Paura di volare (direi piuttosto che ho una fifa blu): come superarla?

Io non è che ho paura di volare. Mi cago proprio sotto.

E vivo a San Francisco, quindi per tornare a casa mia in Romagna ogni volta mi devo sparare quella quindicina di ore di volo che non augurerei neanche al mio peggior nemico.
Sarei più serena se tra qui e l’Italia ci fosse un ponte tibetano con fossato infestato dai coccodrilli.

E mi piace viaggiare. Viaggiare lontano, in posti diversi, sconosciuti, selvaggi, che mi rivoltino il cervello come un calzino.
Quindi come si fa? A nuoto no.
O mi chiudo in casa e rinuncio ai viaggi oppure decido che questa fobia non mi fermerà mai.
Quindi continuo a cagarmi sotto, però continuo a prenotare aerei e a volare per tutto il mondo.

E a scrivere in questo blog di viaggi (che spesso iniziano proprio salendo sull’ennesimo aereo).

Come superare la paura dell'aereo - le mie soluzioni

Quando dico che ho paura di volare, faccio sul serio, intendo tutto il pacchetto completo.

Notti insonni, respiro corto solo all’idea di salire, riti scaramantici (che se non li rispetto sono sicura al 100% che precipitiamo), distruzione della mano del mio vicino al decollo, tentativo di frenare con i piedi e con le mani all’atterraggio.

Paura vera. Più di una volta ho pensato “no, non ce la faccio, adesso scendo“.
Alla fine non sono mai scesa perché viaggiare è troppo importante, anche se la morsa alla stomaco è fortissima.

L’ho promesso a me stessa: la paura non mi fermerà, mai.
A costo di non dormire, piangere, di odiare me stessa per aver prenotato un volo, io non mi fermerò mai.
Dovessero caricarmi sull’aereo con una botta in testa per farmi perdere i sensi come P.E. Baracus dell’A-Team, io non mi fermerò mai.
Viaggiare è un pezzo della mia vita così importante che non posso permettere alla mia paura di controllare le mie scelte, non posso fermarmi.
Devo volare, su qualunque tipo di aereo, su tutti gli oceani, per decine di ore se necessario.
Devo volare, punto.
(Anche sull’Everest, su un aereo della Buddha Air con le eliche, pur di non perdermi nessun pezzettino del viaggiare.)

L'Everest visto dalla cabina di pilotaggio

Qualche giorno fa mi è arrivata una mail di un lettrice di questo blog, di ritorno dal suo viaggio in Messico.
Un mail che mi parlava della sua paura di volare e di come questo blog l’abbia aiutata a superarla (un pochino), vi riporto qui un pezzetto della sua mail:

Paura di volare - come superarla

Quindi ho pensato di parlarne un po’ di più di questa mia paura, e di come faccio per superarla.

Queste sono le mie tecniche di sopravvivenza ai viaggi in aerei, i pensieri che mi tranquillizzano, ogni scatolina nel mio cervello su cui mi concentro quando sto per salire su un maledetto aereo.

La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare

1. Stacco la mente dal corpo: mi autocostringo a salire pensando solo a mettere una gamba davanti all’altra

(Ve l’avevo detto io che ho paura sul serio.)

Quando sto per prendere un aereo so che a un certo punto arriva il momento di staccare il cervello.
Non riesco a salire consciamente su un aereo, devo farlo in modalità sonnambula. Mente staccata dal corpo.

Fondamentalmente quello che faccio è concentrarmi tantissimo su qualcos’altro (leggere un libro, parlare con qualcuno), mentre nel frattempo le mie gambe mi portano sull’aereo e le mie mani chiudono la cintura di sicurezza.
Faccio altro in modo che la mia mente non abbia lo spazio e il tempo per iniziare ad inabissarsi nella mia paura.
Non realizzo. Non mi do il tempo, non me lo permetto.

E una volta che la hostess chiude il portellone è fatta.
Cosa posso fare a quel punto? Nulla, solo aspettare che il portellone si riapra, all’arrivo.
A quel punto non sono più io la responsabile della scelta, non posso più modificare il corso degli eventi, non devo più scegliere tra prenotare o non prenotare, salire o non salire.
Chiuso il portellone, fine delle scelte. Si rimane seduti, stop.
Mi sono autoincastrata.
Posso smettere di preoccuparmi, non dipende più da me.

Un lungo scalo all'aeroporto di Instanbul

2. Il decollo è la parte più complessa tecnicamente: da lì in poi sono salva

Una volta che mi sono autocostretta a salire sull’aereo a questo punto ho già vinto: il viaggio si fa.
Ora devo cercare di tranquillizzarmi.

Una volta avevo paura durante tutto il volo, poi ho parlato con diversi piloti/hostess/controllori di volo.
Mi sono fatta spiegare tutto – TUTTO – di come funziona un aereo, come funziona la loro formazione, quali sono i veri pericoli.
Vi consiglio di fare altrettanto, sapere queste cose dà al vostro cervello una parvenza di controllo sulla situazione.

Quello che è venuto fuori da questi interrogat dialoghi amichevoli è stato che fondamentalmente tutto il volo è sotto controllo in maniera ridondante e i pericoli reali sono veramente pochi e comunque sono costantemente monitorati.

Il pensiero più utile che ne ho ricavato è il seguente: mi hanno spiegato l’unico momento realmente complesso di tutto il volo è il decollo perché l’aereo è al suo massimo sforzo ed è instabile, e diversi agenti esterni possono infastidire l’azione (banchi di uccelli, vento forte…).

Questo fa sì che io mi caghi sotto per tutto il decollo con le unghie incastonate nella carne del mio vicino dalla tensione MA fa sì anche che da lì in poi io mi senta sollevata: il peggio è passato.
E se ci pensate il decollo dura generalmente 10 minuti, quindi 10 minuti di terrore per un volo sereno non sono male.

Scalo lungo con Turkish all'aeroporto di Istanbul

3. Pensiero tranquillizzante: la hostess che passa con il carrellino delle bevande vuol dire che siamo fuori pericolo

Il momento più bello del volo per me è quando la hostess inizia a girare con il carrellino.
Significa che le manovre di decollo sono terminate e sono andate bene e che quindi si può entrare nella fase tranquilla del volo.
Che possono versare liquidi in insidiosi bicchierini di plastica senza paura e senza rovesciare fuori nemmeno una goccia perché l’aereo è STABILE.

Vedere le hostess sgambettare da una parte all’altra dell’aereo mi scalda il cuore perché so che siamo fuori pericolo.

Tramonto dall'aereo

4. Le turbolenze sono come le onde

Altro pensiero felice del mio amico pilota: non c’è da preoccuparsi delle turbolenze.
Sono come le onde nel mare, o come le buche per la strada.
Fanno parte del percorso, non sono pericolose e l’aereo è fatto per sopportare anche le peggiori.
Inoltre all’interno si sentono molto di più di quanto non stia effettivamente accadendo: generalmente una turbolenza sposta un aereo di pochi metri, una sciocchezza se ci pensate, no?

Quindi quando un aereo inizia a ballare, io penso alle onde.

Ibiza e Formentera

5. Per sicurezza, posto corridoio

So che è una cosa sciocca, ma io preferisco volare con il posto corridoio.
Mi dà l’impressione di avere una via di fuga in caso di emergenza, mi fa respirare, mi fa sentire meno in trappola.

Poi ogni volta mi maledico perché intravedo le meraviglie che i miei vicini di posto stanno ammirando dal finestrino.
Ma l’idea del corridoio di fianco mi fa stare più serena.

