Quant’è bello tornare a casa?

Quanto sono piccole e banali le cose che ci mancano in viaggio?
Quant’è bello tornare a casa, anche per i viaggiatori più appassionati?
Dopo un mese intero poi.

Appena tornata volevo parlarvi del Vietnam, ma poi mi sono fermata a pensare a quanto io sia felice ogni volta di tornare a casa e a quanto siano le cose più piccole e normali a mancarmi.

Queste prime 24 ore a casa sono state perfette, e davvero non ho fatto praticamente nulla.
Niente di grandioso o elaborato. Ho fatto le cose più normali, quelle che di solito sono la routine riempitiva tra un’emozione e l’altra.
A me in viaggio mancano proprio quelle cose lì.

Ho pensato di farvi l’elenco preciso delle prime 15 cose che ho fatto appena tornata da un mese fuori casa.
Sono così normali che mi riempie di orgoglio potermi emozionare ancora e sempre per queste cose.

Casa. Con un pezzettino in più.

Casa. Con un pezzettino in più.

1. Ho riabbracciato mia mamma e mia sorella fortissimo

Le ho proprio strizzate, poi strofinate, annusate, guardate da vicino.
Ho messo i capelli dietro le orecchie a mia sorella, ho toccato i ricci pieni di sole di mia mamma.
Avevo una voglia infinita di vederle e di coccolarle e di toccarle e di annusarle, prima ancora che di raccontare del viaggio.

io e mia sorella

2. Abbiamo preso insieme il gelato nella mia gelateria preferita prima ancora di arrivare a casa

Ero sporca e stanca dopo 30 ore di viaggio.
Pantaloni con gli elefanti comprati in un mercatino di Can Tho, sul delta del Mekong.
Cappello a cono in mano perché non sapevo dove metterlo.
Capelli raccolti in un concio che sembrava più un nido di rondini.

E finalmente un gelato buonissimo insieme al Puro & Bio, la mia gelateria preferita. Gusti nocciola e mousse di ricotta. Sedute fuori negli sgabelli a fare delle chiacchiere. La felicità.

cappello a cono e pantaloni con gli elefanti

3. Sono entrata in casa mia e l’ho salutata 

Ciao casina!“, come se fosse una persona vera.
Mi sono stesa sul divano e ho sentito l’odore di casa.
Sono andata in camera e ho saltato un po’ sul letto, come quand’ero piccola, dalla felicità.

home sweet home casa dolce casa

4. Ho bevuto l’acqua fresca dal frigorifero

Mi mancava l’acqua che sa di acqua in quantità illimitata, gratis.
In Vietnam l’acqua sa di cloro. In alternativa tutte le altre bevande sono dolcissime e calde. In Svizzera (dove siamo arrivati con l’aereo) una bottiglietta costa più di 4 franchi.
Avevo sete.

Succo di canna da zucchero a Sapa

Succo di canna da zucchero a Sapa

5. Sono andata ad abbracciare i miei nonni 

Le nostre facce quando ci siamo rivisti valgono da sole la pena di tornare a casa.
Abbracci strettissimi.

nonni

6. Ho fatto un bagno di un’ora 

Non faccio mai la vasca perché non ho tempo e perché di solito preferisco la doccia.
Ma il mio zaino e tutte le mie cose (anche shampo e bagnoschiuma) sono ancora ad Abu Dhabi quindi sono andata dai miei a fare il bagno come quand’ero piccola (e come quando mi voglio viziare).

Prima mi sono rilassata nella vasca da bagno per un tempo lunghissimo.
Poi mi sono insaponata e ho strofinato fortissimo.
Shampo e balsamo.
Poi di nuovo bagnoschiuma, shampo e balsamo.

Sono uscita che praticamente mi mancava la prima pelle ma ero finalmente, definitivamente e inequivocabilmente PULITA.

bagno

7. Mi sono stesa sul letto di mia sorella e mi ha raccontato l’ultimo mese della sua vita

Ovviamente parlando velocissimo come fa lei.
Questa è sicuramente una delle cose che mi mancava di più in assoluto.
Non ci vedevamo da luglio.
Non so bene come fare a immaginare una vita futura lontano da lei.
E per lontano intendo anche solo un’altra città, figuriamoci un altro stato. O un altro continente.
Ci penseremo poi. Basta che sia felice.

camera di mia sorella

La camera di mia sorella: ottimo arredamento 🙂

8. Sono andata col babbo a trovare l’altra nonna e le ho portato il tè vietnamita

Mio babbo mi ha raggiunto in bici da mia nonna vestito da ciclista. Quando lo vedo così mi fa sempre ridere, con quel tutino e quei colori sgargianti, che cammina tutto impedito con le scarpette da bici. Che bello rivederlo e riabbracciarlo.

