L’aria del Natale e le cose che cambiano

[questo post non parla di viaggi, ma di Natale, di felicità e di cambiamenti]

Oggi ho capito perché mi piace tanto il Natale: perché è una scusa per essere felici.

È una scusa per stare tutti insieme.

È una scusa per pensare agli altri, e perché gli altri pensino a te.

È una scusa per dimostrare l’affetto agli amici.

È una scusa per chiamare chi è lontano e sentirlo un po’ più vicino.

È una scusa per fermarsi a riflettere e fare un bilancio dell’anno passato.

albero di natale e regali

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I riti a Londra: quelle cose che proprio proprio devo fare quando ci vado

Passare al negozio di pomelli, scatoline di latta e cianfrusaglie a Portobello
Portobello Road è famosa, soprattutto in Italia, per il suo mercatino del sabato. Ecco, io di sabato non ci vado. Una fiumana di persone si accalca lungo questa strada e si impiegano ore a percorrerla tutta, schiacciati tra una tedesca in sandali e calzino bianco e un italiano lampadato col piumino.
Io ci vado durante la settimana, uno dei miei posti preferiti è il negozietto di pomelli e cianfrusaglie antiche che potete trovare al numero 84, Chloe Alberry. All’inizio della strada, sulla destra, lo riconoscete perché fuori ha una panchina in legno ricoperta di scatoline di latta rovinate dal tempo. Dentro è pieno di pomelli, piastrelle in pezzi unici, bottiglie di vetro colorato, pentolini smaltati. Tutte cose tremendamente belle e tremendamente inutili.

chloe alberry portobello road

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In f**king Bruges

Bruges mi è rimasta nel cuore.

Ci sono stata circa un anno fa, durante una settimana romantica a zonzo per le Fiandre. Ero curiosissima di andarci dopo aver visto “In Bruges”, film sballato con un gran Colin Farrell.

Maybe that’s what hell is, the entire rest of eternity spent in fucking Bruges.

Dopo che ha detto questa frase avevo le lacrime.
Bene, Bruges in realtà è un paesino pazzesco (che poi paesino proprio niente, ha 116mila abitanti!). Tutto sembra fatto nel modo giusto a Bruges: le persone con le guanciotte rosse sorridenti, i biscotti alla cannella, le biciclette, i mulini a vento, l’erba verdissima.

Di solito quando viaggio con gli amici vado in ostelli e b&b cheap (con mia zia sprezzante che mi ripete sempre “se in viaggio devo stare più scomoda che a casa, allora sto nel mio soggiorno gratis!“). Per la notte a Bruges, dato che era un viaggio in coppia, per la gioia della zia abbiamo scelto un hotel diverso dai soliti: l’Hotel Adornes. E ha fatto la differenza.

Già all’arrivo si presenta benissimo: due casine color pastello affacciate sui canali di Bruges, sembra un dipinto. All’entrata il proprietario, un signore paffutello con le guance rosse, ci accoglie con entusiasmo e calore. Ci fa sedere in un salottino e ci racconta un sacco di cose su Bruges, ci regala una piccola guida scritta da lui a computer, ci consiglia i posti migliori per tutto ciò che gli chiediamo. Saliamo in camera ed è tutto di legno, un posto veramente intimo e confortevole. La vista dal secondo piano è bellissima, le casine sul canale sembrano di marzapane. Anche la luce sembra dipinta.
Un posto super consigliato per chi va a Bruges anche una notte sola.

Un paio di giorni bastano per visitarla, ma mi raccomando rimanete la sera.
La sera Bruges è ancora più bella, se possibile. Le luci calde che vengono dalle case si riflettono nei canali e creano degli scorci da rimanere incantati.

E noleggiate delle bici se avete modo, attorno a paese ci sono alcuni vecchi mulini a vento colorati che meritano davvero tanto.

Di salire sul Belfort non ve lo dico neanche, tanto è scontato. Da lassù c’è una vista pazzesca. Una delle scene clou del film è girata in questa torre, mentre salivo le scale mi scappava da ridere..

Se poi siete golosi come me non potete perdervi due posti amazing.

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