L'interno dell'aereo per volare sull'himalaya

6. Penso alle statistiche come un mantra salva-vita

Le statistiche sono una meraviglia perché provano – razionalmente e in maniera schiacciante – quanto sia stupida e infondata la paura di volare.

Essendo io una persona estremamente razionale le statistiche mi confortano come la copertina di Linus.
Le ripeto nella mia testa come un mantra e ad ogni numero mi do della scema da sola per aver così paura di una cosa così sicura.

In particolare i miei numeri preferiti sono:

  • ogni giorno volano in media 102.500 aerei
  • il rischio di morte per i passeggeri di linee aeree commerciali è di 1 su 45 milioni di voli (potrei volare ogni giorno per 123.000 anni senza che mi succeda nulla)
  • viaggiare in aereo è 100 volte più sicuro che viaggiare in auto (ci pensate a quante volte prendete l’auto?) e 3000 volte più sicuro che viaggiare in moto
  • è più probabile che ti uccida una nocciolina che mangi in aereo piuttosto che il volo stesso
  • è più probabile che ti succeda qualcosa nel tragitto in macchina verso l’aeroporto che durante il volo

(per qualche altra chicca consiglio questo articolo, del resto sbizzarritevi cercando su Google, questi numeri vi conforteranno tantissimo)

Paura di volare, come superarla

7. Più è lungo il volo, più è grande l’aereo, meno fa paura

Per i viaggi più coinvolgenti, avventurosi, spettacolari, spesso ci vuole un intercontinentale.
Tempo fa ero terrorizzata dai viaggi lunghi molto più che da quelli corti.

Poi li ho provati entrambi, ripetutamente, e ho capito che assolutamente no.

Preferireste andare in autostrada ai 200 all’ora con una Panda o con un SUV?
Il discorso degli aerei è la stessa cosa.

Negli aerei grandi – meglio ancora se a due piani – non si sente praticamente nulla. Ogni turbolenza è ovattata, i movimenti dell’aereo sono impercettibili, i sedili sono larghi, le distrazioni sono molte di più (dal cibo ai film). Sembra di stare sulla terraferma per la maggior parte del tempo.

Quindi se siete terrorizzati dai voli Ryanair e per questo non volete prendere degli intercontinentali, potete cambiare idea: gli aerei piccoli come i Ryanair sono i più spaventosi che possiate prendere, se avete volato con quelli e siete sopravvissuti alla paura potete serenamente prenotare il vostro volo di 10 ore per Tokyo che sarà una passeggiata. Promesso.

Il volo più spaventoso che io abbia mai preso è stato un Air France da Lione a Marsiglia: mezz’ora di volo, aereo alto un metro e mezzo dove per entrare bisognava chinarsi, una fila di posti a destra e una a sinistra. Quando la mia collega a chiesto se poteva spostarsi di fianco a me la hostess le ha risposto “meglio di no che altrimenti rischiamo di sbilanciare i pesi sull’aereo”. WHAT?!

volo sull'everest con buddha air

8. Nel peggiore dei casi ci sono i corsi anti-paura dell’aereo che possono salvarmi

Fino ad ora ho gestito questa mia paura da sola.
Ce l’ho fatta, dagli intercontinentali agli aerei con un posto a destra e uno a sinistra.
Ma siccome ho deciso che la mia paura non mi fermerà mai, sono disposta ad andare anche più a fondo se la situazione dovesse peggiorare.

In particolare ho sempre un asso nella manica: i corsi che le compagnie aeree organizzano per combattere la paura di volare.
Non li ho mai fatti, ma so che ci sono, e questo mi tranquillizza. Sono tenuti da piloti, ingegneri, hostess, esperti.
Spiegano tutto, dal funzionamento dell’aereo alle tecniche di rilassamento.

Se siete in un circolo vizioso di paura che non vi fa alzare la testa per prendere aria considerate seriamente la possibilità di iscrivervi a uno di questi corsi.

Tramonto dall'aereo

Questo è quanto, spero che questo post possa servirvi anche solo un pochino a superare la paura di volare.
Vi va di condividere quali sono le vostre tecniche di sopravvivenza al terrore del volo?

Attenzione però.
Se vi rendete conto che la vostra paura inizia a prendere dei contorni impegnativi, vi blocca e non vi permette di vivere la vostra vita serenamente allora prendete delle misure serie: dai corsi anti-paura agli psicologi, mettetevi nelle mani di chi può aiutarvi davvero.

120 thoughts on “Paura di volare (direi piuttosto che ho una fifa blu): come superarla?

  1. Ciao carissima Irene, ma sembra che tu sia entrata nella mia testa per scrivere questo post..e il fatto di condividere gli stessi punti mi incoraggia tantissimo..
    Anche per me il momento della prenotazione di un aereo è una scelta molto difficile, ma poi scalcia la voglia di viaggiare e il dito automaticamente clicca su “acquista”.
    Fortunatamente ho al mio fianco mio marito che mi sostiene anche nei momenti di turbolenze più “difficili”.
    Per quanto riguarda la grandezza degli aerei, concordo in pieno.
    Ti auguro buon divertimento per il prossimo viaggio
    Un abbraccio
    Debora

    p.s. ma le scritte e i disegni li fai tu?

    • Grande marito! Volare con qualcuno vicino migliora di gran lunga la situazione!
      Sì i disegni e le scritte li faccio io (come tutte le foto del blog, non mi piace usare foto di altri), di solito mi metto a disegnare la sera davanti a un film per staccare la testa 🙂

      • grazie per avere detto che gli aerei della Rynair sono i più terrificanti. Tra una decina di giorni dovrò imbarcarmi proprio su quelli

        • Ciao Davide! Purtroppo è la verità: però terrificanti non vuol dire non sicuri. Vuole solo dire che essendo piccoli si percepiscono un po’ di più le turbolenze, tutto qui. Vedrai che andrà benissismo!

  2. Mi sembra di averlo scritto io questo post!
    Mi ritrovo in ogni paura, in ogni sensazione, in ogni pensiero e azione.
    É bello condividere queste cose, dopo fa meno paura!

    • Sì, condividere fa proprio bene! Una delle mie migliori amiche (e grande compagna di viaggio) è fifona come me, per andare in Malesia abbiamo passato mezz’ora di decollo per mano con gli occhi chiusi strizzati!

  3. ahahahahahah Irene mamma mia mi ritrovo in tutto quello che mi hai scritto, io per sicurezza prendo anche la Xamamina contro le turbolenze e indosso i braccialetti per il mal d’auto (si quelli dei bambini)…mi sento invincibile (giuro che funzionano, ho passato una settimana in barca in Turchia e non ho avvertito mai fastidio)
    Al decollo affondo il viso sulle braccia di mio marito e mi avvinghio chiudendo gli occhi finché non si spegne il segnale delle cinture di sicurezza.
    e controlle le Hostess…finchè parlano e scherzano va tutto bene….
    Questa paura non potrà fermare il mio amore per il viaggio e dopo essere sopravvissuta al volo diretto Malpensa Narita il resto è in discesa 🙂

    • Io ho preso una volta (per andare in Brasile) i fiori di Bach e sono rimasta rincitrullita due settimane! E l’Aulin mi fa venire le allucinazioni! Meglio che non prenda niente, neanche i braccialettini dei bimbi! 😀
      La prossima settimana mi sparo un San Francisco – Haneda diretto tutto sull’oceano, dici che c’è da aver paurissima?

