Un viaggio è per sempre: insegnamenti dal mondo

Si dice che ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi.

Io credo che ogni viaggio si viva sempre: diventa parte di chi siamo, rimane con noi costantemente nel nostro modo di vedere il mondo, nel modo di approcciarci alle cose e alle persone, nel modo di pensare ai prossimi viaggi. Nelle nostre scelte, nei nostri valori, ci sono i nostri viaggi. I viaggi che sono per sempre (altroché diamanti).

In questo post voglio raccontarvi cosa hanno rappresentato per me alcuni dei miei viaggi, cosa mi hanno lasciato, come mi hanno cambiata.

Vi racconto della Norvegia che a 11 anni mi ha insegnato a essere autonoma (e caparbia), del Brasile che mi ha insegnato il dolore delle ingiustizie, e della Malesia mi ha insegnato che spesso la propria vita si inquadra meglio facendo un passo indietro.

Il mondo nelle mie mani Continue reading

Kuching in 10 scatti

Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.

Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.

Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.

Ecco a voi la mia Kuching in 10 scatti.

Una città ordinata, calma, raccolta. Sulla costa del Borneo malese, nel Sarawak, attraversata dal fiume Santubong.
Kuching in lingua locale significa gatto.
Kuching è quieta.
Poi la sera, durante una tranquilla passeggiata lungo il fiume, inizia a sentirsi una strana musica in lontananza.
Improvvisamente arrivano voci, luci, arcobaleni, musica e poi carri, coriandoli, dragoni!
Una parata cinese spuntata fuori dal nulla inonda la città di colori e allegria.
Tutti ballano, cantano, suonano, anche quelli che si sono fermati a guardare. Per un’ora. Poi tutto sparisce.
Rimane qualche coriandolo per terra. E il sorriso inebetito delle persone che hanno avuto questa gioiosa sorpresa.

Dalla nostra barchina sul fiume Santubong

Dalla nostra barchina sul fiume Santubong

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Una giornata alle longhouse degli Iban nel Borneo

Quella jeep è stata una macchina del tempo.

Siamo saliti nel presente, abbiamo attraversato sentieri sterrati, giungla fitta e ponti pericolanti e siamo scesi in un altro tempo, in un altro mondo.

Siamo arrivati in un villaggio Iban a poco meno di mezz’ora dalla città.
Un villaggio fatto di canne di bambù e lamiere, sospeso a qualche metro da terra.
Un luogo silenzioso, quieto, ma pieno di persone intente a costruire oggetti, cucinare, far vivere il villaggio.

Gli Iban sono un popolo originario del Sarawak, la regione a ovest del Borneo, in Malesia. Sono il primo popolo che abitò il Borneo.
Sono conosciuti come gli headhunters o tagliatori di teste: in passato erano una tribù guerriera che sapeva come spaventare i propri nemici.
Oggi il nome headhunters porta loro tanti turisti curiosi: quello che rimane è un popolo laborioso e pacifico che vive in mezzo alla giungla in villaggi comunitari e davvero molto semplici.

ponte sospeso nella giungla del borneo

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Informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Malesia

[articolo aggiornato a marzo 2018]

Questo post me lo avete chiesto voi, nasce dalle tantissime email (una decina solo negli ultimi due giorni) che mi scrivete per chiedermi informazioni in più sul mio viaggio in Malesia.
E quindi vi ho preparato un post con tutto quanto.
Informazioni pratiche: quanto abbiamo speso, quali vaccini abbiamo fatto, com’era il clima, se la Malesia è sicura, se è adatta ai bambini e tanto altro.

Di volta in volta, se avrete altri dubbi, aggiornerò questo post, così potrete trovare tutto qui (quindi fatevi avanti!).

A questo link invece trovate il mio itinerario di due settimane in Malesia con tanto di cartina e descrizione delle tappe: Il mio itinerario di due settimane in Malesia.

informazioni pratiche su un viaggio in malesia

Cominciamo. Continue reading

Statue giganti e scimmiette ovunque: le Batu Caves a Kuala Lumpur

Se siete a Kuala Lumpur questo è uno dei luoghi più belli da visitare, una delle esperienze da non perdere. Anche perchè Kuala Lumpur in sé come città non è il massimo e per le Batu Caves vi basterà mezza giornata.

