New York è come il primo amore

Quello che ti farà sempre venire un po’ di caldino al cuore.
Che però allo stesso tempo quando guardi indietro pensi “come faceva a piacermi così tanto?“.

New York è stata la mia prima volta negli Stati Uniti.

Ricordo ancora la prima volta che la vidi.
Era una mattina di sole. E i grattacieli mi sembravano altissimi.

Attraversare il ponte di Brooklyn al tramonto a piedi

Ho trovato da poco un pezzettino di un diario-racconto che avevo iniziato a scrivere durante quel primo indimenticabile road trip americano.
Descrivevo così il mio primo incontro con questa città esagerata:

“Sbuchiamo all’incrocio tra Lexington e E 59, per la prima volta siamo in centro a Manhattan, sotto i grattacieli. Saliamo uno per uno i gradini dell’uscita dalla metro, lentamente, con la bocca spalancata e gli occhi che cercano di vedere e immagazzinare tutto.

La prima sensazione è stranissima: è come se non si riuscisse a vedere tutto insieme, come se ci volesse una fotografia panoramica per vedere contemporaneamente la cima dei grattacieli, i visi di tutte le persone che ti vengono incontro e tutte le strade, completamente, fino in fondo.

Come se la vista ti limitasse, due occhi fossero pochi e il campo visivo fosse il più stretto di sempre.
E tutto è luminoso e specchiato, e ogni grattacielo si riflette in quello di fronte per poi riflettersi a sua volta su sé stesso.”

Skyline dei grattacieli di New YorkA piedi tra i grattacieli di New York

Giuro che quello stupore me lo ricordo ancora.
Quel batticuore, quel senso di meraviglia mista a reverenza.

Quell’eccitazione di essere nell’ombelico del mondo, dove tutto succede, tutto corre veloce, dove dormire è un po’ un peccato.

“Tutto questo ci appare all’uscita della metropolitana, per la prima volta. Come quando ti fanno scattare il flash negli occhi all’improvviso, ci metti un po’ a riprenderti mentre quelli che ti stanno intorno si godono la tua faccia.”

Il più bel tramonto di New York A piedi tra le casine di Brooklyn

New York è stato il mio primo amore americano.
Ora non è più il mio posto, la trovo frenetica, chiassosa, esagerata. Bella, ma basta.
Ma ricordo quel viaggio con un sorriso gigante (seduta sul mio divano a San Francisco).

In due a New York

26 thoughts on “New York è come il primo amore

  1. Scrivi di viaggi come se scrivessi poesie. Se ti scrivessi un libro io lo leggerei tutto d’un fiato. Noi tuoi fan non aspettiamo altro!!

  2. Molto interessante questo articolo, per tutti i viaggiatori!! Io sono un giovane appassionato di viaggi e del web! Condivido con voi il mio ultimo progetto, ovvero un motore di ricerca voli e hotel ( http://www.volo.shop ) pensato per far risparmiare davvero, e questo si vede al momento dell’acquisto!! Il mio sito web è semplice e veloce, però vorrei avere una vostra opinione 🙂 grazie
    Angelo

  3. L’ultima foto è di una tenerezza incredibile. Fa bene al cuore venire qui sul tuo blog.

  4. Ho passato le ultime 5 ore persa dentro il tuo blog, è una magia, volevo scriverti per ringraziarti perché anche se non te ne accorgi cambi davvero la vita delle persone, grazie!

  5. New York è il mio grande amore, anche se fin’ora mi sono limitata a sognarlo.
    Non so se riuscirò mai ad andarci, ma se questo avverrà, sono sicura che proverò emozioni molto simili alle tue. Voglio che i miei occhi siano pieni di lei, così come lo sono stati i tuoi. Ho appena scoperto il tuo blog ma già lo amo, grazie!

  6. New York, è una tra le mie mete più ambite, una città ricca di vita, sia di giorno che di notte! Ho letto davvero molti articoli su New York e gli USA. Usi e costumi totalmente diversi. Mi piacerebbe prender un aereo e partire alla volta dell’America. Sarebbe bello anche solo per ampliare la propria mentalità e modo di pensare… ma anche per divertirsi! Ciao un saluto!

  7. Non faccio altro che “sfogliare” le pagine del tuo blog. Andrò a New York, per la prima volta, ad Ottobre e leggere i tuoi commenti non fa che aumentare il desiderio che il giorno della partenza arrivi più in fretta possibile.
    Ti seguo sempre e spero vivamente che tu possa pubblicare un bel libro un giorno.

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