      • Ciao io dovrei prendere L serio per andare a Budapest ma ho una paura forte di salire sul aereo e poi che mi venga un attacco di panico dalla paura non so come fare mi prendono in giro le persone ma io ho realmente paura mi potresti aiutare io questo viaggio lo voglio fare sopratutto per una soddisfazione personale e per le persone che mi chiamano fifona

        • Ciao Maria Rita! L’unica cosa che ha funzionato per me è stato tornare a percepire il volo come un momento positivo, e farlo come obiettivo personale.
          Non mollare, prenota l’aereo senza pensarci.
          Poi inizia a progettare il volo come se fosse il tuo matrimonio, come un momento felice. Scegli la colonna sonora che preferisci, portati dietro il tuo snack preferito, o prepara un dolce apposta per l’occasione, mettiti vestiti comodi e larghi, portati una sciarpa calda o una copertina, portati pc o ipad per vedere la tua serie preferita. Scrivi una lista di tutti i momenti belli che ti aspettano a destinazione, dai più piccoli (come una colazione al bar) ai più grandi (come scoprire una nuova destinazione).
          Il momento che sarà più duro è il decollo. Cerca di respirare a fondo e chiudi gli occhi, dura pochi minuti, pensa che ormai sei sull’aereo e non c’è niente che tu possa fare: se ti disperi la situazione non cambia, non fermi le turbolenze piangendo. Devi solo chiudere gli occhi e trovare dei pensieri felici in cui rifugiarti. Pensa alla lista che hai scritto delle cose belle che potrai fare a destinazione.
          Vedrai che andrà bene, sei sicuramente più forte tu delle tue paure. Coccolati e vedrai che tutto ritornerà alla normalità e riuscirai ancora a prendere gli aerei

  4. Io fortunatamente non ho per niente paura di volare, ma questo post è stato comunque molto utile e interessante da leggere! Le statistiche effettivamente tranquillizzerebbero chiunque 🙂

  5. Anche io ho una grandissima paura di volare, e penso che gli effetti di questa paura siano un po’ comuni a tutti.
    Ho sorriso al pensiero delle hostess perché anche io le vedo come angeli custodi venuti in pace con un bicchiere di coca cola in mano. Se loro girano, io sono serena.
    Il momento peggiore è il decollo anche per me, chiudo gli occhi e stritolo la mano di chi mi sta accanto, e mi ritrovo a pregare, cosa che faccio molto raramente nella vita di tutti i giorni.
    Una cosa che mi rilassa molto è anche il momento in cui si spengono i segnali dell’allacciamento delle cinture; vuol dire che le manovre più pericolose sono terminate – nonostante io la cintura la tenga allacciata tutto il tempo come rito scaramantico.

    E confermo la questione dei voli intercontinentali, quasi 9 ore di volo per arrivare a New York sono state molto più tranquille – almeno all’andata – delle 2 ore di volo per tornare dal Belgio.

    Un bacio Ire! 🙂

  6. ok, dai, oggi è il giorno dell’outing. io mi cago sotto più di te, e ormai viaggio anch’io in aereo nello stesso modo: non è giusto che mi fermi. ma per fare outing, bisogna farlo fino in fondo: una quindicina d’anni fa, dopo aver già volato per altro e per viaggi ben più lunghi, ebbi un attacco di panico. ma forte, da far scaricare i bagagli intendo. ecco, le due o tre volte successive ho fatto ricorso alla chimica. non potendo, per ovvie ragioni di legalità, fare ricorso a quella che avrei preferito (…) mi sono affidato a un quartino di santelebenzodiazepine e chi le ha inventate prima della partenza. poi, basta, nessuna dipendenza e i voli successivi, senza alcuna chimica, sono andati decisamente, ma decisamente, meglio di prima.

    • una precisazione per i lettori: non è un invito ad assumere farmaci, e lo sottolineo. è, né più né meno, un outing, come scrivevo prima, per il fatto che ho scelto di non demonizzare una scelta che per lungo tempo ritenni biasimevole e in cui poi incappai per cause di forza maggiore. il non demonizzarla è servito a limitarla nel tempo e nel “peso”

    • Uahah! La precisazione per i lettori tipo disclaimer “non provate a ripeterlo a casa vostra” mi ha fatto crepare! Io vedi i mostri anche solo con l’Aulin, quindi vai sereno che lo prendo solo come un outing 🙂 Rimane il fatto che quando una fobia è seria va controllata con tutti i mezzi possibili (…) – ovviamente con l’attenzione che non creino danni peggiori della fobia stessa 😉

      • Ciao a tutti io ho 0 esperienza fra 3 giorni parto a Roma e io vivo a Cagliari in Sardegna….
        So che non e poi un viaggio cosi faticoso ma e la prima volta che metto piede anche nel parcheggio di un aeroporto
        Sono terrorizzata ma nello stesso tempo non vedo l ora …..
        Io ho 12 anni e partirò con il mio papà
        Ho paurissima mi date un altro consiglioooooo????
        Grazie e ciaoooo

        • Sono arrivata in ritardo Francesca! Scusami!! Com’è andata? Spero benissimo. Vedrai che sarà solo il primo di tanti viaggi in giro per il mondo, non farti bloccare dalla paura 🙂

  7. oh mamma quanta paura!!!
    il mio moroso l’ultima volta si era talmente incazzato perchè era terrorizzata durante tutto il viaggio che mi ha ordinato un bicchiere di vino rosso al posto dell’acqua che avrei tanto voluto bere, cercando di farmi ubriacare…ma niente, non ho neppure cenato dalla fifa!!
    Che dire, utili i tuoi consigli, che alla fine sono gli stessi che mi ripeto pure io… ma per me non c’è molta via di scampo purtroppo. Io ho paura comunque ma sono imperterrita e non mollo. Io ai viaggi non rinuncio.
    per il prossimo viaggio credo proverò a prendere qualche goccia rilassante, purtroppo devo, non posso passare 10-12 ore di incubo. Ce la farò :)!!

    • Io ci ho provato una volta a risolvere con l’alcol ma mi ha solo aumentato la percezione della paura, sono atterrata che ero uno straccio!

  8. Anch’io soffro! Il problema per me è che oramai mi fa anche paura prenotare il volo – dovrei prendere i farmaci prima di farlo! Stranamente per me è più difficile se l’aereo è grande, preferisco più piccolo ed ho anche fatto deltaplano senza problemi….

  9. La lunghezza del tuo post testimonia la tua (tanta) paura di volare.

    Tuttavia dimentichi il dato fondamentale, e forse lo sottovaluti.
    Sì, perché in definitiva tu sei più forte della paura: sali sulla aereo, voli e
    arrivi sempre dove vuoi arrivare. Puoi usarlo come antidoto….

    Cmq il 60% dei paseggere avverte sensazioni di non benessere (varie, dal irrequietezza fino al panico) e ci sono perssone che nn riescono proprio a salire a bordo..

    Gli esperti dicono che la paura di volare è la concretizzazione simbolica di altre difficolta delle quali non ci rendiamo conto. Aver paura del decollo, signifa aver paura di staccare i piedi da terra, perdere punti di riferimento, una specie di salto nel buio, e affidare la nostra vita nelle mani di sconosciuti. Poi fatto il salto ci accorgiamo che siamo ancora vivi e allora ci tranquillizziamo..

    Forse è un po così anche sulla terra?

    🙂

    • È decisamente così anche sulla terra! Io sono maniaca del controllo, anche se la vita negli ultimi mesi mi ha insegnato che va dove vuole lei, anche in direzioni migliori di quelle che avevo pianificato 🙂

  10. Le mie tecniche (di cui un tempo non avevo alcun bisogno…): x qto possibile volare in periodi non stressanti, a bordo non lasciare “spazi vuoti” nella mente nei quali si può infilare la paura }} occuparli (e distrarsi) con cose piacevoli, tipo ascoltare musica. Viaggiare di notte (dormendo almeno un po il volo si accorcia). Viaggiare in buona compagnia e sedersi vicino al carrello dei gelati 🙂

    Una curiosità: gli oblò sono fatti apposta in modo da non poter vedere verticalmente ma solo “in obliquo”, in questo modo non ci si rende conto dell altitudine e quindi fa molto meno paura (per assurdo, chi salirebbe a bordo se il pavimento fosse in vetro???).

