In questi giorni al lavoro sto seguendo un progetto bellissimo che mi riempie di orgoglio.
C’entrano 60 ragazzi delle superiori, una location stupenda, lezioni su innovazione-startup-creatività-sostenibilità. C’entrano persone che vogliono bene al nostro futuro e fanno cose buone, oltre che belle. E c’entrano persone davvero in gamba, che starei ad ascoltare per ore. Oggi per esempio ho conosciuto Annamaria Testa. È stato illuminante.
Questo non c’entra molto se non che per questi giorni ho abbandonato il mio caro, vecchio treno e sto andando ogni giorno a lavorare in macchina.
Un’ora all’andata e un’ora al ritorno.
Non sono abituata a guidare così tanto ogni giorno in autostrada e arrivo a casa che ho il cervello spappolato.
Però oggi, mentre le mie mani guidavano e la mia mente vagava, ho capito perché mi piace così tanto viaggiare in macchina.
Oggi mi sono ricordata che alcune delle decisioni più importanti della mia vita le ho prese in macchina.
In particolare mi ricordo che ho deciso in macchina di lasciare un lavoro, ho deciso in macchina di finire una storia che non era più d’amore, ho deciso in macchina di lasciar perdere l’orgoglio e recuperare un’amicizia che si stava spegnendo.
Me li ricordo davvero questi momenti, uno per uno. Potrei segnare sulla cartina il punto esatto in cui mi trovavo, da quanto mi ricordo bene.
Io in macchina penso tantissimo. Il mondo mi scorre davanti, di fianco e scompare dietro di me e io sono dentro la mia scatolina, sola, con i pensieri che iniziano a riempire tutti gli spazi vuoti.
Il sedile del passeggero, i sedili dietro, il bagagliaio, dopo un po’ tutto lo spazio dell’auto è così pieno di pensieri che devo aprire il finestrino per dare ossigeno al cervello. A volte spengo anche la musica per riuscire ad ascoltarmi meglio.
Non sono una gran chiacchierona in macchina. Mi piace viaggiare con qualcuno che è capace di stare zitto.
Io amo i viaggi in macchina perché riesco ad ascoltarmi.
Il mondo attorno si ovatta e mi ipnotizza e io sento meglio i miei pensieri.
Tutto il giorno, tutti i giorni, corro come una matta per incastrare ogni cosa.
Sono ingorda di esperienze e di stimoli e non sono capace di dire di no. Non voglio dire di no.
Riempio testa, tempo e vita di talmente tante cose che non ho mai il tempo di ordinarle nella mia testa. Di processarle, di elaborarle, di ripensarle. Nuoto in questo flusso continuo di felicità e di vita piena che non riesco mai a vedere le cose da fuori, con calma, per organizzare la mia vita e tutti questi stimoli.
È come se avessi trovato un tesoro e passassi tutto il tempo a gioire e a saltellare dicendo “Evvai, ho trovato il tesoro!” senza però mai iniziare a spenderlo.
In macchina riesco a farlo.
Sembra anche a voi una cosa stupida? Perché a me un po’ sì.
Ci ho pensato oggi, mentre guidavo e prendevo una decisione importante (non come quelle che ho citato prima – diciamo importantina). E in quel momento mi accorgevo che quella scena l’avevo già vissuta: la strada davanti, le mani sul volante, il piede sulla frizione. I pensieri che iniziano a riempire lo spazio, i problemi che si fanno sempre più nitidi e poi – BAM! – la soluzione, tra un guard rail, un campo di grano e una Fiesta rossa.
Sempre lì le decisioni, sempre in macchina, e mi sono chiesta il perché.
E il perché è in questo post.
Io amo i viaggi in macchina perché mi costringono a fermarmi.
Sembra assurdo ma è così: su un’autostrada ai 120 all’ora riesco a fermarmi.
Siccome i blog e soprattutto i commenti servono per condividere e confrontarsi, eccomi qui a dire che invece io odio la macchina!
Non solo cerco di farne a meno quando possibile ma proprio mi sale una sorta di repulsione tutte le volte che mi si prospetta un viaggio che mi costringerà a stare li dentro per più di un’ora!
Non mi piace guidare e nemmeno essere il passeggero 🙂
Ricordo che qualche anno fa, in estate, decisi di andare a trovare mia sorella e mia nipote al mare; circa due ore di strada da casa. Ebbene non ci crederai, dopo un’ora poco più di viaggio su strade ed autostrade quasi deserte avrei lasciato la macchina a bordo strada e proseguito a piedi.
