Il mio itinerario di una settimana in Marocco

Un post pratico per chi sta organizzando un viaggio on the road in Marocco.

Un po’ di informazioni generali per capire se è il viaggio che cercate:

  • Giorni: 8, dal 29 aprile al 5 maggio, temperatura perfetta.
  • Tappe: Marrakech > Kasbah Ait-Ben-Haddou > Ouarzazate > Zagora > Rissani > Merzouga e Deserto del Sahara (Dune Erg Chebbi) > Erfoud > Tinghir e Gole del Todra > Boumalne Dades e Gole del Dades > Marrakech
  • Chilometri macinati: 1.300 km
  • Persone: 4 (secondo me numero perfetto per un viaggio on the road)
  • Spesa totale del viaggio: 700 € a testa tutto compreso (aerei, riad, jeep, escursioni, mangiare, tè alla menta e shopping nei souk)
  • Mezzi utilizzati: aereo per/da Marrakech, jeep per fare tutto il giro.

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10 cose che ho scoperto in Marocco: tra magia nera, sesso e cicogne.

1. In Marocco non si possono avere rapporti sessuali fino al matrimonio. Secondo la legge dello Stato, non solo per il Corano. Se due persone hanno rapporti prima del matrimonio rischiano da 4 a 8 mesi di prigione. Nel caso uno dei due sia sposato si sommano altri mesi per il reato di adulterio. Uno dei documenti che portano sempre con sè (come per noi la carta d’identità e la patente) è l’atto di matrimonio. In albergo non si può prenotare una camera matrimoniale senza esibire l’atto di matrimonio. Questo se almeno uno dei due è marocchino, ai turisti non fanno storie. Il matrimonio consiste in un semplice accordo tra gli sposi, senza grandi cerimonie come da noi. Il divorzio è previsto anche dal Corano.

2. In Marocco non ci si può sposare prima dei 18 anni. Questo significa che non si possono avere rapporti prima dei 18, altrimenti galera. Per fortuna in Italia non è così, se no altro che sovraffollamento delle carceri!

3. Su ogni casina, anche di fango, c’è una parabola. In un villaggio berbero sperduto tra i monti ne ho contate trenta. Credo che sia una cosa positiva, anche se mi fa molto pensare. Per loro è un modo di viaggiare, conoscere, imparare. Rimane il fatto che è difficile vedere la tv come priorità quando si fa fatica ad avere tutto il resto.


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