Che roba è?” – mia nonna paterna è sempre molto pratica e critica.
Tè vietnamita!
Ma in Vietnam non avevano le risaie? Magari lo assaggiamo insieme eh.” – neanche il Papa ha più l’assaggiatore ormai.

Poi mi ha chiesto per dieci minuti cosa ci sono andata a fare in Vietnam. Poi per altri dieci minuti mi ha fatto l’interrogatorio su cosa ho visto-mangiato-conosciuto-fotografato-incontrato. Poi si è arrabbiata ancora perché sono andata troppo lontano e perché “il Vietnam è pericoloso, c’era la guerra.
Mio babbo la settimana prossima va in Iran e a lei ha detto che fa a fare un giro in macchina in Puglia. Per dire.

Tieni, mangia un po’ d’uva che ti fa bene!

l'uva della nonna

9. Sono andata a cena per il mio compleanno nel mio ristorante preferito con la mia famiglia

Sarò una golosona io, ma appena salgo sul primo aereo verso casa inizio già a scegliere quale sarà la prima cosa che vorrò riassaggiare una volta tornata a casa.

Ho mangiato finalmente cose semplici e non speziate.
Il sapore di prosciutto crudo.
Il sapore di ricotta.
Il sapore di tortelli. Di zucchine.
Di torta al cioccolato.

Le papille gustative che possono stare tranquille, che non avranno sorprese, che il prossimo boccone avrà sicuramente il delizioso sapore che si aspettano.

Le cose che conosciamo sono rilassanti.
Alla lunga diventano noiose, ma basta non dar loro il tempo per diventarlo.

Sapori di casa

10. Ho scartato i miei regali di compleanno

Un mappamondo dettagliato (e non da arredamento, di quelli seri dove si leggono anche le città più piccoline), dei libri che non vedo l’ora di iniziare a leggere, un pezzettino di GoPro.

I regali più belli sono quelli pieni di amore e di attenzione.

I regali per un compleanno in viaggio

11. Ho dormito 10 ore alla faccia del jetlag

Sarà che sono un pigrona particolarmente specializzata nell’arte del dormire, ma proprio non ho fatto una piega.
Sono andata a letto a mezzanotte e mi sono svegliata alle undici stamattina. Undici ore di fila (contando che in orario vietnamita avrei dormito dalle 5 di mattina alle 16).
È un talento, potrei scriverlo sul curriculum.

È sempre un’emozione tornare a casa e sentire il profumo delle mie lenzuola, l’abbraccio del mio materasso, la luce coccolosa della mia abat-jour che ho costruito io con le lucine e un barattolo del caffè.

abat-jour lucine natale lampada barattolo

12. Ho mangiato per pranzo un panino col prosciutto crudo

Mi mancavano i sapori neutri, non elaborati, non speziati.
Qualcosa che non sapesse di lemongrass.

panino al prosciutto crudo

13. Ho bevuto un caffè italiano nel bar di sempre

Ogni volta che torno a casa da un viaggio il primo caffè è un momento sacro.
Come riabbracciare un vecchio amico.

Il caffè vietnamita, invece, ha questa faccia qui:

caffè vietnamita

14. Ho sentito per telefono un amico che mi mancava

In realtà li ho sentiti tutti su Whatsapp anche mentre ero in Vietnam. Leggevo sul gruppo le loro scemate e me la ridevo di gusto dall’altra parte del mondo. Ma sentire le voci al telefono è un’altra cosa.
E domani sera li vedo finalmente.

friends will be friends

15. Ho riacceso il computer per scaricare le foto

E alla fine mi sono trovata a scrivere questo post.
Le foto non le ho sistemate.
Tra poco esco per andare al Ferrara Buskers Festival con mio babbo, che è una tradizione di ogni anno da quand’ero piccola e non me la perderei per niente al mondo.
Rientrare alla vita di tutti i giorni vivendola nei particolari è una delle parti più belle del viaggio. Ho preso questi due giorni di ferie extra apposta.
Lunedì ritornerò al lavoro con la pace nel cuore.

Ferrara buskers festival

 

38 thoughts on “Quant’è bello tornare a casa?

  1. Bentornata!
    Davvero hai dormito 10 ore? ah ah ah! che invidia! 🙂 io credo di averci messo quasi un mese per tornare a dormirne almeno 6 consecutive!
    (ma davvero hai trovato bevande dolcissime e calde?)

  2. Guarda, riflettendo sulle sensazioni che provo io tornando a casa direi che non abbiamo quasi nulla in comune a parte la voglia di un vero caffè!

    Potrei sfoggiare il mio lato negativo e brontolone ed elencare invece quello che NON mi piace nel tornare a casa ma non voglio rovinare il tuo bel post che profuma di positività 😉

    Bentornata e di nuovo buon compleanno.

