Vita da campeggio, Indiana Jones e marmellata di more

Immaginatevi una bibina biondina di sette anni.
Chiacchierona, bassettina, magrina e iperattiva.

Immaginatevi altri dieci bambini, più o meno della stessa età.
Tende, camper, roulotte: tutte le famiglie vicine, attrezzate per la più bella vita da campeggio.
Immaginatevi tutto questo in un’estate, quella del 1995, tra le colline dell’Emilia-Romagna, con un gran sole.
Tavolini da campeggio ricoperti dai libri dei compiti delle vacanze da finire, costumini con le ciliegie disegnate ad asciugare al sole, file di ciabatte grandi e piccole in ordine sulle stuoine.
Bimbi che non si sentono soltanto in campeggio, si sentono Indiana Jones.

campeggio estate in collina

Ebbene, questa sono io. Tanti anni fa, in campeggio.

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Gli Ortelli: orti urbani da cui rinasce l’amore per la città

“Non ci vogliono grandi cose per creare grandi cambiamenti, ci vogliono piccoli particolari in grado di catturare la fantasia.”

C’era una volta questo giardinetto di quartiere un po’ malmesso, un po’ triste.

Un tempo era un giardinetto verde e bello, conosciuto dagli abitanti come Giardini Orselli, ma poi col tempo lo splendore aveva lasciato il posto alla trascuratezza: le aiuole non erano curate, i bimbi non ci volevano giocare, i piccioni erano i padroni indiscussi.

Questo giardinetto era in una piazza molto bella, chiamata Piazza delle Erbe (e mai con il suo vero nome – Piazza Cavour), in una città molto bella: Forlì, nel cuore della Romagna.

Per anni e anni il giardinetto è rimasto lì, trasandato e solo, senza nessuno che se ne prendesse cura e che lo riportasse alla bellezza di un tempo.

Poi un bel giorno…

ortelli, orti urbani a forlì ai giardini orselli2

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Verona: Romeo&Giulietta e Notre-Dame de Paris

Sono stata a Verona, sabato e domenica, per l’ultimo spettacolo di Notre-Dame di Paris, all’Arena.
Mi è piaciuta molto, anche se non saprei darvi indicazioni precise su cosa visitare: camminate tanto. È l’aria che si respira che merita.
Noi abbiamo passeggiato in tutta la città toccando le tappe superturistiche, ma molto carine: la casa di Giulietta con il balcone è la statua, il lungofiume, l’Arena…

Verona è particolarmente famosa per essere lo scenario del grande amore tra Romeo e Giulietta. Passeggiando per le sue vie ho pensato molto a questo amore così travolgente e tragico. A quanto la passione possa portarti a fare cose che proprio no, non andrebbero fatte.

Poi la sera sono stata trasportata in un altro mondo: Parigi, 1482.
Esmeralda e tre uomini: Quasimodo, Frollo e Febo.
Altri tre amori, potenti e proibiti, che finiscono in tragedia.
Gli attori che con le loro voci illuminavano e zittivano l’Arena.
Migliaia di persone in silenzio, con gli occhi spalancati e il cuore in mano.
Un’emozione indescrivibile, per ogni canzone, per ogni parola. Davvero, i brividi.
Soprattutto quando alla fine Cocciante ha ringraziato pubblico e cast cantando una parte di Vivere per amare senza base, facendo commuovere tutti.
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