Liste, mie amate!
Scrivere i post a punti mi mette sempre di buon umore.
Io amo scrivere punti: scrivo a punti le cose che devo fare, quelle che devo comprare, perfino gli impegni che mi devo ricordare. I punti mi ordinano il cervello.
La Val di Fassa è talmente TANTA che ci vogliono dei punti per riordinarla.
Se no non posso spiegarvela bene, mi perdo dei pezzi.
Che poi dieci motivi per tornare in Val di Fassa sono pochi. Ma 10 è un numero così bello che mi sono sforzata di tagliuzzare motivi qua e là. Sto sproloquiando. Vai con la Val di Fassa.
1. Svegliarsi la mattina e aprire la finestra sulle montagne
Io la mattina quando sono a casa apro la finestra e vedo degli altri muri.
Muri carini, per carità, non voglio mica sminuire il mio splendido angolino di Romagna.
Però quando ti svegli in Val di Fassa e – con gli occhi ancora addormentati e i capelli stropicciati – vai ad aprire la finestra, ci rimani di sasso.
Perché la mattina non ti ricordi che sei in mezzo alla meraviglia, la mattina vuoi solo un caffè e che la gente stia zitta.
Invece a Canazei apri la finestra e BAM! le montagne ti danno il buongiorno e tu sorridi ancora prima del caffè.
Praticamente un miracolo.

Vista di Canazei dall’Hotel Astoria
2. Ciaspolare sulla neve intatta
A me piace un sacco ciaspolare, torno bambina.
Mi sento super goffa e mi viene la ridarella. Vorrei tuffarmi nella neve fresca e sguazzarci.
(Vorrei che la neve non fosse fredda però, tiepidina magari.)
Ne avevo parlato anche qui > Ciaspolare sullo zucchero filato.
Io fin da quand’ero piccola vado a sciare ogni inverno con mio babbo.
Io odio abbastanza sciare, ma amo talmente tanto mio babbo che vado con lui per fargli compagnia.
Gli ultimi anni l’ho solo accompagnato, lui sciava mentre io facevo bob. Giuro.
Mi sono portata il bob rosso da casa, di quelli che usano i bambini di cinque anni, di plastica.
Ho trovato un posto che avesse le piste da bob (con anche skilift per la risalita) e ho passato giornate intere a lanciarmi giù con questa specie di astronave rossa in mezzo a bambini dai 5 ai 10 anni. Mi sono divertita tantissimo.
Quindi quando sono stata in Val di Fassa (nonostante ci siano alcune delle piste più famose d’Italia), mi sono ben guardata dallo sciare e ho attraversato le piste da sci con le mie ciaspole ai piedi e un sorriso da un orecchio all’altro all’idea di aver evitato ancora una volta l’odiato sci.
E quindi ho ciaspolato, mi sono goduta la natura, quella incontaminata dove si vedono solo le impronte delle zampette degli uccellini. Dove non c’è confusione e la musica tamarra dei rifugi non arriva mai. La pace dei sensi.
3. …e poi rilassarsi immersi nell’acqua calda
Dopo aver ciaspolato e aver perso la sensibilità nei glutei (scherzo) ci siamo rilassate tutto il pomeriggio in un posto fighissimo: il Dòlaondes.
Se andate in Val di Fassa passateci almeno una mezza giornata perché merita tantissimo.
Idromassaggi, vasche di ogni tipo, piscine calde anche all’aperto con vista sui monti innevati.
E poi uno scivolo gigante tutto chiuso che gira su sé stesso e calcola il tempo che ci metti a scendere. Quando arrivi giù si vede il tuo tempo confrontato con il tempo migliore di sempre e della giornata.
È per bambini. In teoria.
In pratica io, Paola e Silvia ci siamo trovate a fare la fila con altri dieci bambini per battere impietosamente il loro tempo e esultare sfrenatamente come fa Giovanni in Tre Uomini e Una Gamba.
Potremmo aver fatto un pessimo tempo. Oppure no. Nessuno lo saprà mai, nessuno ricorda. 🙂
4. Le finestrine e la cura dei dettagli
Lo sapete che amo le porticine e le finestrine. Sono l’accesso a un mondo privato e accogliente che nessuno conosce se non gli abitanti di quei luoghi.
A Canazei, ma in generale in tutta la Valle, curano tantissimo i particolari, l’aspetto delle cose, delle case.
E questo amore per i dettagli rende un posto bello. Da visitare e da vivere.