    —Alex

    PS = son curioso di sapere quale sia il pezzettino di GoPro che c’era nei regali di compleanno 🙂

      • Credo che tornare a lavorare non piaccia a nessuno!

        Magari potremmo confrontarci sulle modalità 😉
        C’è chi preferisce tornare qualche giorno prima del rientro in ufficio, c’è chi torna e la mattina dopo si fionda al lavoro. Ci sono anche coloro che prediligono il ritorno morbido; infrasettimanale, per lavorare solo due-tre giorni ed avere quasi subito un altro weekend per acclimatarsi.

        —Alex

  3. Leggerti è così rilassante! Non riesco a non leggere senza sorridere dalla prima all’ultima parola. Riesci a trascinarmi così bene, a farmi calare immediatamente nei tuoi racconti che, se non ci penso, mi sembra di averli scritti io!
    Welcome home, sweetie!

  4. Era da un po’ che non passavo di qui, lo ammetto.
    Ma nulla è cambiato, gli splendidi semplici post di sempre!
    Buon rientro! 🙂

  5. Bentornata! 🙂 Quant’è bello questo post! *_*
    (Ti invidio tantissimo i pantaloni con gli elefanti. E la lampada! XD )

  6. Condivido pienamente questo post! La gioia di tornare a casa é sempre fortissima, anche (e forse soprattutto) se quando organizzavi il viaggio casa tua era l’ultimo posto in cui volevi stare. Ben tornata!

    E tantissimi auguri di buon compleanno!

  7. Ho iniziato a seguirti su instagram e oggi quando ho letto che avevi scritto un nuovo post mi sono precipitata a leggerlo. Devo farti i miei complimenti, racconti ogni tuo viaggio con cura, dettagli. Anch’io amo viaggiare, anche se sono ancora pochi i posti che ho visitato, eppure mi sento un po’ come Julia Roberts in “Mangia Prega Ama” ho un posticino dove custodisco tutte le guide e le mappe dei posti che mi piacerebbe visitare. Beh che dire ancora, sei davvero brava!

  8. Troppo carino il post! è proprio vero:home sweet home (e la tua casina è proprio caruccia!). Goditi il ritorno e la quotidianeità, c’è tempo per eleborare il viaggio in Vietnam 🙂 Ah: Buon compleanno!!!!

  9. Bellissimo post! Io ero in Malesia mentre tu eri i Vietnam…sono tornata ieri sera e condivido molti dei tuoi punti ahahha

  10. Scriverai un diario di viaggio? io ci dovevo andare a gennaio ma poi mio marito non è stato bene ed abbiamo dovuto rinunciare al viaggio. Buona vita!!!!

  11. dev’essere una convinzione comune di tutte le nonne che all’estero ci sia la guerra, indistintamente dal posto! ☺️
    ti sei cimentata con la gopro? non vedo l’ora di vedere qualche tuo video!!
    buon rientro!

    • Fosse per mia nonna dovrei stare a casa a riposarmi e a mangiare dei cappelletti. Per lei già è un disastro il fatto che io facci la pendolare tra la Romagna e Bologna. Però è un amorino 🙂
      La GoPro è stata un gran divertimento, ora viene la parte più difficile di sbobinamento e montaggio. Spero di trovare le forze in fretta.

  12. nell’ordine: bentornata. poi, prima domanda: abbracci normalmente i tuoi con corone di alloro in testa?!? 😛
    due: auguri!
    tre: confesso, il ferrara buskers festival mi piaceva di più nella versione originale, quando c’erano ancora artisti di ogni genere e non solo musicisti. capisco la necessità di “preservare” identità e “regolarizzare” la manifestazione, ma per me ha perso un gran tanto.

    • Prima risposta: sarebbe bello tornare dai viaggi ed essere accolti con comitati di benvenuto e corone d’alloro. Invece è solo una polaroid della mia laurea dove io e mia sorella ci abbracciamo. L’unica foto di un abbraccio vero che ho tra l’altro.
      Due: grazie! 🙂
      Tre: a me piace molto, ma solo nelle serate settimanali, non nel weekend. Mi piace godermi gli artisti con calma e non sgomitare per vedere un gomito del bassista!

  13. Scusami, dovevo commentare prima ma il mio pc mi ha abbandonata ed è rosso..
    Comunque.. Mi hanno fatto così tenerezza questi gesti. Quando io sono tornata dopo tanti mesi, mi commuoveva ogni cosa. Il profumo di casa, la mia città di sera..e tanto altro. Quando ritorno mi fermo sull’uscio e sorrido.

  14. Un reset completo, e il rigore delle cose che hai fatto e hai elencato, una per una, fa per contrasto capire quanto sia stato importante e memorabile questo viaggio.
    Come al solito arrivo con mesi di ritardo, ma è sempre molto bello leggere i tuoi post.

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