    • Bella la cosa degli oblò! In realtà quando l’aereo fa le manovre iniziali e dall’oblò si vede la terra tutta storta io mi super cago sotto!!

  11. Ma solo io durante il decollo mi sento come Snoopy sulla cuccia mentre affronta il barone Rosso? 😀

    Cioè io non riesco a cambiare le lampadine per via delle vertigini ma tutte le volte che salgo su un aereo (Ryanair) mi immagino davanti alla cloche. Solo una volta non è stato così, volo serale Binter Canarias Lanzarote-Tenerife : eliche al vento, 10 cm di spazio sopra la testa (e sono nana), il nero ovunque, rumore soave tipo trattore e il terrore. Però ti danno le caramelle 🙂

    • Mi è capitato solo una volta di esaltarmi per un volo: su un aereo della Emirates per andare a Kuala Lumpur quando abbiamo scoperto che sul nostro schermino potevamo vedere lo stream in diretta delle telecamere dell’aereo! Una sulla pancia, una sulla coda e una sul muso, si poteva vedere tutto fuori, davvero entusiasmante!

  12. Per me volare è tranquillizzante e rilassante quanto fare una passeggiata in riva al fiume.
    In aereo (forse perché ho volato un numero enorme di volte, su aerei di tutte le dimensioni e con qualsiasi tempo ritenuto adatto al volo) sono così rilassato e tranquillo che spesso mi addormento anche in pieno giorno.
    Leggo i commenti di quelli che hanno paura di volare e faccio una fatica enorme per comprenderli e vincere la tentazione della risata, lo so, per voi è veramente un problema e chi , nonostante la paura riesce a fare il volo lo stesso ha tutta la mia ammirazione.

    —Alex

    • Cavoli magari! Io ho preso centinaia di voli nella mia vita ma non mi passa. Va a momenti, a volte sono terrorizzata, altre passano meglio. E in generale è peggio il “pre” del “durante” per assurdo. Però non va mai via la paura.

      • Mi dispiace davvero perché viaggiare avendo la paura di volare credo porti via almeno un quarto del piacere del viaggio.
        Se davvero avessi paura come te cercherei un aiuto professionale per cercare di superarla; chi lo ha fatto mi ha raccontato che ha un effetto sorprendente.
        Lascerei invece da parte farmaci e “rimedi” vari che alla fine sono solo rimedi temporanei.

        —Alex

  13. Non so più nemmeno quanti voli abbia preso nella mia vita da quando sono volata via dall’Isola la prima volta tanti anni fa. Non ho mai avuto paura di volare, anzi le onde-turbolenza mi rilassavano, fino a un annetto fa, quando un volo Milano Barcellona particolarmente turbolento (molto molto turbolento) mi ha fatto atterrare con la voglia di baciare terra. Eppure non era nemmeno la prima turbolenza in volo che avessi provato. Credo che con l’età iniziamo a farci scavalcare un po’ dalle nostre paure e a diventare più “prudenti”. Naturalmente nemmeno io ho intenzione di fermarmi, ma onestamente non riesco più a vivere con nonchalance i momenti del decollo e dell’atterraggio.
    La mia tecnica per superare la paura? Ho provato con la valeriana in pillole, ma non mi sembra abbia sortito molto effetto. Una collega ex-hostess mi aveva consigliato uno shottino di un super alcolico prima del decollo per salire sull’aereo felice 😀
    Ma alla fine finisco per concentrarmi profondissimamente nelle parole del mio libro, cercando di staccare la mente dal corpo, come nel tuo punto 1.

  14. No ma tu pensa: io non soffro per nulla, ma ho la sfortuna di avere un compagno che ne è terrorizzato. Ma mica come te e le persone normali della partenza e del decollo! No, lui ha la paura di quando è su, quando sembra stabile…perchè metti che succede qualcosa… sei su bello alto eh, e mica ti puoi salvare se cadi. E la caduta è lunga e hai tempo di rendertene conto.
    Però alla fine sull’aereo ci sale sempre…e i viaggi di 12-15 ore per il Giappone li fa volentieri….e spesso cercando dopo poco tempo di volo di rubarmi il posto finestrino!

    Ps. spero di non averti fatto venire altre paure sul “momento di stabilità” del volo eh 😛

    • Bellino il tuo ragazzo 🙂 No la stabilità per ora non mi fa paura, anzi mi faccio delle dormite cosmiche di solito. Però la paura del “rendersene conto” la capisco. Penso sempre a quanto dev’essere tremendo in un disastro aereo tutto il tempo che passa fino a toccare terra. BRIVIDI!

  15. Ciao bella
    Io non sono ai tuoi livelli, ma mi fa ansia anche a me volare.. soprattutto dopo un Firenze-Parigi da urlo, in turbolenza fisso, senza vedere la terra fino all’atterraggio per il tempo brutto e soprattutto le famose hostess che non si son fatte vive per 50 lunghissimi minuti… io sudavo freddo, cercando di non strippare, ma mantenendo il sorriso perché avevo i miei due bambini con me… panico puro. Mi è girato la testa per 3 ore una volta scesi!
    E il brutto è che eravamo in coincidenza su un volo di 9 ore, e io li sono andata davvero in botta, non volevo montare. …
    Ma di nuovo i bambini mi hanno salvato, dovevo mostrare tranquillità. … bruttissimo.

    Sai come ho risolto? Pasticchine di erboristeria ansiolev, con biancospino e altre erbette. . Invece di 1 ne ho prese 4. E via che si va!

    Elaiza

    • A me le pasticchine – anche naturali – inebetiscono di brutto! Coi Fiori di Bach sono rimasta rincitrullita per tantissimo tempo (dopo un volo per i Brasile)! Mi sa che dovrò abituarmi allo scagazzo regolare ogni volo! 😀

  16. Che bello sapere di non essere la sola!!!
    Durante il decollo stritolo la mano di mio moroso, e può dirmi QUALUNQUE cosa ma io non la sento.
    Anch’io trovo tranquillizzante la fase in cui le hostess passano con i carrellini! 🙂 mi mette serenità.
    GRAZIE GRAZIE GRAZIE per questo post!!!
    Adesso che non mi sento la sola, mi sento meno pazza!!
    Buon weekend cara!!!!

    • Anche nell’ultimo volo Tokyo-San Francisco ho amato le hostess che mi hanno messo una traquillità fantastica con il loro carrellino spacca ginocchia! 🙂

  17. Non sai quanto mi riconosca in questo post! Tra l’altro con una notevole aggravante: soffro di cinetosi e come P.E. prima di salire in aereo mi drogo sempre pesantemente, con l’enorme prezzo da pagare che lo stordimento non mi fa certo godere del sospirato arrivo! E il trucco delle Hostess, lo uso anche io!❤️

  18. io venerdi’ parto e sto in perù una decina di giorni..mi sta venendo sempre più ansia pensare a fare tutte quelle ore di volo..ma cerco di rimanere calmo.. purtroppo sono da solo.. ma so che in perù mi aspetta una ragazza fantastica e tutto mi passa.. però che ansia ragazzi sapere di stare 12 ore in aereo!!!aiuto!!!!!!!!

