Un cucchiaino di dulce de leche torno in Brasile, nel 2002

Sono appena tornata dal lavoro, sono le 19.
Ho fatto una doccia calda, mi sono messa la tuta, mi sono lanciata sul divano.

Ho preso dal frigo il barattolino di dulce de leche che la Paola mi ha portato dalla Colombia.
Non si mangiano i dolci prima di cena, ma il dulce de leche non è un dolce.
È un pezzo di vita. 
2002, Brasile, avevo 15 anni. 
Ogni volta che lo mangio io torno lì.

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10 cose da vedere e fare a Stoccolma (+1, facoltativa, se avete più tempo)

Per un’appassionata di liste come me “le 10 cose” sono sempre un giochino divertente.
Se poi hanno a che fare con i viaggi allora sono una goduria vera.

Questa volta tocca a Stoccolma, una città che ho amato tantissimo, in cui mi sono divertita da matti di cui ho un ricordo davvero dolce.

Dolce in tutti i sensi: sia perché ero con tre persone importantissime e speciali, sia perché ci siamo abbuffati vergognosamente di kanelbullar e varie schifezze svedesi.

Ne ho scritte dieci e poi ho pensato che ce ne stava anche un’undicesima, ma andava messa a parte.
Quindi ho sgarrato un po’, e ho anche scritto un titolo indegno, ma a fin di bene.

Eccovi le 10 cose + 1 da fare a Stoccolma!

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Il supermercato a Marsiglia: la top 3 degli orrori

Scrivo questo post da Marsiglia, dove sono da quasi una settimana per lavoro.
Questa città è stranissima, poco francese, molto mediterranea.
Vi racconterò per bene nei post un po’ più seri di questo.

Avete presente la storia della mia fissa per i supermercati, vero?
Se non l’avete presente potete recuperarla qui [Il supermercato a Londra: la top 5 degli orrori] e qui [Il supermercato a Bordeaux: la top 5 degli orrori].

Ieri ho esplorato un altro supermercato francese, quello di Marsiglia.
Devo dire che non ho trovato troppi orrori: mangiano molto simile a noi, con quasi gli stessi ingredienti e le stesse marche.
Ma non disperate: tre schifezzine le ho trovate anche qui.

Siete pronti? Andiamo dritti al podio.

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Il supermercato a Bordeaux: la top 5 degli orrori

Scrivo questo post da Bordeaux, dopo aver passato un’oretta buona tra gli scaffali di un supermercato francese.

Come vi avevo già raccontato nel post dedicato al supermercato di Londra, io ho questa passione perversa per mercati e supermercati: mi piace osservare tutto, trovare le differenze rispetto ai gusti italiani, scoprire prodotti sconosciuti, comprare cose nuove per assaggiarle.

Quella che doveva essere una toccata e fuga al supermarket (per comprare baguette e jambon per un pic-nic) è diventata una minuziosa esplorazione dei gusti francesi, scaffale per scaffale, centimetro per centimetro.
Ho cercato le schifezzine più schifezzose e le cose più assurde.
Ancora una volta mi sono immolata per voi.

Quindi ora vi regalo la classifica dei cinque prodotti più terribili e/o assurdi che il supermarket francese aveva da offrirmi.
Su Twitter (@viachesiva) avrete già visto passare le foto di queste delizie, ma una ripassatina non può che farvi bene.

Bon appétit!
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I borghi e le chicche della Valle del Primiero

Valle del Primiero, in Trentino Orientale.
Incastonata tra tre gruppi montuosi: a nord-est le Pale di San Martino, a nord-ovest il Lagorai, a sud le Vette Feltrine.

Lungo la valle si susseguono un paesino dietro l’altro fino ad arrivare al Passo Rolle. Da sud incontriamo Imer, Mezzano, Transacqua, Fiera di Primiero, Tonadico, Siror. E poi c’è anche San Martino di Castrozza, che non fa comune ma è tanto bellino.

Vi lascio qualche spunto sulle cose più belle che abbiamo visto, fatto e mangiato, utili per una vacanza, o anche solo un weekend, in questa splendida valle.

tornare bambini

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Una storia di armonia tra l’uomo e la natura

Agriturismo Dalaip dei Pape, luglio 2013, esterno giorno.

