Un weekend tra i borghi, le vigne e le ville venete

State cercando qualche idea per un weekend in Veneto?
Magari un giusto mix tra vino buono, paesini dove il tempo si è fermato e ville maestosamente affrescate?

Siete nel posto giusto.

Oggi vi racconto i miei due giorni di full immersion nell’ospitalità veneta nella zona della Marca Trevigiana.
Ho conosciuto persone splendide, dormito in un hotel con 8.8 di voto su Booking, assaggiato tanti di quei vini da non sentirne la differenza.
E come minimo sono ingrassata due chili.
Ma me la sono proprio goduta.

weekend treviso veneto

Sono stata ospite di Discovering Veneto per il blogtour #terredelgrappa con un gran gruppo di blogger belli carichi.
Ho scoperto una zona che non conoscevo per niente: Asolo, Possagno, San Zenone degli Ezzelini, Paderno sul Grappa, Monfumo, Maser.
In questo post vi racconto tutto quello che mi è piaciuto di più.
Vi scrivo quello che risponderei alla domanda “Vado due giorni in Veneto, cosa mi consiglieresti di vedere?”.

Ho raccolto minuziosamente tutte le informazioni per voi. Eccole qui.

Cosa vedere

Asolo, la città dei Cento Orizzonti

Questo borgo è il top. La tappa migliore di tutto il giro.
Giosuè Carducci l’ha definita “la città dai cento orizzonti”, questa cosa mi ha intrigato tantissimo.
È uno dei Borghi più Belli d’Italia, sembra che qui il tempo si sia fermato.
A me hanno fatto impazzire le porticine e le finestrine, come sempre. Prendetevi almeno un paio d’ore per girarla tutta a piedi.
Asolo, borgo veneto
[Curiosità per le donne viaggiatrici]
Ad Asolo è vissuta negli ultimi anni della sua vita Freya Stark: viaggiatrice, scrittrice, donna incredibile.
Una delle prime esploratrici del Medio Oriente. Parlava l’arabo e il persiano. Ha vissuto in Libano e poi a Baghdad. Ha scritto tantissimi libri sui suoi viaggi che presto leggerò.
Io non la conoscevo, l’ho scoperta proprio in questo paesino.
Andatela a scoprire anche voi, merita.

“Se mi si chiedesse di elencare i piaceri del viaggio, direi che questo è uno dei più importanti: che così spesso ed inaspettatamente si incontra il meglio della natura umana, e vederlo così, di sorpresa e spesso in situazioni talmente improbabili, si arriva, con un piacevole senso di gratitudine, a realizzare quanto ampiamente siano sparse nel mondo la bontà e la cortesia e l’amore per le cose immateriali, che fioriscono in ogni clima, su qualsiasi terreno.”
(Freya Stark, La valle degli assassini)

Freya Stark a Asolo

Gipsoteca di Canova a Possagno

In questo luogo silenzioso e quasi sacrale sono custoditi più di duecento gessi delle opere di Antonio Canova.
Canova prima di realizzare una statua ne realizzava il prototipo in gesso: in questo modo poteva essere riprodotta più volte, era sufficiente copiarla.
Qui sono esposti, tra gli altri, anche i prototipi di Amore e Psiche (la versione più sconosciuta, senza ali), Le grazie, L’Ebe e perfino il gesso di un’opera dedicata a George Washington che a me è piaciuta particolarmente.

Noi l’abbiamo visitata di sera, a lume di lanterna. 
Bellissima esperienza, molto suggestiva. Sarei molto curiosa di vederla anche di giorno, con la luce del sole che riflette sui gessi bianchissimi.
Le visite serali con le lanterne si intitolano “Alla tenue luce di Psiche” e sono state organizzate una volta al mese nel 2014, anche per San Valentino! Tutte le informazioni sulla pagina eventi del sito.
Purtroppo non ho foto da farvi vedere, dentro è vietato fotografare. Non mi esprimo su quanto sia sciocca questa cosa per un museo.

Sito della Gipsoteca di Canova

Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno Vietate le foto nei musei

Villa Barbaro a Maser

Una delle Ville Venete e addirittura Patrimonio dell’Unesco.
Costruita verso la metà del 1500 da Andrea Palladio e affrescata da Paolo Veronese.