L’unica cosa che mi rende sopportabile l’uso dell’auto è la possibilità di ascoltare la radio a tutto volume o, in opzione, almeno altri due-tre amici con il quale parlare, ridere e far caciara (e questa è la formula che mi ha fatto apprezzare le vacanze in auto in Provenza dello scorso anno).
Esattamente il tuo opposto! 😀
Comunque comprendo benissimo; in auto, da sola, in silenzio, magari quando non stai smadonnando per il traffico o la marea di cretini che cercano di passarti avanti, montarti sopra o peggio di farti fuori, è facile mettere ordine nei propri pensieri.
—Alex
PS = quali lenti grandangolari usi per il telefono?
PS\2 = i piedi sul cruscotto? Non si possono vedere! 😀
In realtà nemmeno io smanio per il viaggio in auto in sé, ma quando poi scendo mi rendo conto che è stata una rivelazione.
I piedi sul cruscotto sono l’incubo del mio moroso e a me fa troppo ridere. Io sono piccolina quindi riesco proprio a stendere completamente le gambe nella sua macchina gigante. Che ridere!
Ps: uso una lente fisheye che mi ha regalato mia sorella l’anno scorso. Molto molto carina, non adatta sempre, ma mi ci diverto abbastanza 🙂
Il moroso ha ragione! Fagli sapere che ha tutta la mia solidarietà! (tra l’altro è pure pericoloso perché se dovesse esplodere l’airbag ti farebbe molto male)
Per le lenti, ricordi forse la marca?
Io ho il set della Olloclip (che ha anche grandangolo e teleobiettivo) ma per come è costruito non va d’accordo con pellicole protettive e custodie dello smartphone)
—Alex
No, non c’è scritta la marca, era sul tappino ma l’ho perso 😀 però anche il mio non si monta con la custodia, devo toglierla ogni volta..
OK, grazie comunque!
Adoro guidare. Sia da sola, sia in compagnia. Mi rilassa. Mi capita, in giornate in cui sono di cattivo umore (succedeva più spesso in passato) di salire in macchina e iniziare a guidare senza meta.
Mentre, le rare volte in cui sono passeggero e non autista tendo ad annoiarmi…
Io se sono passeggera sono tranquilla solo se il guidatore guida bene. Se vedo che non ha la padronanza dell’auto mi terrorizzo e conto i minuti all’arrivo!
Non dirlo a me…
Ah è un problema grave, soprattutto nei viaggi lunghi!
Le attività “monotone”, o meglio “ripetitive” lasciano spazio alla mente di concentrarsi su altro (al netto dell’attenzione per così dire automatica che devi mettere nel guidare!) ed in effetti da soli in auto si pensa molto. Condivido, si si. 🙂
Esatto, ma guidare proprio è l’attività migliore!
Io non amo guidare in città, nel senso: se può farlo qualcuno al posto mio è meglio, ma inevitabilmente prendo la macchina ogni giorno e inevitabilmente mi scontro con la presunzione e la maleducazione della gente. È questo il motivo per cui mi infastidisce guidare troppo. Eppure quando si tratta di viaggi on the road, mi si illuminano gli occhi. Riesco a sentirmi parte del paesaggio, quasi alla sua altezza.
I giri in macchina brevi in città anche a me fanno venire un gran nervoso, ma sono un’altra cosa. Io parlo di quelli lunghi, quelli in cui lo scorrere della strada ti ipnotizza..
per me i momenti delle grandi, grandi scelte sono i viaggi (possibilmente lunghi) in bicicletta o le escursioni (possibilmente lunghe) in montagna. la macchina è quello delle grandi, grandi riflessioni, spesso dialogate in coppia, ma raramente si concludono con una scelta, sono più “l’avvicinamento a”.
ah, avete un uomo impiccato vicino allo specchietto. 😀
La montagna anche a me fa lo stesso effetto. Però delle volte la fatica fisica (tipo nei trekking di una settimana) offusca i pensieri e mi concentro solo sui passi.
Nello specchietto è impiccata una scimmia che ho trovato dentro l’uovo di Pasqua: si chiama Massimo e mi fa molto ridere!
Io adoro viaggiare in macchina tanto quanto detesto farlo di notte…i viaggi in macchina col buio, anche se in compagnia, mi mettono una depressione e una tristezza addosso incredibile. Non so poi perchè, forse lo associo alla fine del viaggio o qualcosa del genere. Mah! Comunque bel post, come sempre. Solo tu sai parlare di una cosa semplice e, se vuoi, banale come l’andare in macchina e renderla poetica e ispirante. Grazie!!
