Cortina d’Ampezzo: mappe vintage, lamponi con grappa e Natale tutto l’anno

Cortina d’Ampezzo.

Cosa vi viene in mente?
A me fino a qualche giorno fa venivano in mente, nell’ordine: Christian de Sica, i milanesi lampadati coi Moncler, l’Agenzia delle Entrate, ancora Christian de Sica in una camera d’albergo con una tettona random mentre entra la moglie e li scopre (il tutto con sottofondo di musica disco anni ’90 tipo Scatman*, tipica della saga Vacanze di Natale dei terribili Fratelli Vanzina).

Col cavolo!

Cortina è un paese veramente carino, incastonato in mezzo alle Dolomiti, con un sacco di escursioni da fare, un sacco di polenta da mangiare e un sacco di grappa da bere.

Cortina Turismo, dopo anni di immagine da fighetti lampadati, ha deciso di organizzare un blogtour alla scoperta della Cortina più vera. E bravi loro.
Io son stata tra i fortunati blogger scelti per il #CortinaTrip insieme a Leonardo e Veronica di Life in Travel, Marco e Felicity di Non solo Turisti e Thinking Nomads, Marta e Chris di Blog di Viaggi, e Sara, Luca e Alfredo di Ferrino Outdoor (e LucaAlbrisi.com).
Abbiamo vissuto quattro giorni veramente belli tra escursioni, abbuffate, shopping e risate.

Cortina d'ampezzo grappa mirtilli fiori corso italia cortinatrip

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#CostaBlogTour, la giornata a Barcellona

Cosa vedere a Barcellona in un giorno?

  1. Tapas
  2. Sangria
  3. Parc Guell
  4. Happy Pills
  5. Casa Batlló
  6. Sagrada Família
  7. Caganer
  8. Casa Milà
  9. La Rambla
  10. William George Hardy: la guida turistica che sostituirà Harrison Ford nel prossimo Indiana Jones

Siccome voi già sapete che non sono una persona seria, non vi stupirete se salterò a piedi pari i punti 3, 5, 6, 8, 9 (tanto Wikipedia sa molte più cose di me).
Cominciamo.

sangria bar barcellona viachesivaQualche settimana fa sono stata una giornata a Barcellona durante il #CostaBlogTour.
Ve lo dico subito: una giornata è poco per Barcellona, veramente troppo poco.
Mentre per altri posti è sufficiente come tempo (vedi il post su Aix-en-Provence), l’escursione di una giornata a Barcellona basta giusto per respirarne l’atmosfera e farsi venire l’acquolina in bocca.

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I segreti delle crociere: Costa Atlantica behind the scenes

Vedere le cose da nuovi punti di vista è sempre interessante.
Durante il #CostaBlogTour ho avuto la possibilità di scoprire cosa c’è dietro una crociera. Quante persone, quanti incastri, quanta organizzazione ci sono dietro ad una vacanza in cui si viene coccolati e viziati dall’inizio alla fine.
Non solo quante persone, ma che persone, soprattutto.

La prima mattina a bordo della Costa Atlantica abbiamo avuto il grande onore di fare il tour behind the scenes, dietro le quinte, della nave.

La prima tappa è stata il metal detector: per accedere alle aree riservate è necessario superare controlli e non portare macchine fotografiche, cellulari o qualsiasi apparato elettronico. Per questo nel post non ci saranno mie foto, mi dispiace, dovrete usare la vostra immaginazione.

Appena si arriva sul ponte di comando manca il fiato: davanti c’è tutto mare, attorno schermi e pannelli di controllo di ogni genere, dall’anti incendio alla sicurezza degli ascensori, dal radar al controllo macchine. Osserviamo tutto con un silenzio reverenziale, gli occhi si fanno spazio attraverso le tante levette, lucine, attraverso tutti i grafici che hanno tanto da dire a chi li sa capire e che per noi sembrano solo dei quadri astratti.
Un ufficiale ci spiega il funzionamento della nave con la stessa padronanza con cui io potrei raccontarvi di come mangiare un piatto di tagliatelle. È in divisa, avrà più o meno la mia età, è emozionato, usa termini semplici ed è molto professionale. Fa piacere sapere di essere in buone mani.
Poi ci fa vedere il timone della nave. Quello che muove tutto.
Io mi immaginavo qualcosa del genere:

timone nave da crociera

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Aix-en-Provence tra macarons, librerie e fragole profumate

Tra gli aspetti che non avevo mai preso in considerazione delle crociere ci sono le escursioni (vedi punto 2 qui). Durante il #CostaBlogTour abbiamo navigato tra Barcellona e la Provenza provando la Minivacanza Blu Lavanda. In quattro giorni abbiamo respirato l’aria genovese, il mare aperto, la vitalità di Barcellona e l’atmosfera delicata della Provenza.
Non si ha un quadro completo dei luoghi standoci solo una giornata, chiaramente, ma si ha a possibilità di immergersi in culture diverse ogni giorno: un’esperienza da provare.

aix en provence provenza macarons finestra fiori biscotti gourmande casine
Il lunedì di buon mattino abbiamo attraccato al porto di Marsiglia e siamo scesi per scoprire la Provenza.

