Questo post fa parte del progetto In 10 scatti.
Questo è il primo post, quello dove spiego come funziona: Un nuovo progetto, una nuova sfida: #in10scatti.
Dieci fotografie (scattate rigorosamente da me) per raccontare una città, una volta alla settimana, per tutto l’anno.
Ecco a voi la mia Óbidos in 10 scatti.
A Óbidos ci siamo arrivati di sera, per caso.
Ed è proprio la sera il momento in cui questo paesino fa innamorare.
Quando le stradine sono deserte, i turisti sono tornati a Lisbona, la luci sono basse e calde.
Quando per caso ti trovi a passeggiare sulle sue mura, senza nessuna protezione, al buio, ridendo da matti, ma con una vista mozzafiato.
Poi la mattina i colori esplodono.
Il bianco sbatte contro il blu, il giallo, il rosso e crea quei contrasti che sono l’anima di Óbidos, la sua identità.
Óbidos la scopri tra le porticine colorate, l’intonaco scrostato, il gatto sul muretto che fa le fusa, i fiori che si arrampicano su ogni muro.
Io qui ci ho trovato il Portogallo vero.
Però prima delle nove di mattina e dopo le nove di sera. Senza turisti, solo Óbidos.
(Scusate, sta volta ho esagerato con le porticine. Lo so.)
Nella seconda foto, quello che sembra un elemento di disturbo, lo zerbino storto, solo a me sembra una linguaccia birichina?
Sono forse pazzo?
—Alex
Ahah! A me piace tantissimo perché è dello stesso colore dei fiori. E perché la precisione geometrica non è proprio del Portogallo 🙂
Per oggi ho preso la mia porzione di bellezza. Pulita, semplice, naturale. Senza fronzoli.
È così, è il Portogallo puro.
Bellissimo post e bellissima Obidos …noi purtroppo ci siamo stati solo una giornata.
La mattina è assolutamente invivibile a causa dei torpedoni carichi di turisti di tutti i paesi e di tutte le età (un po’ come succede a Sintra), ma a partire dal primo pomeriggio è veramente magico 🙂
Sintra io l’ho trovata molto più caotica e piena. Óbidos me la sono goduta molto di più!