Capodanno in viaggio: sì o no? Quest’anno Parigi!

Generalmente no.

Perché ci sono tanti periodi per andare in viaggio più belli, più caldi, più economici, con meno casino in giro.
Perché è tanto bello passare le vacanze invernali a casa, con i parenti e gli amici, a strafogarsi di cappelletti e cioccolate in tazza mentre fuori fa freddissimo.

Poi però ogni anno ci ricasco, ogni anno c’è un’occasione buona per partire.
“Dai andiamo a Genova che c’è un concerto incredibile!”
“Vuoi mettere il Capodanno in Sicilia al caldo e con i piedi a mollo nel mare?”
“Perché non andiamo a trovare la Lucia in Erasmus per Capodanno?”

Sono anni che non riesco a passare le vacanze di Natale a casa come dico io!
E ovviamente nemmeno quest’anno: si va a Paris 🙂

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A Nottingham: Robin Hood, il Christmas Wonderland e i ciaffi

L’anno scorso, in questi giorni, ero a Nottingham.

Avete presente? Quella di: “Robin Hood e Little John van per la foresta, urca urca tirulero oggi splende il sol!

No, ecco, di sole ne abbiam visto poco, a un mese dal Natale, in Inghilterra.
Però abbiamo visto tante cose veramente belline:

  • il Christmas Wonderland
  • la statua di Robin Hood
  • un cafè accogliente con negozio vintage annesso (Hopkinson Gallery)
  • uno student party nel campus
  • una montagna di cupcake obesi
  • una quantità industriale di calzini natalizi
  • un campus universitario veramente strafigo
  • cibo e ancora cibo come se non ci fosse un domani

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I riti a Londra: quelle cose che proprio proprio devo fare quando ci vado

Passare al negozio di pomelli, scatoline di latta e cianfrusaglie a Portobello
Portobello Road è famosa, soprattutto in Italia, per il suo mercatino del sabato. Ecco, io di sabato non ci vado. Una fiumana di persone si accalca lungo questa strada e si impiegano ore a percorrerla tutta, schiacciati tra una tedesca in sandali e calzino bianco e un italiano lampadato col piumino.
Io ci vado durante la settimana, uno dei miei posti preferiti è il negozietto di pomelli e cianfrusaglie antiche che potete trovare al numero 84, Chloe Alberry. All’inizio della strada, sulla destra, lo riconoscete perché fuori ha una panchina in legno ricoperta di scatoline di latta rovinate dal tempo. Dentro è pieno di pomelli, piastrelle in pezzi unici, bottiglie di vetro colorato, pentolini smaltati. Tutte cose tremendamente belle e tremendamente inutili.

chloe alberry portobello road

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Sentirsi a casa nel mondo

Delle volte si viaggia per esplorare.

Altre volte si viaggia per evadere.

Altre ancora per rilassarsi.

Poi ci sono dei luoghi particolari, dei luoghi speciali, in cui si va per sentirsi a casa.
Posti che ti mancano quasi quanto le persone, come se fossero degli amici che non vedi da tempo.
Che quando ci arrivi ti senti avvolto in un abbraccio stretto che dice “era troppo che non ci vedevamo!”.

A me capita così a Londra.
(E in Sicilia, ve l’ho raccontato qui: È facile essere felici in Sicilia.)

 londra dal london eye, come peter pan

porticina alice, portobello, notting hill, londra

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Tre giorni tra Toscana e Liguria

Lo scorso weekend, come vi dicevo nell’ultimo post, sono stata a Lucca a trovare un amico. Per tre giorni abbiamo gironzolato tra Toscana e Liguria.
Un po’ vi racconto e un po’ vi consiglio. Vedete voi.

Eravamo in quattro, abbiamo superato gli Appennini, ci siamo abbuffati all’Osteria di Nandone e siamo arrivati in Toscana giusti giusti per il venerdì pomeriggio.

Eravamo di base a Lucca, in un ostello veramente ottimo: centrale, grande, economico e pulito.
Potete trovare tutte le info sul sito dell’Ostello San Frediano, o in alternativa sulla pagina di Booking.com (dove ha un rating di 8.5, micacazzi).

