Il Nepal non è una terra facile.
Ne abbiamo vissute di situazioni impegnative.
Niente di catastrofico o trascendentale, qualche prova per temprare il carattere diciamo.
I topi in camera, tra gli zaini, con le code lunghissime che sbucano nella penombra.
Le cremazioni sul fiume Bagmati, al Tempio Pashupatinath, dove la cosa più agghiacciante non è la morte, ma il contrasto tra le urla strazianti dei familiari e i click delle macchine fotografiche dei turisti.
I piccoli animaletti neri che ti camminano nel piatto tra i chicchi di riso, e ad ogni squish sotto i denti speri di non sentire nessun sapore strano.
Ma il momento più impegnativo, quello che sì, interessante, ma mai più nella vita MAI, è stato quando abbiamo assistito al rito dei sacrifici animali al Tempio Dakshinkali.