Arrivando ad Aix-en-Provence sembra di entrare piano piano dentro ad un film.
Un’ottima annata l’avete visto? Togliete Russel Crow e aggiungete i macarons.
Anche la luce sembra diversa quando i luoghi sono così belli.
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Così tanto mare che devi girare la testa per vederlo tutto

Qual è il primo pensiero che ti viene in mente alla parola “crociera“?
Fino a qualche giorno fa io avrei detto: “Vecchietti tedeschi color aragosta scarrozzati in giro per il mare che fanno a spintoni per arrivare per primi al buffet. Con sandali beige e calzini bianchi tubolari.”
Oggi invece vi dico “Svegliarsi guardando il mare con la colazione a letto” oppure “Ogni giorno un porto nuovo, un mondo diverso“.
Tutto questo grazie al #CostaBlogTour.

#costablogtour Vi spiego dall’inizio, magari.
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Il giardino dell’Eden è a Suvereto

Giardino Eden a Suvereto - Toscana - blogtour ecvacanze

Guardate questa foto, è l’entrata di un giardino bellissimo.
Pieno di fiori, piante, siepi, tutte curate e rigogliose.
Un giardino che ricorda il Giardino segreto di Frances Hodgson Burnett.
Quando sono passata di qui, passeggiando a zonzo per Suvereto, sono rimasta incantata da questo posto meraviglioso. Ho infilato il naso tra le sbarre del cancello per riuscire a vedere il più possibile. Vasi pieni di fiori colorati, aiuole che sembravano disegnate, tante, tantissime tonalità di verde.
Ho fatto un passo indietro, per fare una foto, e l’ho vista.
La piastrella con i due nomi dei proprietari del giardino: Stefano e Eden.
Il giardino dell’Eden, miei cari, è a Suvereto.
Ed è anche il giardino di Stefano, che deve amare molto la sua Eden perché un posto diventa così bello solo se c’è tanto amore.
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Un weekend tra i pini secolari del Park Albatros

Già qui vi avevo raccontato un pezzettino del blogtour organizzato da ECVacanze.

Oggi vi parlo della base del nostro weekend, il Camping Village Park Albatros.
All’arrivo l’effetto è veramente d’impatto: a destra una lunghissima aiuola di fiori curati e coloratissimi, a sinistra piscine a perdita d’occhio, davanti un vero e proprio parco di pini secolari, altissimi, con tante piccole casettine nascoste dietro gli alberi.
Orde di bimbi olandesi, con capelli biondissimi e carnagione quasi verde, corrono in costume verso le piscine. Io sono in maglioncino e tira una certa arietta che quasi quasi una sciarpina..


Dentro al campeggio c’è tutto: ristoranti, supermercato, Albi.
Albi è tipo la leggenda dei bimbi del Park Albatros. Sarà vero? Esisterà veramente in Toscana uno scoiattolo alto due metri che parla? E per i più svegli: chi c’è dentro ad Albi?!
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Calamoresca Beach, vintage & chic

Questo weekend sono stata ad un blogtour in Toscana organizzato da EC Vacanze, precisamente al Park Albatros.
Sono stati tre giorni davvero belli, che pian piano vi racconterò.

In particolare oggi vorrei parlarvi di una caletta bellissima a Piombino, Calamoresca.

La spiaggia è semplice da raggiungere, c’è il parcheggio subito sopra e con cinque minuti di cammino si è già con i piedi sulla sabbia.
In questo periodo, fuori stagione, è meravigliosa. Ieri mattina, di domenica, c’erano solo due ragazzi stesi con il telo a prendere il sole.
È attrezzata con ombrelloni e lettini, ma è anche spiaggia libera (che io preferisco). Ah, ci sono anche i mosconi vintage con il bagnino figo e muscoloso che ci rema sopra.
Nel caso meditiate di affogare, fatelo qui.
Dicevamo, spiaggia. Ad agosto sinceramente dev’essere invivibile, come tutte le spiagge belle e facilmente raggiungibili in Italia. Maggio, giugno e settembre sono l’ideale.

Il ristorante sulla spiaggia è un posto veramente curato. Tutto l’arredamento è ispirato al mare, sui toni del bianco, grigio e panna. Il servizio è impeccabile, la ragazza che ha servito noi è stata carinissima e siamo rimasti a fare un po’ di chiacchiere a fine pranzo.
Si mangia pesce, fresco e ricercato. Tutto questo vista mare.
Non so quanto si spenda, credo abbastanza, ma per una cenetta romantica si può fare. Portare un donna a Calamoresca a mangiare un piatto di spaghetti al polpo accompagnato da una bottiglia di vino bianco vuol dire averla in pugno, posso garantire che la serata non si concluderà con una stretta di mano. Nope.

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