    • Se in Perù ti aspetta una ragazza fantastica allora vedrai che tutto passa ❤
      Vedrai che il problema sarà solo al decollo, dopo un po’ ti abitui! Facci sapere com’è andata! 🙂

  19. ciao, non sono una ragazzina ,ma adoro viaggiare…a luglio mio marito ed io andremo negli stati uniti un breve tour in california, cosi prima di ogni partenza, giro x il web in cerca di consigli utili…cosi oggi mi sono imbattuta nel tuo blog, grazie x quello che hai scritto su san francisco,non vedo l ora di visitarla….anchio ho paura di volare ma mi ha consolato sapere che non sono la sola ahh ahh un abbraccio cetty

  20. 😀 comincio il commento con un sorriso per due motivi: mi piacere il come scrivi in modo ironico e reale sulla paura e perché il tuo “film mentale” “anti paura” è fighissimo.
    Mi chiedo, così com’è, se funzioni veramente a non avere paura, o meglio a viaggiare in areo serenamente oppure se funziona solo per prendere l’aereo anziché stare a terra (che è già un signor risultato) anche con un pò di paura al seguito.
    Te lo dico da appassionato di viaggi e da esperto di paure del volo. Ci laoro da anni per aiutare le persone a viaggiare liberamente, a scoprire l’essenza di sé in viaggio e dei viaggi in sé.
    Ho realizzato un video corso gratuito per chi come te ne soffre; per me dovuto alla comunità per aprire gli occhi su cosa si può autonomamente fare.
    Tengo percorsi di coaching specifici per creare “film mentali” più utili a volare serenamente e sto lavorando ad un nuovo progetto per aiutare gli italiani in massa a potersene liberare. Giusto per dirti chi sono.
    Comunque, mi farebbe piacere un tuo parere da esperta di viaggi e di paura, sul mio lavoro.
    lo trovi qui: http://www.comesuperarelapauradivolare.com
    Un abbraccio e grazie per i tuoi contenuti. Federico

    • Grazie del commento e del link! Penso possa essere molto utile parlare con un esperto per chi è davvero terrorizzato. Complimenti per quello che fai!

  21. Ciao, sono un’assistente di volo e il discorso del “bilanciamento dei pesi” a bordo è del tutto normale, e si fa sia con aerei molto piccoli che grandi.
    Per decollare, i pesi (quindi tutto, dai bagagli, alla distribuzione dei passeggeri in cabina) devono essere bilanciati e distribuiti in modo equo.
    se L aereo ha una capienza di 300 passeggeri e a bordo ne salgono solamente 70 (ad esempio) il comandante dirà agli assistenti di volo di bilanciarli spostandoli da zona a zona.

    • Grazie Flavia per il tuo contributo, anzi se vuoi darci altri consigli da “insider” io sono super curiosa. La questione dei pesi la capisco ma mi spaventa perché mi dà l’idea di instabilità.

  22. Ciao, una curiosità. Mi appresto a fare un viaggio da roma a montreal diretto. Ho paura del decollo . Volevo chiedere se negli aerei piu grandi come gli intercontinentali la percezione dell accelerazione si senta di meno.
    Grazie

  23. ciao. Ho suggerito il tuo blog a un amico in partenza per la california. A proposito dei voli, a me prima della paura prende la noia. L’idea di stare in un posto al chiuso per 12 ore mi pietrifica. E così il mio raggio d’azione si è ridotto, per adesso, all’europa.

    • Grazie Domenico! Digli pure che se ha bisogno sono a disposizione.
      Per quanto riguarda la noia secondo me non devi preoccuparti: tra film, libri, cibo e sonno alla fine passa sempre bene.

  24. Ciao e grazie …leggendo le tue righe sono “leggermente” più sereno.
    In una settimana farò Rm Tunisi a/r, sono dieci giorni che navigo sul web alla ricerca di info rassicuranti.Le fobie e paure sono le stesse di tutti.
    Penso di chiudere qui e non continuare a distruggermi, apprezzo i tuoi utili commenti. Spero che tutto vada bene.

    Grazie

      • Ciao! Io partiró sabato prossimo con un volo da Milano Malpensa a Negril, Giamaica e sono già 2 settimane che penso costantemente alle 11 ore di volo! Ho già volato varie volte facendo anche voli intercontinentali ma dire che me la faccio sotto credo sia riduttivo.. Sudori freddi, palpitazioni, costante stato di allerta per ogni rumore o movimento..
        Tutto è un presagio di qualcosa che sta o può accadere! Questa volta credo proverò a prendere qualche rimedio omeopatico..anche se, l’anno scorso, il mio fidanzato ha fatto finta di mettermi le gocce nel bicchiere e io mi sono sparata un volo Havana/Milano senza batter ciglio! Ah..maledette fobie e paranoie! Spero di farcela (e sarà così) anche questa volta perché come hai detto tu, ai viaggi non rinuncio..
        Se qualcuno avesse informazioni tecniche utili sono ben accette! ( non so, oltre alle statistiche e alla resistenza alle turbulenze..qualcHe “insiders” ha chicche sui controlli del velivolo Pre-partenza??!! Mi auguro sempre che il mio aereo sia stato controllato alla perfezione
        Un saluto a tutti!

        • Ylenia vedrai che andrà tutto benissimo. Sono sicura! Magari cerca di non dormire prima della partenza così crolli dal sonno quando sei sull’aereo. Facciamo un patto: facciamo che quando arrivi in Giamaica mi mandi un messaggio! Così l’universo sa che hai un impegno con me dall’altra parte dell’oceano e non può non farti arrivare tutta intera 🙂

          • Ciaooo!! Grazie e..devo dire che è un’ottima idea così come quella del “pling” che annuncia che il “peggio del volo è passato” !
            Il tuo post è davvero perfetto e identico a ciò che sento e provo anche io (compresa la scena idiota di puntare i piedi in fase atterraggio )
            Un abbraccio e a presto!
            P.s. al momento opportuno passerò nel dettaglio tutte le tue dritte sulle Hawaii!

  25. Ciao,
    sabato 3 dicembre prenderò il mio primo volo intercontinentale MILANO-NEW YORK. E mi sto letteralmente c… sotto. Fino a domenica scorsa stavo bene, il volo era ancora lontano…ma oggi e da lunedì vivo in costante ansia. Ho paura di non reggere per tutta la lunghezza del volo, ho paura della grandezza dell’aereo, ho paura di non far vivere un volo sereno ai miei compagni di viaggio. Ho letto il tuo blog e io questa paura voglio vincerla o imparare a conviverci per questo ho deciso di andare lo ste…avrò fatto la cosa giusta? Non so…i voli che prendo di solito sono corti (max 2:30) non di più… chissà mi dicono tutti che andrà bene che ci riuscirò ma ho paura della mia paura, di aver fatto il passo più lungo…
    Scusate lo sfogo.

  26. Ciao, ho sempre preso l’aereo e fatto voli anche da più ore.. Ma è come se questo mio terrore del volo fosse sempre stato nascosto e si fosse manifestato solo dopo un viaggio di ritorno da Cuba fatto da 9 ore di turbolenza forte.
    Nonistante tutto ho ripreso l’ aereo perché quello che il mondo ha da offrirmi é fantastico e io non voglio perderemmo, ma questa storia delle turbolenze non mi ha mai lasciato serena, dopo questo tuo articolo invece ho una visione chiara di quello che succede durante un volo e per questo ti ringrazio.

    • Beatrice mi fai proprio contenta. Io ti capisco, è successo così anche a me ed è una cosa che non si controlla, però si può gestire. Dai che siamo più forti noi 🙂

  27. Ok, mercoledì primo volo.. paura… tanta paura… leggo il tuo post che mi sta consolando e poi… BUM… “gli aerei piccoli come i Ryanair sono i più spaventosi che possiate prendere”….. devo partire con Rayanair.