Che carina 🙂 io ricordo un viaggio in macchina di notte stupendo, di otto ore, da Boston a Buffalo. Chiacchiere infinite mentre il mondo attorno a noi dormiva. Uno dei momenti più belli del viaggio!
Che beeeeeello!!!!! Io adoro i viaggi di notte… Le luci delle auto, delle città lontane, la luna che sembra seguirti…. Musica tranquilla… Ed ecco i pensieri che ti avvolgono….
Io mi rilasso di più quando è qualcun altro a guidare…guardo il finestrino e la mia mente segue in viaggio il mio corpo 🙂 mi fa sentire bene. Sin da piccola chiedevo spesso a mio padre di fare ”una passeggiata in macchina” e, inutile dirlo, le facciamo ancora adesso 🙂
Mio babbo credo sia una delle due/tre persone al mondo di cui mi fido ciecamente alla guida. Le altre mi mettono un po’ tutte in agitazione. Tipo domani devo andare fino a Spoleto con un’amica che guida in maniera terrificante e sto già un po’ tremando.
Anche io mi fido tantissimo di mio padre alla guida, dopo di lui mio marito.
Bel post cavolo!!! Quanto mi piace come scrivi!!
Comunque io odio la macchina perché la uso tutti tutti i giorni per almeno 100 km e in mezzo al traffico per cui l’abbandonerei volentieri… ma quando organizzo un viaggio on The road diventa mia amica 😉
Io in questi giorni ne sto facendo 80 andata e 80 ritorno, sono molto ispirata, ma anche basta. Non vedo l’ora di tornare al caro vecchio treno in cui posso leggere, dormire, distrarmi e riprendere fiato!
Sì…anche perché dopo anni é pesante! Io sto diventando isterica a stare in macchina 🙁
Anche a me piace andare in macchina, ma solo quando guido. E ci sono itinerari splendidi, tipo quelli che attraversano le Alpi, che quando li devo percorrere, per me è quasi un premio.
Tuttavia, a leggere il tuo post mi viene un pensiero: sei sicura di non distrarti un po’ troppo? 😉
No, anzi, spesso spengo la radio per non avere troppe distrazioni e “sentire” meglio i pensieri 🙂
Peggio mi sento… 😀 Non devi sentire i pensieri, devi guardare la strada!
PS: non accedevo ai blog da mesi. Ho fatto una scorpacciata dei tuoi post, e un viaggio ideale per tutto il mondo. E ho commentato un po’ in giro. Sei instancabile, inesauribile. Complimenti!
Ho visto, mi ha fatto molto piacere leggere tutti i tuoi commenti, grazie del contributo, sempre sempre interessante!
Ciao cara,
davvero bello questo post… il modo in cui metti nero su bianco i tuoi pensieri è bellissimo!
Anche io come te amo perdermi nei miei pensieri quando sono in auto.
Quando stacco dal lavoro e finalmente torno a casa mi crogiolo nelle riflessioni.
Complimenti ancora 🙂
Danila.
Grazie Danila! Io ancora due giorni di full immersion in auto e poi finalmente torno al treno! Sono sfinita 🙂
Ti ho scoperto oggi e già mi sono letta tantissimi tuoi post! Mi piace molto il tuo modo di scrivere 🙂
Sono d’accordo con te…in macchina anche io penso e ripenso, forse “costretta” dal fatto che non ho nessuno con cui parlare e quindi in qualche modo devo riempire la testa 🙂
Tutt’altro discorso quando viaggio, solitamente con la mia metà (e quindi divento passeggera)….riesco a svuotare la mente da tutto e sentirmi davvero libera (cosa che non mi capita con altri mezzi di trasporto, in cui mi sento quasi in gabbia), per questo adoro viaggiare in macchina.
Ti faccio ancora complimenti per il blog, ti seguo con piacere 🙂
Sara
Grazie Sara, sono contenta che tu ti sia persa tra i post 🙂
A me piace tantissimo viaggiare via terra e macinare chilometri, guadagnare la strada, piuttosto che volare. E la macchina è il top!
Condivido in pieno il tuo post, anch’io sono così. quando entro in macchina è l’unico momento che mi rilasso e i pensieri viaggiano.
P. S. Complimenti per il Blog.
Grazie Simone! Benvenuto! 🙂
Ho letto questo tuo articolo e l’ho letteralmente adorato.