Il venerdì abbiamo gironzolato per Lucca, fatto un aperitivo costosissimo e non altrettanto gustoso, curiosato in un negozio di stampe antiche, incontrato una signora uguale alla zia di un mio amico, in bicicletta.

angolino tenero a lucca

mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua

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Antica Osteria di Nandone, un pranzo all’Omomorto

Lo scorso weekend sono stata un po’ in Toscana e un po’ in Liguria, a spasso in macchina con degli amici.

In particolare, per raggiungere la Toscana dalla Romagna, abbiamo scavalcato gli Appennini attraverso il Passo del Giogo.
Tornanti e strada stretta, tutto solo per un motivo: l’Antica Osteria di Nandone, detta anche Omomorto, di Scarperia.

Non è uno di quei posti che dici “già che andiamo in Toscana, passiamo dall’Omomorto”, ma proprio “andiamo in Toscana così passiamo dall’Omomorto”!

Antica osteria di Nandone dal 1908

Scendendo dagli Appennini, lasciandosi alle spalle il Passo del Giogo, si arriva a Scarperia. Proprio in fondo ai tornanti, in Via del Giogo numero 3, si trova questa osteria veramente speciale.

Mangiare qui è un’esperienza.

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Viaggiare attraverso i particolari

Qua vi dicevo che le donne viaggiano attraverso i particolari.
Oggi vi vorrei dire che avevo proprio ragione.
E vorrei farveli vedere, alcuni dei particolari attraverso cui io ho viaggiato.

Riguardando le foto dei miei viaggi mi accorgo che i principali protagonisti sono proprio i dettagli.
Gli amici e i dettagli, a dir la verità.
Ma siccome gli amici li custodisco gelosamente, qui vi faccio vedere solo i particolari.

Spero che attraverso questi particolari dal mondo possiate viaggiare in pochino con l’immaginazione. A me, che ci sono stata, mancano tutti terribilmente.

stoccolma, svezia

Stoccolma, Svezia

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Natale a New York, da Macy’s

[Stamattina con un amico-Grinch parlavo del Natale e mi è venuta l’ispirazione per questo post.]

A me il Natale piace tantissimo, dalle lucine ai regali, dalle cene coi parenti alle canzoni piene di campanellini.
La mattina del 25 dicembre mia sorella (che ormai è abbondantemente più alta di me) viene a svegliarmi ancora elettrizzata come quando aveva cinque anni.
Poi insieme a tutta la famiglia andiamo ad aprire i regali sotto l’albero.
È un momento che aspetto per tutto l’anno.

Questo era il mio albero di Natale, l’anno scorso:
(lo trovate anche nel mio post che parla delle cose belle)
Fare l'albero di natale

Quando sono stata a New York, due anni fa, ho trovato un posto incredibile, a metà tra il Paese dei Balocchi e la casa di Lady Gaga, in equilibrio tra la magia del Natale e l’estremo kitsch: la Holiday Lane di Macy’s.

Natale a New York, Holday Lane, Macy's Continue reading

Il mercato di Chow Kit, tra teste di mucca e polli fosforescenti

A me Kuala Lumpur non è piaciuta.
Sono felice di esserci stata però. Di esserci stata e di aver deciso che è un posto che non mi piace, ma che è stato interessante da vivere.
Ci sono posti nel mondo che devi vedere prima di capire se fanno per te o meno: Kuala Lumpur è uno di questi, e non fa per me.
Un po’ tipo Dubai, con la differenza che Dubai non è nemmeno interessante.

In particolare, sono molto felice di essere stata a Chow Kit, uno dei luoghi più terrificanti della mia vita.

chow kit market - kuala lumpur 4

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È facile essere felici in Sicilia

È facile essere felici in Sicilia, ma è un’operazione che richiede un adattamento biologico oltre che culturale: bisogna imparare a vivere il tempo alla maniera siciliana.
(Odissea siciliana – Francine Prose)

Mi ha colpito molto questa frase la prima volta che l’ho letta.
Riassume in poche righe, ben scritte e molto eleganti, l’immenso concetto di “vita in Sicilia” che io cercavo di spiegare ai miei amici con giri di parole, aneddoti, gesti, lunghi monologhi e frasi sconnesse. Arrancando.
Perché la Sicilia bisogna viverla.

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