5. I panorami
Qua mi piace vincere facile.
I panorami lasciano senza fiato.
In particolare per una come me, che vive praticamente al mare.
Le montagne, l’aria che si respira lassù, il campo visivo che si allarga fino ad abbracciarle tutte, gli occhi che si riempiono.
6. I cuoricini ovunque
Non sono una particolarmente romantica, ma i cuori mi piacciono, mi piace quando le persone spargono amore a caso, al mondo.
E i cuori sono un po’ questo, no?
Metto un cuore sulla mia buchetta delle lettere anche per mettere di buon umore il postino.
Metto un cuore sul cuscino per coccolare un po’ la persona che si siederà su questo divano.
I cuori fanno bene al cuore, anche ai più duri.
7. Mangiare tanto e bene: formaggi & vini
Andare in Val di Fassa significa tornare a casa e buttare la bilancia giù dalla finestra.
Quando ci sono stata l’ultima volta abbiamo mangiato tantissimi formaggi (uno su tutti, a proposito di cuori: il Cher de Fascia, il Cuore di Fassa), e imparato a distinguerne le tipologie.
Abbiamo degustato vini e fatto brindisi su brindisi. Io non sono un’esperta ma quelli che mi sono piaciuti di più sono il Rosè di Revì che abbiamo assaggiato all’Enoteca Valentini e il Brut Rosè Trento Doc di Maso Martis al Rifugio Ciampolin.
Poi ho amato con tutto il cuore il miele al tartufo che abbiamo mangiato al Rifugio Salei (non so se è tipico della Val di Fassa ma io se non fossi stata in pubblico avrei pulito il ciotolino col dito – e me ne sono anche comprata un barattolino da portare in Romagna).
E infine esperienza splendida che vi consiglio: la cena alla Baita Paradiso.
Ci sono venuti a prendere con la motoslitta e ci hanno portati su passando dalle piste al buio.
Era freddissimo, ma bellissimo.
Abbiamo mangiato super fassano in una baita tutta di legno con un proprietario veramente gentile e appassionato.
8. La neve
La neve è bella. Ma bella bella.
Soprattutto in montagna, quando te la puoi godere a pieno.
Non come in città che i primi dieci secondi sei contento poi realizzi che tutto si paralizzerà per la settimana successiva, le macchine saranno inutilizzabili, i treni neanche a parlarne.
In montagna la neve è nel suo habitat naturale, e più ce n’è meglio è.
Il ricordo più bello che ho della neve è di una gita scolastica al secondo anno delle superiori.
Eravamo stupidissimi.
C’era la neve alta diversi metri, copriva tutte le finestre del piano terra, arrivando quasi a quelle del primo piano.
Noi avevamo le camere al secondo e abbiamo pensato la genialata: mettiamoci le tute la sci, i guanti, la cuffia e gli scarponi e buttiamoci dalla finestra dentro la neve.
Degli idioti. Però che ridere.
Per fortuna non si è fatto male nessuno, solo una mia amica che si è buttata a chiodo ed è scomparsa dentro tre metri di neve. Spuntava solo un ciuffo di capelli biondi (ma l’abbiamo recuperata subito!).
9. L’ospitalità commovente
Sull’ospitalità devo dire che siamo dei campioni in tutta l’Italia.
Si dice però che al sud ti accolgono come in famiglia, mentre al nord rimangono più freddini.
Non è mica vero, dipende dove capiti.
Io in montagna – e in particolare in Val di Fassa – mi sento sempre coccolata.
Gli hotel sono sempre pulitissimi e con le lenzuola croccanti (io le chiamo così, sono quelle lenzuola talmente pulite e profumate di bucato da scricchiolare quando ti ci infili sotto).
Nei ristoranti, nei rifugi, nelle enoteche non ci vai solo per mangiare, ma per ascoltare delle storie: ogni piatto è raccontato nei particolari, seguendo il percorso dei suoi ingredienti dalla terra, alla famiglia che li ha curati e cresciuti, fino alla cucina e alla tavola.
Ogni cosa, ogni particolare, sembra fatto apposta per te, per farti stare bene, per farti tornare a casa contento.
10. I sorrisi con cui si torna a casa
Io in Val di Fassa ho passato un weekend magnifico.
Selezionando le foto per questo post mi sono accorta che sono davvero foto felici.
Ero con delle amiche speciali.
Eravamo contente di essere lì e di esserci insieme.
