Quando qualcuno mi chiede “Allora come si vive a San Francisco?” rimango sempre imbambolata per qualche secondo. Cerco la risposta giusta.
Rispondo sempre solo “Molto bene, grazie!“, ma lo so che il mio interlocutore si aspetta di più, si aspetta aneddoti, fuochi d’artificio, storie, racconti, pezzi di vita con gli occhi che brillano.
Però io mi sento un po’ in colpa. Mi sembra di sbattere in faccia agli altri la mia felicità.
Mia mamma mi prende in giro, dice che è colpa della mia forma mentis “cattolica” che non mi permette di gioire a pieno dei miei traguardi.
Non lo so di chi è colpa, fatto sta che non mi viene da rispondere la verità vera.
Mi viene da dire solo “molto bene”, cercando di ovattare, di non squizzare di gioia, di sminuire un po’.
Non lo so perché.
Però oggi ho deciso di farlo, almeno qui, dove non mi sento in colpa, che se vi stancate di leggermi basta cambiare blog.
Oggi vi racconto perché ogni giorno passato qui è un pezzettino di felicità in più.