“Noi coltiviamo piccoli frutti.”
“Ah, bello!” dico io, e intanto penso a piccole mele, minuscole pere, microscopiche angurie.
Capirete il mio imbarazzo nello scoprire che questi “piccoli frutti” non sono altro che i più conosciuti frutti di bosco, ma coltivati (e quindi non di bosco). Chiaro, no?

piccoli frutti, agriturismo dalaip dei pape

Mirtilli, more, lamponi, fragole (enormi!), ribes rosso e nero, uva spina.
Fermi tutti. Ho detto uva spinaContinue reading

Il supermercato a Londra: la top 5 degli orrori

Scrivo questo post da Londra, precisamente dal Griffin House Hotel, un posticino veramente carino che non avevo mai provato, in zona Marble Arch.
Sono qua per lavoro e ho ben pensato di aggiungere al dovere anche un po’ di piacere: ho preso il volo un paio di giorni prima e ho passato il mio weekend londinese ospite di un’amica che vive qua, tra barbecue e gite fuori porta.

In particolare ieri siamo andate a fare la spesa. Niente di ché, aveva il frigo vuoto e quindi siamo andate da Morrisons a prendere un paio di cosine.
Io ho questa passione perversa per mercati e supermercati: mi piace osservare tutto, trovare le differenze rispetto ai gusti italiani, scoprire prodotti sconosciuti, comprare cose nuove per assaggiarle.

Quella che doveva essere una toccata e fuga al supermarket è diventata una minuziosa esplorazione dei gusti londinesi, scaffale per scaffale, centimetro per centimetro.
Per la precisione mi sono divertita a trovare le cinque cose più terrificanti e strane che il Morrison poteva offrirmi.
Mi sono immolata per voi.

Qui di seguito vi riporto i cinque orrori più orrori che ho scovato durate la mia perlustrazione.
Chi mi segue su Twitter (@viachesiva) si sarà già gustato questa succulenta classifica.
Pronti? Preparatevi al nonsense.

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Posti imperdibili nella punta sud della Sicilia – Noto e Modica

Terza parte della guida pratica della punta sud della Sicilia.
Per leggere anche gli altri post che fanno parte della guida clicca qui.

Vi ricordo che la guida è impostata immaginando un viaggio con base a Marzamemi.

Vi riscrivo l’introduzione alla giuda prima di scrivere altro, giusto per farvi capire come nasce:

Marzamemi, Pachino, Portopalo di Capo Passero, Noto, Modica. Giù giù giù, anche più in basso di Tunisi (questa cosa mi ha sempre colpito). Io ho una casina a Marzamemi, sul mare, dove il tempo si è fermato.

Ci vado appena posso, salto su un volo Bologna-Catania e poi vado ancora più giù, trattenendo il respiro finché all’orizzonte non spunta il mare.

Ho girato la punta sud della Sicilia in lungo e in largo.
Non è che ve la consiglio, di più.
Qui vi ho raccontato perché è facile essere felici in Sicilia.
Qui invece vi ho immerso nelle mie foto, nei miei ricordi, per farvela vedere.
Ora andiamo sul pratico che basta con tutta sta poesia e ste manfrine. La guida la imposterò immaginando un viaggio con base a Marzamemi. Io vi consiglio quello che ho provato e che mi piace. Tantissime cose mi mancano ancora, se avete consigli da aggiungere ben venga!

Oggi vi porto a Noto e a Modica, rispettivamente a mezz’ora e a un’ora di strada da Marzamemi. Due gioiellini incastonati nella Sicilia più elegante e intrigante. Da gustare dal tramonto fino alla sera tardi, quando è buio e le città illuminate sembrano dei campi di lucciole.

modica e noto, sicilia

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Come trovare ristoranti economici a Parigi: LaFourchette

[un post pratico su come trovare ristoranti economici a Parigi]
[e in tutta la Francia a dire la verità]

Oh, magari ho scoperto l’acqua calda, eh.
Come quelli che
“Ho trovato una maniera rivoluzionaria per telefonare gratis!”
“Grande! Dimmi!”
“Un servizio stranuovo: si chiama Skype.”
“Ah. G r a z i e.

Comunque. Il servizio stranuovo che ho scoperto io si chiama LaFourchette.
Quando sono stata a Parigi l’ho provato e mi sono trovata veramente bene.

Cena con prenotazione La Fourchette, Parigi

È una startup francese, ha un paio d’anni, e ha raccolto già circa 15 MILIONI DI DOLLARI di finanziamenti (qui qualche info in più).

Il servizio non ha niente di particolarmente innovativo: si prenota un tavolo online a prezzi scontati rispetto all’offline.
Le note interessanti sono due: i ristoranti sono di grande qualità e il risparmio è enorme.
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