Le Batu Caves sono delle grotte calcaree immense trasformate in un luogo di culto induista.
Sono a circa 13km dal centro di Kuala Lumpur, ci si arriva bene in taxi spendendo poco (chiedete sempre di utilizzare il tassametro e non di pagare una tariffa fissa). So che ci sono anche dei bus e dei treni comodi dalla città. Questa è l’unica spesa che avrete perché l’accesso è gratuito.

Quando si arriva alle Batu Caves l’impatto è pazzesco: a destra la statua dorata alta 43 metri del Dio della guerra Murugan, a sinistra la scalinata ripida di bel 272 scalini che si arrampica al fianco della statua scomparendo alle sue spalle all’interno delle grotte.

Batu Caves - statua dorata dio murugan

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Il mercato di Chow Kit, tra teste di mucca e polli fosforescenti

A me Kuala Lumpur non è piaciuta.
Sono felice di esserci stata però. Di esserci stata e di aver deciso che è un posto che non mi piace, ma che è stato interessante da vivere.
Ci sono posti nel mondo che devi vedere prima di capire se fanno per te o meno: Kuala Lumpur è uno di questi, e non fa per me.
Un po’ tipo Dubai, con la differenza che Dubai non è nemmeno interessante.

In particolare, sono molto felice di essere stata a Chow Kit, uno dei luoghi più terrificanti della mia vita.

chow kit market - kuala lumpur 4

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Il mio itinerario di due settimane in Malesia

[articolo aggiornato a marzo 2018]

Questo è un post un po’ pratico, per dare una mano a chi sta organizzando un viaggio in Malesia.

Qui di seguito potete trovare l’itinerario che abbiamo fatto io e i miei amici in due settimane in Malesia.

Se cercate le informazioni pratiche (costi, vaccini, clima, cibo, sicurezza, periodo migliore…) allora cliccate qui: Informazioni pratiche per organizzare un viaggio in Malesia.

Vi ho fatto una cartina-itinerario per capirci qualcosa. Il risultato è decisamente fumoso, ma non me ne vogliate, mi sono impegnata tanto.
Ci ho anche messo i numerini e gli aeroplanini per farvi capire meglio.

Ecco a voi la mia opera d’arte, tadàààn! (clic per ingrandire):

itinerario 2 settimane malesia - kuala lumpur, malacca, singapore, borneo, isole perhentian

Noi siamo andati le ultime due settimane di agosto.
Siamo partiti da Venezia e abbiamo volato con Emirates su Kuala Lumpur facendo scalo a Dubai. Costo del volo 670€ A/R, prenotato a maggio.
Qui sotto vi metto l’itinerario con alcune delle cose che abbiamo fatto, le più belle, che vi consiglio.
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Il vecchino e la storia di Villa Sentosa, a Malacca

A Malacca, o Melaka, in Malesia, c’è un quartiere molto carino di case tradizionali malesi, vicino al fiume.
Si chiama Kampung Morten, noi ci siamo passati durante un giro in bici della città.
Tra tutte queste casine curatissime e colorate ce n’è una in particolare che merita da sola la visita a Malacca: Villa Sentosa.

Villa Sentosa, Malacca, Melaka, MalesiaMa non è la casa in sé che mi ha colpito, anche se molto bella e tradizionale.
È il suo proprietario.

Arriviamo a Kampung Morten in bici, a mezzogiorno, con il sole alto sopra le nostre teste. Uno dei miei amici vuole assolutamente trovare questa Villa Sentosa e noi lo seguiamo con poco slancio, sperando di trovarla più che altro per stare un po’ all’ombra. Le casine sono splendide, nelle verande le famiglie stanno pranzando riunite per festeggiare l’Hari Raya. Sono tutti eleganti e splendidi. Noi siamo quattro barboni sudati sulle nostre biciclettine dell’ostello. Loro ci sorridono lo stesso.

Dopo aver interrotto qualche pranzo in famiglia per chiedere informazioni riusciamo a raggiungere la Villa. Da fuori è molto bella e tradizionale. Davanti c’è parcheggiata una Golf. Perplessità.
Un signore, dalla casa a fianco, ci spinge ad entrare.
“Entriamo in casa di una famiglia… così?”
“No, dovete togliervi le scarpe prima.”
“Ah. Va beh, entriamo.”

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