Il posticino perfetto dove prendere il tè delle cinque a Londra

Ci credete che dopo più di dieci viaggi a Londra non ero mai stata in una Tea House?
E a me bere il tè piace un sacco.

È che in viaggio giro tutto il giorno come una trottola e non mi è mai venuto in mente di interrompere la giornata alle cinque per fermarmi davanti a un tè.

Che in Inghilterra l’afternoon tea non è mai solo un tè: si prende con scones, pasticcini, sandwich e varie altre schifezzine buonissime.
È un rito.
(E comunque ci si riempie talmente tanto la pancia da non riuscire poi a cenare, o almeno questo vale per me.)

Durante il mio ultimo viaggetto a Londra, per caso, ho trovato la tea house perfetta.

dove prendere il tè delle cinque a Londra
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Il supermercato a Marsiglia: la top 3 degli orrori

Scrivo questo post da Marsiglia, dove sono da quasi una settimana per lavoro.
Questa città è stranissima, poco francese, molto mediterranea.
Vi racconterò per bene nei post un po’ più seri di questo.

Avete presente la storia della mia fissa per i supermercati, vero?
Se non l’avete presente potete recuperarla qui [Il supermercato a Londra: la top 5 degli orrori] e qui [Il supermercato a Bordeaux: la top 5 degli orrori].

Ieri ho esplorato un altro supermercato francese, quello di Marsiglia.
Devo dire che non ho trovato troppi orrori: mangiano molto simile a noi, con quasi gli stessi ingredienti e le stesse marche.
Ma non disperate: tre schifezzine le ho trovate anche qui.

Siete pronti? Andiamo dritti al podio.

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Lione: gli alberi di Monet, i passaggi segreti e le vite dall’alto

Lione era proprio una di quelle città che non mi attiravano per niente.
Quando mio babbo quest’estate l’ha proposta come una delle tappe del nostro road trip francese non ero particolarmente esaltata, mi ispiravano di più i paesini della Provenza.
Ma il suo piano diabolico era quello di raggiungere Bordeaux nel minor tempo possibile per far incetta di vino.
Lione sarebbe stata la nostra prima tappa. Nessuna di noi avrebbe avuto voce in capitolo.
Lione sia.

Viaggiare insegna veramente che i pregiudizi sono stupidi.
Lione è bellissima.
La città più bella che abbiamo visto in tutto il viaggio.
E mi ha fatto pensare, mi ha fatto sognare, mi ha fatto addirittura studiare.

i café di lione con la luce degli alberi di monet

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Il supermercato a Bordeaux: la top 5 degli orrori

Scrivo questo post da Bordeaux, dopo aver passato un’oretta buona tra gli scaffali di un supermercato francese.

Come vi avevo già raccontato nel post dedicato al supermercato di Londra, io ho questa passione perversa per mercati e supermercati: mi piace osservare tutto, trovare le differenze rispetto ai gusti italiani, scoprire prodotti sconosciuti, comprare cose nuove per assaggiarle.

Quella che doveva essere una toccata e fuga al supermarket (per comprare baguette e jambon per un pic-nic) è diventata una minuziosa esplorazione dei gusti francesi, scaffale per scaffale, centimetro per centimetro.
Ho cercato le schifezzine più schifezzose e le cose più assurde.
Ancora una volta mi sono immolata per voi.

Quindi ora vi regalo la classifica dei cinque prodotti più terribili e/o assurdi che il supermarket francese aveva da offrirmi.
Su Twitter (@viachesiva) avrete già visto passare le foto di queste delizie, ma una ripassatina non può che farvi bene.

Bon appétit!
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Il supermercato a Londra: la top 5 degli orrori

Scrivo questo post da Londra, precisamente dal Griffin House Hotel, un posticino veramente carino che non avevo mai provato, in zona Marble Arch.
Sono qua per lavoro e ho ben pensato di aggiungere al dovere anche un po’ di piacere: ho preso il volo un paio di giorni prima e ho passato il mio weekend londinese ospite di un’amica che vive qua, tra barbecue e gite fuori porta.

In particolare ieri siamo andate a fare la spesa. Niente di ché, aveva il frigo vuoto e quindi siamo andate da Morrisons a prendere un paio di cosine.
Io ho questa passione perversa per mercati e supermercati: mi piace osservare tutto, trovare le differenze rispetto ai gusti italiani, scoprire prodotti sconosciuti, comprare cose nuove per assaggiarle.