Imponente e maestosa, sfarzosa e luminosa.
Dal davanti è perfetta, la sua geometria è la soddisfazione di ogni fotografo precisino.
Dentro gli affreschi sono bellissimi, vi consiglio di prendere una guida, secondo me senza non capite nulla e vi annoiate (io senza non avrei capito niente).
All’entrata è obbligatorio indossare queste pantofole giganti per evitare di creare vibrazioni con le suole delle scarpe che propagandosi dai pavimenti ai muri potrebbero danneggiare gli affreschi.
Anche qui all’interno è vietato fare foto. Io questa storia non la comprenderò mai.

Sito di Villa Barbaro

Villa di Maser - Villa Barbaro

Santuario Madonna del Monte a San Zenone

Venite quassù in una giornata di sole.
Il rosso dei suoi muri che si staglia sul cielo azzuro è quasi vivo.

Noi l’abbiamo visitata con dei figuranti in vestiti medievali (!) che ci hanno raccontato la storia degli Ezzelini, famiglia che governò tutti i territori del Veneto per quasi 200 anni.

La parte più bella è la vista sulla valle che si estende per tre lati e arriva fino al Monte Grappa.

Santuario Madonna del Monte a San Zenone

Torre degli Ezzelini a San Zenone

Poco sotto il santuario si trova la Torre, due minuti a piedi.

Salite in cima e godetevi la vista dalle sue bifore.
È appena stata ristrutturata, hanno fatto proprio un bel lavoro.

Torre degli Ezzelini a San Zenone

Oasi di San Daniele

È un parco naturale che è stato salvato.
Doveva diventare una discarica, poi, dopo una lotta lunghissima, l’ambiente ha vinto e questo luogo è tornato alla natura.

Ci sono le papere, le libellule, l’area attrezzata per i pic nic, diversi sentieri e un percorso sensoriale da fare a piedi nudi (molto consigliato per i bimbi).

Sito dell’Oasi di San Daniele

Oasi di San Daniele, Veneto

Dove dormire

Hotel San Giacomo a Paderno del Grappa

Noi abbiamo dormito qui e io mi sono sentita come in un nido.

Lo sapete che difficilmente vi consiglio degli hotel, ma questo è veramente carinissimo (e, come vi ho detto prima, ha 8.8 di voto su Booking, quindi non sono l’unica ad averlo pensato).

Ha anche un ristorante interno da fuochi d’artificio, vedi sotto – Ristorante Il Melograno.

Hotel San Giacomo su BookingSito dell’Hotel San Giacomo

Hotel San Giacomo a Paderno del Grappa

Un particolare della nostra camera

Qui mi è anche successa una cosa bellissima, di quelle che scaldano il cuore.
Il sabato sera una cameriera carinissima si avvicina a me e mi dice “Tu sei Irene, vero? Una mia collega, Sara, ti legge sempre, sapeva che saresti venuta e quindi mi ha lasciato una cosa per te. Te la do io perché lei è in ferie in California.
Sara mi ha scritto una lettera. A mano.
Con dentro delle cose carinissime che mi hanno riempito il cuore.
È stata una sorpresa talmente bella e talmente inaspettata che davvero non me la dimenticherò mai.

Sara ha anche un blog di viaggi molto carino, andate a farci un salto perché una persona che nel 2014 scrive una lettera a mano può solo essere speciale: Saravventura.

E se passate dall’hotel San Giacomo datele un abbraccio per me, che io non ho potuto.

Lettere scritte a mano

Dove mangiare (e bere!)

Agriturismo Al Capitello a Monfumo

Questo posto merita soprattutto per due motivi.

Primo: la vista che c’è dal suo terrazzo. 
Passateci in primavera e pranzate fuori quando c’è il sole. Massima goduria.

Secondo: i crostini con formaggio fuso, pancetta e mela.
A me i mix dolce-salato di solito non piacciono per niente. Questi crostini erano sublimi. Pane croccante ancora caldo, formaggio filante, pancetta un po’ sciolta, mela un po’ asprina. Davanti a quel tagliere ho salutato un po’ della mia dignità.

