10 cose che ho scoperto in Marocco: tra magia nera, sesso e cicogne.

1. In Marocco non si possono avere rapporti sessuali fino al matrimonio. Secondo la legge dello Stato, non solo per il Corano. Se due persone hanno rapporti prima del matrimonio rischiano da 4 a 8 mesi di prigione. Nel caso uno dei due sia sposato si sommano altri mesi per il reato di adulterio. Uno dei documenti che portano sempre con sè (come per noi la carta d’identità e la patente) è l’atto di matrimonio. In albergo non si può prenotare una camera matrimoniale senza esibire l’atto di matrimonio. Questo se almeno uno dei due è marocchino, ai turisti non fanno storie. Il matrimonio consiste in un semplice accordo tra gli sposi, senza grandi cerimonie come da noi. Il divorzio è previsto anche dal Corano.

2. In Marocco non ci si può sposare prima dei 18 anni. Questo significa che non si possono avere rapporti prima dei 18, altrimenti galera. Per fortuna in Italia non è così, se no altro che sovraffollamento delle carceri!

3. Su ogni casina, anche di fango, c’è una parabola. In un villaggio berbero sperduto tra i monti ne ho contate trenta. Credo che sia una cosa positiva, anche se mi fa molto pensare. Per loro è un modo di viaggiare, conoscere, imparare. Rimane il fatto che è difficile vedere la tv come priorità quando si fa fatica ad avere tutto il resto.


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Ricordo con affetto le moschee di Istanbul

In Italia la parola ‘moschea‘ non viene associata ad un pensiero felice.
Ci hanno abituato a vederla come una fucina di terroristi, integralisti, pocodibuono in generale. Si sa che gli italiani hanno il pregiudizio facile. Anche se non vuoi una puntina di quel pensiero ti raggiunge e si annida dentro di te, e lì rimane. Tu ci puoi provare a restarne fuori, ma finché non tocchi con mano, e quindi il pregiudizio diventa giudizio, quella vocina rimane.

Prima di andare a Istanbul mi immaginavo le moschee come luoghi rigidi, seriosi.

Poi le ho viste coi miei occhi.

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