Quella che doveva essere una toccata e fuga al supermarket è diventata una minuziosa esplorazione dei gusti londinesi, scaffale per scaffale, centimetro per centimetro.
Per la precisione mi sono divertita a trovare le cinque cose più terrificanti e strane che il Morrison poteva offrirmi.
Mi sono immolata per voi.

Qui di seguito vi riporto i cinque orrori più orrori che ho scovato durate la mia perlustrazione.
Chi mi segue su Twitter (@viachesiva) si sarà già gustato questa succulenta classifica.
Pronti? Preparatevi al nonsense.

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La storia di Monte degli Aromi va raccontata

Molto di rado nei miei post vi ho parlato delle strutture: di solito vi racconto le città, le esperienze, i colori.
A Villaga, durante il blogtour #agrituristipercaso, ho incontrato una storia così bella che merita di essere raccontata, anche più di un itinerario o di un museo.
È la storia di Monte degli Aromi, la storia di Francesca, di un sogno di una famiglia che è diventato realtà dopo anni di sacrifici e dedizione.

Monte degli Aromi è un agriturismo sui Colli Berici. 
I genitori di Francesca hanno comprato la tenuta nel 1993 vendendo la loro casa di Mestre.
Era tutto da inventare, da cominciare, da sistemare, era un progetto di vita. Dal 1993 tutta la famiglia ha rinunciato alle vacanze, ha venduto la casa e fatto un mutuo. Ha messo cuore, risparmi ed energie in un sogno che oggi sta realizzando e che più o meno si presenta così:

colazione al monte degli aromi

agriturismo monte degli aromi

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La Musica nelle Aie: musica folk, piadina con la salsiccia e campagna a perdita d’occhio

Le previsioni per domenica 12 maggio 2013
annunciano che sulle colline di Castel Raniero  soffieranno venti di folk,
che giungeranno da ogni parte.*

La settimana scorsa ho scoperto per caso “La Musica nelle Aie – Castel Raniero Folk”.
È una manifestazione di quattro giorni che si tiene sulle colline di Faenza, tutti gli anni il secondo weekend di maggio.
In quattro giorni si fa un po’ di tutto: percorsi in mountain bike, pranzi romagnoli, raduni di Vespe, escursioni guidate, balli a tutte le ore del giorno al ritmo della musica folk.

In particolare io sono stata a Castel Raniero la domenica pomeriggio per il percorso Musica nelle Aie: un giro ad anello di 5 chilometri tra le campagne faentine con 20 gruppi folk che suonano lungo la strada, nelle aie dei casolari, in mezzo ai campi.
Una cosa meravigliosa.

la musica nelle aie, castel raniero folk

Gente di ogni genere, dalla signora col tacco che sprofonda tra le zolle di terra, al ragazzo fricchettone e colorato con i rasta fino a metà schiena. Tutti tranquilli e sorridenti, con il piedino che parte da solo al ritmo del folk.

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Due ristorantini a Bruxelles consigliati da chi ci vive

Le gente non va a Bruxelles per mangiare.
Magari per bere, visto che hanno delle birre fotoniche, ma difficilmente si sente “Vado a farmi un weekend a Bruxelles che si mangia da Dio”. E invece.

Confesso: ci siamo fatti consigliare da due amici che vivono a Bruxelles da anni, e che in quanto a cibo non hanno mai sbagliato un colpo.
E fortunatamente anche stavolta ci hanno preso, due volte!

I ristoranti si chiamano Amadeus Fin de Siècle (io vi consiglio particolarmente il secondo).
Tanto per capirci, beccatevi questa:

amadeus bruxelles spare ribs à volonté costolette ristorante

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La Hopkinson Gallery di Nottingham, dev’essere la luce

Dev’essere la luce, di questo posto, che mi ha colpito.

La Hopkinson Gallery di Nottingham

La strada in cui si trova, che costeggia la stazione di Nottingham, non è niente di ché [qui].
Una mattina, percorrendola a piedi, siamo entrate alla Hopkinson Gallery quasi per caso.
Cercavamo un bar per fare colazione velocemente, per poi poter curiosare tutta la mattina per le stradine di Nottingham.
Ore siamo rimaste qui dentro, ore.

La Hopkinson Gallery di Nottingham11

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