Sito dell’agriturismo Al Capitello

Agriturismo Al Capitello a Monfumo Agriturismo Al Capitello a Monfumo - crostini pancetta e mela

Cantina Terre dei Castellaz a Covolo di Pederobba

Questa Società Agricola ve la consiglio principalmente perché è gestita da una splendida famiglia di donne. Federica Andrighetto, che ha preso in mano la società, è nata nel 1991. Capito che donna?
Il loro vino è ottimo e sono di una gentilezza che apre il cuore.

Amano la loro terra e il loro lavoro. Se non vi piace il vino passate di qui comunque, anche solo per conoscerle.

Sito Terre dei Castellaz

Terre di Castellaz cantina

Ristorante Il Melograno

È il ristorante dell’Hotel San Giacomo e si mangia divinamente.
Vi faccio un esempio di menù, tanto per capirci.
Noi abbiamo mangiato:

  • Antipasto
    Fagottini di pasta fillo ai marron glacé e radicchio di Treviso con salsa al cioccolato
    Carpaccio di manzo con funghi porcini, misticanza e grana padano in scaglie
  • Primo
    Qunelle di barbabietola rosa su specchio di fonduta di Morlacco, finferli e melograno
  • Secondo
    Roulet di faraona con filetto di maiale in crema di castagne, patatine viola croccanti, puntarelle e topping di zucca violino
  • Dolce
    Mousse di castagne con cialdine al caramello su crostino di meringa e coulis di cachi

Io non sono una food blogger quindi posso dirvi solo SLURP. Basta?

Tra l’altro la cuoca (originaria dell’Isola di Mauritius!) ha anche un blog, se siete curiosi di conoscerla prima di papparvi tutte le sue prelibatezze cliccate qui: Cuoca Cotta di Cucina.

Ristorante Il Melograno Paderno sul GrappaBuon viaggio e buon appetito!

Spero che possiate godervi questa bellissima zona del Veneto come me la sono goduta io.

Se avete qualche domanda o volete approfondire qualcuno di questi consigli sapete dove trovarmi!

 

21 thoughts on “Un weekend tra i borghi, le vigne e le ville venete

  1. Allora, questa storia del divieto di fare foto è contro la legge.
    Secondo il DL 83/14, convertito il legge 106/14 (spero di non aver fatto confusione con i numeri) è permessa la fotografia di qualsiasi opera d’arte e l’utilizzo di tali immagini per fini non di lucro a scopo di documentazione personale, ricerca e studio, libera manifestazione del pensiero, espressione artistica e promozione del patrimonio culturale; a patto che le riprese siano effettuate senza contatto fisico con le opere, senza illuminazione artificiale e uso di stativi o treppiedi.
    Quindi, il divieto posto dai gestori dei luoghi in questione è non solo odioso ma anche illegale e questo mi basta per sapere che, nonostante la bellezza di queste ville e musei, NON CI ANDRO’ MAI.

    Anzi, se fossi in te manderei una bella letterina a Discovering Veneto.

    —Alex

    • Vale anche per le ville private? Non sono ferrata.
      Le ragazze di Discovering Veneto lo sanno perché erano con noi, e ne abbiamo parlato per diverso tempo.
      La mia prima reazione è stata come la tua, però poi mi sono resa conto che in questo modo l’unica persona che danneggio sono io stessa non andando a vedere la Gispoteca del Canova che è uno spettacolo.
      Non ho ancora un’opinione definita sul tema, mi documenterò e ci penserò.

      • Francamente per quanto ne so la legge vale per tutti i “beni culturali”.

        Se la villa è una proprietà privata potrebbe essere una cosa diversa (anche se mi pare di ricordare che se sotto la protezione delle belle arti e visitabile a modo di museo allora valgono le solite norme che governano musei nazionali e comunali).

        In ogni caso il divieto previene il “passaparola” sociale sul valore dei beni culturali in questione e la loro valorizzazione con conseguente aumento di visitatori; è giusto quindi per me calcare la mano su questo aspetto e far capire che il divieto di fare foto è una proibizione non solo (forse) illegale ma anche miope e medioevale.