  28. Ciao Irene, anche io ho le tue stesse paure e mi ripeto le stesse cose, come te superato il decollo riesco solitamente a rilassarmi..ma..torna l’ansia in prossimità dell’atterraggio.. Che temo più del decollo in verità…la mia più grande paura e’ che non si apra il carrello..poi anche che sbandi

  29. Salve a tutti
    bellissimo blog
    il problema che devo prendere un Ryanair settimana prossima sola con il mio bimbo solo 1 e 30 di volo (ma di notte)
    contro 12 di treno ma mi sa che annullo l aereo fosse stato un Alitalia forse… perché son cosi?
    cmq grazie per i consigli mi sento meno sola nella mia paura che nessuno capisce

  30. Io sono riuscito a scendere prima della partenza e dovevo fare 1 ora!! (Treviso – Francoforte ) La paura era così forte che ho iniziato ad urlare ! Venerdì dovrei andare a kiev … ..

  31. Ciao
    Ma grazie che cmq consideri i miei deliri….allora all andata dalla paura ho preso il treno e al ritorno l aereo ..da premettere che avevo già volato diverse volte in quanto abitavo all estero ma la paura si è amplificata da quando ho avuto il bimbo..quindi..pianti in aeroporto nausea voglia di fuggire combattuta se rimandare la partenza al giorno dopo con un treno piuttosto che salire su quella trappola e quando sento che tra l altro partiva in ritardo perche ancira nn era arrivato l equipaggio – Ryanair- mi sembrava un segno del destino( ne avevo gia trovati 1000 di sti segni il giorno prima) …stavo gia girando i tacchi….ma poi un angelo ,una ragazza incontrata all imbarco,si è presa di pena mi ha calmata rassicurata e quasi trascinata sull aereo insieme a mio figlio (ma ndo vai co sto ragazzino a quest ora de notte vie qua )senza di lei e il Rosario in mano ncen l avrei fatta ….sono esagerata pazza lo so ..una volta in volo mi sono calmata e ora sono a casa sana e salva e mi vergogno della scenata che ho fatto ..ma nn penso prenotero mai più un aereo sigh 🙁

    • Andreina ti capisco. La mia soluzione è quella di far andare avanti le gambe e salire sull’aereo a forza, anche disperata. Una volta che sono su non posso scendere e non posso fare altro che stare ferma per le ore che servono. E alla fine va sempre tutto bene (se no non sarei qui a parlarne) e mi rendo conto che l’aereo è davvero molto ma molto più comodo di qualunque altro mezzo.

  32. Buongiorno a tutti, un anno e mezzo fa ho avuto i primi attacchi di panico….e sono andato subito dalla psicoterapeuta…..piano piano stanno passando ma c’è ancora qualcosa dentro di me da sistemare…..a giugno ho dovuto prendere per forza un volo per andare a Cagliari (Da milano) la sera prima PIANGEVO,SI AVETE LETTO BENE PIANGEVO DALLA PAURA….ma dovevo partire per forza….allora prima della partenza ho preso 10 gocce di lexotan….la tensione sull’aereo c’era, eccome…ma l’ho fatto.
    Oggi ho ricevuto la brillante notizia che potrei andare per una convention di lavoro ad Orlando…ad aprile….inizio ad avere l’ansia…..la voglia c’è..ma ho paura che mi possa venire un’attacco di panico sull’aereo…e 9-10 h di volo…sono tante…..cosa devo fare secondo voi?!?!?
    help me..
    Francesco

    • Eh capisco Francesco. Devo dire che hai fatto bene a farti seguire da una psicoterapeuta, molto meglio affidarsi a un professionista che a Google 🙂
      Il mio consiglio è quello di partire. Datti solo una regola, quella che non scenderai dall’aereo. Tutto il resto è concesso: puoi piangere, angosciarti, lamentarti, ma non scendere. E soprattutto NON PERDERE un’occasione di lavoro così importante per una paura razionalmente non fondata.
      Tieni botta (come si dice da noi in Romagna).
      E prenota un volo non cancellabile, così non puoi scappare dalla tua scelta 😉

      • Ciao a tutti vi racconto la mia figuraccia di ieri. Prenoto un volo con la ryanair più gasato di una bottiglia di coca cola in un supermercato. Prendo il treno fino a Malpensa, faccio i controlli e tutto, arrivo davanti alla porta dell’aereo e bom attacco di panico incontrollabile con relativo pianto e torno indietro con la coda tra le gambe. Oggi prenoto un secondo volo e vado in erboristeria a prendere i fiori di bach che l erborista mi ha rassicurato funzionino per la mia fobia. Sono veramente un fifone ma spero che con i fiori riesca a superare sta maledetta fobia ed andare a londra dove molto probabilmente ho un lavoro che mi aspetta

        • Scusate un consiglio!!
          Molto probabilmente prenderò un aereo per motivi di lavoro, e ciò mi turba molto! Premetto che soffro di forte ansia e attacchi di panico!!
          Ma purtroppo sono vincolato a partire!
          Datemi un consiglio per favore, già mi innervosisco al pensiero! XD
          Ahahahahha!!! 🙂
          Vi ringrazio in anticipo!!!

          • Ciao Manuel! Volerai da solo? Se sì ti consiglio di inventarti una bella “routine di viaggio” circondandoti di cose che ami durante il volo, in modo da farlo diventare un bel momento (il tuo snack preferito, una lettera scritta a mano da una persona che ami per l’occasione da leggere solo in volo, il tuo film preferito, una playlist fatta apposta da un amico). Se invece sei con qualcuno trasformalo nel tuo supporto/terapista: parla con questa persona della tua paura, chiedigli di aiutarti. Vedrai che andrà tutto bene! Promesso!

  33. Ecco che meraviglia ,
    Finalmente qualcuno parla in prima persona delle sue paure.
    Ho sempre e solo letto di chi insegna agli altri a non avere paura di volare partendo dal fatto che loro non ne hanno. E come si fa? È un po’ come una suora che ti parla di sesso no?
    Viaggio da sempre sono andata in Nuova Zelanda e in Australia, mio marito è un comandante di nave quindi io mediamente vado e vengo durante un anno almeno 5/6 volte.
    Mi cago addosso ogni volta e ho capito che io non mi fido degli altri è il fatto di non poter controllare L andamento del volo e di dovermi fidare di chi lo pilota non conoscendolo è il mio nocciolo della questione.
    Alla fine volo sempre ma di solito bevo come una spugna e scendo dall’aereo mezza storta. Per riprendermi mi ci vuole almeno un giorno.
    Devo dire che qualche volta va meglio, oggi per esempio che parto per Antigua non va affatto bene, sono in ansia da una settimana.
    Insomma cosa dire , odio le turbolenze mi fanno morire dalla paura, so che devo ripetermi sono come le buche in macchina ma a volte proprio non ce la faccio , quindi mi alzo e vado dietro dalle hostess a spaccargli le palle e a parlare per ore.
    Grazie comunque per quello che hai fatto almeno stamattina ho sorriso dopo essermi svegliata venti volte prima di gettare la spugna e decidere di alzarmi.
    A presto.
    Chiara

    • Alla suora che parla di sesso mi hai stesa.
      Io sono messa come te, ho paurissima, capisco da dove viene, alcune volte va meglio di altre. Alcune volte va malissimo e il cuore mi batte così forte che mi sento svenire. Dopodomani ho un volo e questa volta sono più tranquilla del solito (almeno dormo!).
      Com’è andata poi?