Eravamo circondate dalla bellezza.
(E tutto questo con la pancia piena.)
Io voglio tornare in Val di Fassa anche per questi sorrisi.
Come non amare quei posti magnifici?
Personalmente amo la montagna estiva; quella dei boschi verdi ed ombrosi, profumati profumati di resina; dei pratoni verdi e dei ghiaioni assolati sui quali scarpinare per poi alzare la testa e farsi affascinare dalle vette aguzze e maestose.
Non disdegno nemmeno la neve ed il cibo eh!
Se non lo conosci, ti suggerisco di dare un’occhiata al progetto di un fotografo di montagna che secondo me riesce a catturare la magia, la storia e pure l’anima della montagna trentina: http://soloilvento.wordpress.com/foto-preview/
Un abbraccio!
—Alex
Molto bello il progetto! Peccato la scelta del bianco e nero, è vero che dà eleganza alle immagini, ma per me toglie troppo.
La montagna d’estate anche a me piace tanto! Però quella l’associo al trekking, alla fatica sana, più che al relax e al weekend godurioso 🙂
Eh beh, a parte che il fotografo in questione fa solo foto in bianco&nero per sua scelta stilstica; in effetti il “togliere” fa parte del progetto che appunto è “solo il vento”, il vento che custodisce e racconta la montagna e le storie dei ragazzi che sono morti lassù durante quella stupida “grande guerra”.
—Alex
Mi hai fatto tornare bambina, quando andavo spesso in vacanza tra la Val di Fassa e la Val di Fiemme…se puoi, tornaci in estate, munita ti scarponcini da montagna e tanta tanta fame!! Camminare per quei bellissimi sentieri fino ad arrivare alle malghe e abbuffarsi come se non ci fosse un domani (e la strada del ritorno) è una delle cose che più amavo di quelle zone!
L’ho fatto tante volte ma lo farò ancora, rinfrancano lo spirito quelle montagne!
Ciao Irene,
Con questo post sulla Val di Fassa mi hai portata indietro di almeno 6-7 anni alle mie prime e ultime settimane bianche tra cui l’ultima proprio in val di Fassa.
Leggere tanto entusiasmo per la montagna mi fa mettere in discussione il mio poco apprezzarla ma é più forte di me,, con quel freddo proprio non ce la posso fare.
Se fossi più brava con snowboard o sci (sono una schiappa in entrambi!) forse ci andrei più volentieri..
Fatto sta che mi hai fatto venire la nostalgia!
La prossima volta proverò le ciaspole e soprattutto lo slittino!!
Un bacione
Ciaspole e bob/slittino sono la risposta!
Io gli sci non li amo, e sullo snow sono una vera schiappa (dopo una settimana di prova ero ricoperta di lividi).
Ma la montagna è una meraviglia, sia d’estate che d’inverno!
aspetto il post con gli altri 54 motivi 😉 (e non son sicuro che basti)
Eheh! In effetti 😉
Che meraviglia 😀
Io amo sciare (anche se è tanto che non pratico, poi mi sono pure sposata uno che non scia sgrunt), ma mi piace sciare 1/2 giornata e alla fine premiarmi con una fetta di strudel, o una cioccolata calda (con panna, avevi dei dubbi?), o qualcosa che includa speck e Lagrein contemporaneamente!!
Quindi concordo: montagna & panza accoppiata vincente ehehehe
Esatto! Sciare ha senso solo se poi c’è anche un premio alla fine a base di cibo! Mio babbo invece non è della stessa idea: pranzo al sacco e si scia fino alla chiusura delle piste. ARGH.
Sono 23 anni che vado in Val di Fassa sia in inverno che in estate anche perché vivo abbastanza vicino a questa magnifica valle, e ti posso garantire che ha il suo fascino anche in estate, ad esempio quando ti svegli ed apri le finestre della baita in mezzo al bosco e l’aria fresca ti accarezza il viso…
Che meraviglia! Altro che il caldo soffocante bolognese 🙂
Da grande appassionata di montagna non posso che esclamare: WOW WOW WOW!
In più credo che i 10 motivi che hai elencato si adatterebbero benissimo ad un sacco di altre magnifiche valli di questa splendida regione (si capisce che ho un debole per il Trentino?)… e anche se la preferisco in estate, la montagna in inverno ha davvero un fascino unico 😉
Ahah! Anch’io ho un debole per il Trentino, ti capisco 😉