Partire è la più bella e coraggiosa delle azioni. Next stop: Alaska (in tenda)!

Montagne, ghiacciai, lontre (❤), salmoni, orsi (ORSI?!), tende, fornellini, scarponi, guanti di lana, aria ghiacciata, kayak, balene (❤).
Domani si parte e io non ci posso ancora credere.

Fino a pochissimi giorni fa pensavamo che non saremmo riusciti a partire, e invece si va, e in questo momento la nostra casa è sommersa da sacchi a pelo, stuoini, torce, macchine fotografiche in carica, e un’italiana e uno spagnolo che saltellano felici da una parte all’altra del soggiorno.

Questi saltelli sono particolarmente esultanti perché dietro questa partenza c’è una lunga storia.
Una storia di attese e di (almeno) un centinaio di incontri con la cassetta delle lettere. 
Adesso ve la racconto.

10 giorni in Alaska - To the lovers of wilderness Alaska is one of the most wonderful countries in the world - John Muir

(ah, la casa è anche sommersa dai miei pennelli e dai miei acquerelli)

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