  34. Ciao, la Mia paura più grande è volare. Non riesco a controllare la mia mente ed il mio corpo a bordo di un aereo. Leggere le tue parole mi hanno fatto sentire meno pazza di quanto mi senta solitamente parlandone con amici e parenti. Domani ho un volo, corto, Londra- Milano, stanotte non dormirò … anche io viaggio spesso, amo comprare biglietti aerei, ma quando arriva il giorno della partenza perdo il controllo, a bordo spesso scoppio in lacrime e non riesco ad andare al bagno per paura di sbilanciare l’aereo. Domani a bordo leggerò il tuo blog, grazie per aver condiviso le tue paure, mi hai dato forza.

    • Francesca com’è andato il volo? Un pensiero che a me dà sempre forza: hai il diritto di piangere, disperarti e fare scenate. Sfogati senza problemi, è un tuo diritto 🙂

  35. Ciao, vorrei davvero ringraziarti, sono incappata nel tuo blog dopo aver digitato su Google PAURA DEGLI AEREI RYANAIR, e sono contenta di averlo fatto, mi piace molto quello che scrivi. Non credo di essere pronta per volare low cost, comunque. Capisco che sia una paura immotivata, ma proprio non riesco. Quindi continuerò, anche per questa estate, a farmi fregare volando con compagnie di bandiera.. o magari forse forse potrei provare con Easyjet.. ma Ryanair no, proprio non posso!!!

    • Ciao Clara (che bel nome che hai ❤), sai una cosa: sempre più spesso gli aerei delle compagnie di bandiera sono uguali a quelli Ryanair. Io il volo più spaventoso mai fatto l’ho fatto con AirFrance, quindi non vuol proprio dire. Però capisco. Un consiglio: scegli la persona che ti fa sentire più tranquilla nel mondo e prenota insieme un weekend (venerdì-domenica) da qualche parte con Ryanair, però non dirlo con nessuno (di’ solo che starai via un paio di giorni). Dai a questa persona la missione di farti stare bene e di riempirti di bei pensieri e belle cose per quel weekend con un solo scopo: associare la memoria del volo a dei bei ricordi. Io scommetto che funziona 😉

      • Dici? Mnh potrei provare! Comunque ammettere le proprie paure, ed avere il coraggio anche di scriverle, è decisamente terapeutico. Rileggendomi, mi sembra quasi di aver esagerato.. Detto ciò, quest’estate andremo a Praga in automobile..quindi forse mi sento rilassata anche per questo ;-). Grazie!

        • Decisamente terapeutico scrivere 😉 Buon viaggio per Praga, anch’io ci sono stata in auto!! Però poi prenotati un bel Ryanair per l’autunno 😉

  36. Io non ho mai volato.ma che succede se c’è una turbolenza mentre stai defecando ? Ti impastrocchi tutto di escrementi ? Bho !!

    Comunque io non ho paura di volare,ma piuttosto non mi fido di chi guida l’aereo,e del fatto che non c’è un piano b nel caso ci sia un guasto.
    Quindi facciamo due distinzioni fra l’esperienza del volo,ed il non essere sicuri di viaggiare su un mezzo sicuro.che sia un aereo una mongolfiera oppure un dirigibile.

    Ci possono essere tutte le statistiche che vuoi ma ogni tanto gli incidenti succedono.
    Quello che non mi sta bene e anche il fatto di morire nel peggiore modo possibile.nessuno merita di finire in tanti piccolissimi pezzettini.preferisco di gran lunga tutti quegli altri modi possibili.
    Finché non ci sarà un piano b per salvare tutti, come il salvagente o le scialuppe in una nave, resterò ancora a terra.

    Provate a farmi cambiare idea !!!

  37. Ricordo nel 2014 il mio volo per arrivare a Orlì in Francia diretti a Disneyland Paris.
    Le 2 ore più facili della mia vita.
    Ricordo il buco nello stomaco che provai quando iniziammo a volare (avete presente quanto l’aereo comincia a sfrecciare e cominciate a salire? Ecco quel buco nello stomaco). E’ durato 3 secondi quel buco nello stomaco, poi il viaggio è stata una cavolata madornale.
    Ricordo anche che per delle merdate che portarono nell’aereo (patatine che facevano schifo e bevande che sembravano rifiuti tossici) spendemmo circa 20 euro.
    Verso l’ora e mezza l’aereo comincia a scendere poco a poco. La cosa che ricordo all’atteraggio è stata la gente che applaudiva e le orecchie che si erano completamente otturate.
    Perchè si, salendo con l’aereo ti verrà un mal di orecchie tremendo (stessi male per quello sia nel giorno di volo che in quello di ritorno).

    Dopo i 4 giorni a Disneyland (e 2 a Parigi) torniamo a Napoli col volo di ritorno. Siccome a Napoli il tempo faceva schifo l’aereo aveva cominciato a traballare (nel vero senso della parola). Ricordo ancora mia madre che per la paura aveva anche chiuso il finestrino e si teneva aggrappata a mio fratello :’D

    Quest’anno devo tornare in aereo dopo 4 anni di assenza (4 giorni e mezzo a Disneyland Paris) e ho l’aereo alle 7:40 del mattino con la stessa compagnia EasyJet.
    Almeno ora so a cosa vado incontro.
    Ma è vero che l’ansia per me che ci sono stato solo 2 volte, si fa sentire… e mancano solo 4 settimane…

    • Paolo siamo con te! Dal tuo racconto però si capisce tutto il senso della paura di volare: è solo una cosa mentale. Stringi i denti che i viaggi ne valgono sempre la pena 😉

      • Confermo, il prossimo giovedì (23) devo partire e l’ansia per l’arrivo del decollo sta salendo sempre di più.
        Porterò delle gomme e della musica per rilassarmi.

  38. Ciao, a settembre dovrò prendere l’aereo, devo ancora prenotarlo e già ho l’ansia!! Cercando su internet informazioni per rassicurarmi sono arrivata a questa pagina; con il tempo ho scoperto che siamo in tantissimi ad avere la fobia dell’aereo, in varie forme e per svariate ragioni, così ho colto l’occasione di questo blog per condividere la mia storia, con la speranza che parlandone riuscirò a prendere coraggio.
    Premetto che adoro viaggiare, fin da piccola ho girato tra Italia (da nord a sud), Austria, Slovenia, Croazia e Repubblica Ceca: ogni metà era una conquista sulla mia mappa mentale.
    Il mio primo volo l’ho fatto a 18 anni, un transoceanico direzione Toronto, forse per l’adrenalina o forse l’innocenza della gioventù, ma io e la paura eravamo due cose opposte. Qualche anno dopo sono andata a Londra con la mia migliore amica e anche qui, turbolenza a parte, è andato tutto per il meglio. Il problema si è presentato l’anno scorso: per le vacanze io e il mio compagno decidiamo di andare in Grecia, l’emozione era tanta e non vedevo l’ora. Fin dal tragitto tra casa e aeroporto mi sentivo un po in ansia ma credevo fosse per le ferie tanto attese; una volta avvicinata al Gate e salita in aereo qualcosa si è scatenato in me: ho iniziato ad essere sempre più agitata finché al momento del decollo sono scoppiata in lacrime, un vero e proprio attacco di panico. Questo stato d’animo mi ha accompagnata per tutto il volo e non solo. Cercavo di godermi le giornate in spiaggia, il mare era stupendo, ma il mio pensiero era sempre per il giorno di rientro, quando avrei dovuto riprendere l’aereo per tornare a casa; perfino durante un escursione in barca, per via del mare mosso, il mio stato d’ansia si è ripresentato.
    Quest’anno la meta delle nostre vacanze sarà la Puglia e, visto che il mio compagno giustamente non vuole farsi più di 10 ore di macchina, l’unica alternativa sarà l’aereo. Alcune persone che conosco mi hanno consigliato di chiedere al medico delle gocce per rilassarmi e stare più tranquilla, ma conoscendomi avrei bisogno di qualcosa per dormire tutto il tragitto così da avere zero pensieri.
    So che sarà una battaglia con me stessa ma ti ringrazio per quello che hai scritto perché, leggendo l’articolo ed i vari commenti, mi sento meno sola nell’affrontare questa fobia.

