calmo. Non sono di quelle che perdono la testa, sto lì nel mio posticino, con gli occhi chiusi sperando che passi.

Ecco, dopo questa premessa, immaginatevi la mia reazione quando mi hanno proposto di fare il volo panoramico sull’Everest su un aeroplanino.
Ma ciao proprio.
E invece.
Invece ho chiuso forte gli occhi e ho detto di sì.

Volare sull'Everest

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Il mio itinerario di dieci giorni in Nepal

Dopo avervelo promesso a lungo ecco un post pratico per l’organizzazione di un viaggio di due settimane in Nepal (in particolare nella valle di Kathmandu).

Vi ho fatto la solita cartina brutterella ma utile per vedere a colpo d’occhio il giro (vedi sotto, click per ingrandire).

Se cercate le informazioni pratiche (costi, vaccini, clima, cibo, sicurezza, periodo migliore…) allora cliccate qui: Viaggio in Nepal: consigli e informazioni pratiche
Cliccate qui invece se cercate tutti i miei post sul Nepal.
Se invece cercate ispirazione potete andare a gironzolare tra i post in cui parlo dei miei Itinerari.

Cominciamo con le informazioni base:

  • Giorni: 10, dal 19 al 28 aprile (ma sarebbero meglio due settimane per includere anche Pokara nell’itinerario)
  • Area interessata: Valle di Katmandu
  • Spesa totale del viaggio: 1400€ tutto compreso (tutto: dai voli A/R alla frutta al mercato). Considerate che siamo andati in alta stagione (fine aprile), si può fare lo stesso viaggio spendendo anche meno.
  • Città/paesini visitati: 16 (più o meno)
  • Mezzi utilizzati: aereo da Bologna a Kathmandu (scali a Francoforte e Delhi – in rosso nella cartina), pulmino con guidatore per girare la valle (in blu nella cartina), aereo per fare il volo sull’Himalaya (in verde), aereo indietro da Kathmandu a Bologna.

Itinerario di dieci giorni in Nepal

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Madhyapur Thimi in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Oggi vi porto a Madhyapur Thimi, oggi conosciuta anche solo con il nome di Thimi. È una cittadina newari vicino a Bhaktapur, in Nepal, specializzata nella produzione di vasi di ceramica. Il lavoro è diviso in quartieri: c’è chi lavora la creta, chi dà forma ai vasi, chi li decora, chi li cuoce costruendo un grande forno in mezzo alla piazza.
È quieta e incantevole. Sembra di fare un viaggio nel tempo.

Ecco a voi la mia Madhyapur Thimi in 10 scatti.

Davanti a ogni porta ci sono i vasi lasciati ad asciugare

Davanti a ogni porta ci sono i vasi lasciati ad asciugare

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Viaggio in Nepal: consigli e informazioni pratiche

Viaggio in Nepal: consigli e informazioni pratiche

Sono tornata due settimane fa con una Moleskine piena di appunti anche per voi.
Ho fatto mille domande a guide e local e appuntato tutto diligentemente.

Mi stanno già arrivando le prime mail con le richieste pratiche e quindi mi sono messa subito all’opera per mettere in fila le informazioni più importanti e le cose da sapere prima di partire per il Nepal.

Qui trovate le informazioni pratiche: quanto abbiamo speso, se abbiamo fatto vaccinazioni, com’era il clima, se il Nepal è sicuro, se è adatto ai bambini, alle donne che viaggiano da sole e tanto altro.
Il mio è stato un viaggio in lungo e in largo per il Nepal nelle città, nei paesini, sulle colline e le montagne. Non un trekking sull’Himalaya, quindi non ho informazioni su questo.

Di volta in volta, se avrete altri dubbi, aggiornerò questo post, così potrete trovare tutto qui (quindi fatevi avanti!). Continue reading

I sacrifici animali in Nepal: rumori indimenticabili, odori che non passano

Il Nepal non è una terra facile.
Ne abbiamo vissute di situazioni impegnative.
Niente di catastrofico o trascendentale, qualche prova per temprare il carattere diciamo.
I topi in camera, tra gli zaini, con le code lunghissime che sbucano nella penombra.
Le cremazioni sul fiume Bagmati, al Tempio Pashupatinath, dove la cosa più agghiacciante non è la morte, ma il contrasto tra le urla strazianti dei familiari e i click delle macchine fotografiche dei turisti.
I piccoli animaletti neri che ti camminano nel piatto tra i chicchi di riso, e ad ogni squish sotto i denti speri di non sentire nessun sapore strano.

Ma il momento più impegnativo, quello che sì, interessante, ma mai più nella vita MAI, è stato quando abbiamo assistito al rito dei sacrifici animali al Tempio Dakshinkali.

Incenso al Tempio induista Dakshinkali

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