        Mi scaldo facilmente su questo tema perché credo fermamente che uno dei freni che bloccano il paese sono queste pastoie buro-gerontocratiche.
        “si è sempre fatto così” giustifica qualsiasi piccolo burocrate a non cambiare nulla anche se poi a livello nazionale vengono introdotte norme volte all’innovazione ed alla semplificazione.

        Ad esempio vedi le norme sul WiFi libero oppure quelle sull’autocertificazione, quest’ultima una storia paradossale.
        Prima è stata fatta una norma sull’autocertificazione, poi, visto che c’erano funzionari che si rifiutavano di accettarle, si è dovuto fare una norma che punisse chi non applicava la norma sulle autocertificazioni!
        Altro che bizantinismi, questo è l’UCAS – Ufficio Complicazioni Affari Semplici !

        Scusami il pippone, quando leggo queste cose, sui freni all’innovazione ed al cambiamento, mi infervoro parecchio (sarà anche un po’ di deformazione professionale forse 😉 )

        —Alex

          • Mi fa piacere regalare un po’ di buonumore.
            Rincaro la dose allora: i francesi definiscono queste situazioni “une usine à gaz” 😉
            Non ho la minima idea del perché però!

  2. Io vado spesso in Veneto, ho scritto anche un articolo su un borgo veneto, ma in questi posticini non ci sono mai stata. Grazie dei suggerimenti. Nei prossimi viaggi farò in modo di andarci.

  3. C’è sempre e comunque da levarsi il cappello, per come sanno gestire ed attirare il turismo in Veneto. Luoghi curati, eventi in quantità, blogtour, utilizzo dei nuovi media, siti web sempre aggiornati ed anche in lingua straniera… anni luce avanti alla gran parte delle altre Regioni.
    Fossero tutti così, altri che Spagna davanti all’Italia, per numero di presenze turistiche.

    • Sì, ci siamo trovati davvero bene e abbiamo scoperto delle chicche che altrimenti sarebbero rimaste, per me, sconosciute. E tutto con una passione incredibile. Gli alpini che alle 9 della domenica mattina ci hanno accolti in cima al Santuario erano incredibili: non lo sanno nemmeno cos’è un blog probabilmente, ma per promuovere la loro terra fanno questo e altro. Chapeau.

  4. Pensa.. Per metà io sono veneta, ho ancora dei parenti in quelle zone eppure non ci vado mai e praticamente non lo conosco per niente – e questo non è bene!
    Devo rimediare 🙂

  5. Bellissimo articolo ! È stato un piacere avervi ospiti, grazie ! GRAZIE Delle belle parole che hai usato per me.. mi sono emozionata ! Sono queste piccole cose che mi fanno capire che non devo mollare !
    Grazie Federica Andrighetto e Famiglia !

  6. Hi Irene! It was a pleasure meeting you last week-end.

    Great job! You have the ability to explain things simply, but everyone can understand that your words gone first through your eyes. Your semplicity is so beautiful!

    Keep it up! See you soon (I hope!)

    Alice

  7. Vi aspettiamo a San Zenone degli Ezzelini, vi portero’ in cima al Colle Castellaro sui resti del Castello di Ezzelino e Alberico, poi in cima alla Torre Ezzeliniana dove potrete godere un panorama a 360 gradi. Quindi scendiamo in Villa Marini Rubelli spuntino con i nostri prodotti tipici : miele, formaggi, olio e vino. E se volete vi porto nell’attiguo parco degli Armeni dove visiteremo la Cappella ed avrete il racconto della storia degli Armeni direttamente da un protagonista Armeno. A questo punto, se ce la fate una puntatina in Oasi San Daniele per fare il nuovo Percorso Geologico Sensoriale, costruito con le pietre dei vari siti dal Piave al Brenta. Siete stanchi morti, Vi aspetta una bella cenetta in Agriturismo e quindi notte in un simpatico Bed e Breakfast. Ciao chiamami 334 6435406 CARLO – PRO LOCO SAN ZENONE DEGLI EZZELINI.-

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