    • Ciao Giada! Sono stata un po’ lontana dal blog, ho letto ora il tuo commento, scusa il ritardo. Spero davvero che i pensieri nell’articolo e i tanti commenti possano averti aiutato. Com’è andata alla fine?

  39. Arrivo qui il giorno prima di un viaggio a Tokyo e dopo un matrimonio. Quindi, dite voi, il peggio è alle spalle. Ho volato oramai una ventina di volte ma mai su tratte così lunghe, e ogni volta il processo di avvicinamento è fatto di pensieri nefasti, scritture di testamento, e momenti di panico. Tutto quello che hai scritto è giusto, utile, e vero, e farà parte del mio bagaglio di contropensieri positivi. Il fatto poi di volare con mia figlia di 5 anni mi fa sentire responsabile verso di lei e questo accresce l’ansia. Ad ogni modo lexotan pronto, compilation post punk fatte, e prometto un resoconto al rientro.

    • Ciao Roberto! Sono stata un po’ lontana dal blog, ho letto ora il tuo commento, scusa il ritardo. Com’è andata alla fine? È stato un bel viaggio? ☺️

  40. Bello questo blog…Ho una paura folle di volare e a breve per accontentare mia moglie dovrò farlo…mai volato in 48 anni di vita 🙂 Però leggendo le tue esperienze un pò di voglia di provare a volare mi è venuta…Ma soffro di vertigini e paura delle scale..Dovrò trovare un aereo di quelli che si accede senza scalette :)) Sempre ammesso che ci siano…..

  41. io ho 41 anni e ho volato solo una volta finora per un volo nazionale in Italia…per il resto ho sempre usato mezzi di terra o di mare…a questo punto mi sono un po’ arreso alla mia paura di tornare su un aereo…sono consapevole di perdermi tantissimo ma è più forte di me…mi sento davvero depresso per questo. ho letto tantissimi post simili a questo per vincere la paura dell’ aereo ma non mi hanno mai convinto fino in fondo, al punto da indurmi a comprare finalmente un biglietto aereo. ho troppo terrore di imprevisti in volo…sembra che basti una vite sbagliata di un decimillesimo di millimetro a determinare il distacco del parabrezza, ad esempio..e sull’ aereo non è certo come in treno o nave…lì non c’è scampo!

    • No Lorenzo non arrenderti!! L’unico modo per battere la paura è affrontarla di petto, prenota un volo e prendilo, anche se sei spaventato. Poi un altro e un altro ancora. È inutile pensare a cosa può andare male. E in auto allora? E a piedi se a quello di sopra cade un vaso di fiori sulla tua testa? Rimarremmo chiusi in casa, e moriremmo comunque ma di depressione 😉

  42. Io ho una paura diversa dalle vostre, è quella di non avere il controllo sulla discesa dall’aereo, non ho paura del volo ma paura di poter scendere quando voglio e questo mi fa stare male l’intera durata del volo. C’è qualcuno che ha il mio stesso problema? E come ha risolto? Grazie

    • Ciao! In realtà è una cosa molto simile che si riduce comunque al non controllo del volo e del veicolo. Però magari qualcuno ti può rispondere più precisamente.

  43. Grazie per questo post, molto bello, schietto e che aiuterà sicuramente un sacco di persone. Non me però xD perché io non ho paura di volare, né di morire, io ho paura dell’aereo perché mi sento incastrata a non posso scendere quando voglio (ma perché dovresti voler scendere? Potrebbe chiedere qualcuno. Eh, bella domanda. Ma che ne so..). Dato che ho sofferto per anni di attacchi di panico (che non sono crisi di ansia o scleri isterici come si vede spesso in TV, ma sicuramente si perde il controllo di sé stessi) ho timore che me ne venga uno in volo, e di rendermi pure ridicola. In pratica è una creatura perché l’aereo non mi fa affatto paura, ma il mio sogno di viaggio è il Giappone e non sono ancora riuscita a realizzarlo proprio per questo motivo. La mente umana fa schifo xD

  44. Carissima, vorrei davvero ringraziarti perchè grazie a te ho potuto riprendere l’aereo e fare una vacanza fantastica. Erano circa 3 anni che non riuscivo più a mettere piede su di un aereo, e quando con mio marito abbiamo prenotato per un viaggio in Scozia, sono stata assalita da una sensazione di panico. Qualche giorno prima della partenza cercavo in maniera disperata alcuni consigli su come affrontare un volo aereo, e mi sono imbattuta in questo blog. Mi è stato utilissimo il consiglio di mettere “una gamba davanti all’altra”, perchè è ciò che ho fatto, mentre mi scorreva la mia vita davanti. Ma quando sono atterrata in Scozia ho vissuto una vacanza meravigliosa! Mi sembrava di sognare, tra castelli meravigliosi e panorami mozzafiato. Insomma, il terrore provato è stato ripagato da una vacanza indimenticabile. La motivazione dev’essere più forte del terrore che si prova nel salire sull’aereo, sempre. Solo superando le nostre paure possiamo pensare di aver vissuto. Ora, sono ripiombata nel terrore di riprendere l’ennesimo aereo, ma spero di potermi rifugiare ancora una volta nella lettura delle tue dis-avventure per consolarmi che non sono la sola ad avere una paura mostruosa dell’aereo. Ancora Grazie mille!

    • Come vi capisco anche io tra poco dovrò volare (tra l’altro con i bambini che non hanno mai volato) e me la sto letteralmente facendo sotto… Non volo da 8 anni… Ho fatto tanti viaggi anche intercontinentali ma non sono mai stata tranquilla… Prima si, poi una brutta turbolenza in fase di atterraggio mi ha talmente spaventata che a tutt’oggi non riesco a vincere la mia paura. Mi conforta sapere che non sono l’unica e spero vivamente di mettere in atto i tuoi preziosi consigli!!!! Buon volo!

  45. Io devo andare a new York e già mi sto vagando sotto…. Ho paura che non salirò e mia moglie mi accannerà….

  46. Ho scritto un libro sulle paure di volare, data la mia esperienza di 5 anni in aeroporto. Nel libro c’è l’ intervento di 2 professionisti : uno psicoterapeuta e un insegnante di yoga

    • Ciao Valentina! Grazie per l’informazione, sembra interessante!
      (Ho cancellato gli altri 5 commenti perché erano tutti uguali, uno basta 🙂 )

  47. Ciao @viachesiva anche io ho una paura matta di volare perchè ogni volta mi prende un attacco di panico nonostante a volte assumo anche qualche goccina. Però viaggio lo stesso. Avrei la possibilità di andare in Brasile e tra l’altro si sposa anche mio zio lì, ma ho una grandissima paura di salire su quell’aereo per tutte quelle pre, però il pensiero di non fare quel viaggio mi fa stare doppiamente male. A 3 giorni della partenza non so ancora se fare quel benedetto biglietto e partire. So solo che in entrambi i casi ho paura di stare male. Cosa mi consigli?

  48. Ciao! Io ho una tremenda paura di volare e ogni volta che faccio viaggi brevi mi viene il panico. Avrei la possibilità di partire x il Brasile tra qualche giorno ma non so che fare. Sono molto combattuta perché è sempre stato un mio desiderio ma sono bloccata dalla paura di fare un volo così lungo e di non riuscire a gestire il mio panico. Come posso fare? Sto male!!!

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