Ho volato sull’Everest e sulle mie paure

Io ho paura di volare.

Ho preso più di cento aerei nella mia vita, almeno una decina intercontinentali.
E ogni volta che devo prendere un aereo tremo di paura.
Mi si chiude lo stomaco, mi si spappolano i muscoli delle gambe, mi si annebbia un po’ la vista. Il decollo è il momento peggiore – una volta sono quasi svenuta – poi mi calmo. Non sono di quelle che perdono la testa, sto lì nel mio posticino, con gli occhi chiusi sperando che passi.

Ecco, dopo questa premessa, immaginatevi la mia reazione quando mi hanno proposto di fare il volo panoramico sull’Everest su un aeroplanino.
Ma ciao proprio.
E invece.
Invece ho chiuso forte gli occhi e ho detto di sì.

Volare sull'Everest

Siamo partiti la mattina all’alba.
Ci avevo pensato diversi giorni – rimuginato, veramente – e poi avevo detto di sì, perché chi non risica non rosica e io l’Everest lo volevo vedere.
E così la mattina all’alba ci sono venuti a prendere all’albergo con il transfer di Buddha Air. Che già suona bene.
Io immaginavo un aereo molto piccolo, di quelli instabili e pericolosi, ne avevo lette e sentite di ogni. Pensavo di trovarmi davvero in difficoltà. Tipo panico vero, di quello che ti cambia la testa e sceglie le tue azioni per te.
Però ormai avevo deciso.
Così, armata del mio più puro coraggio da viaggiatrice, mi avvicino sempre più inesorabilmente all’aeroporto di Kathmandu.

Entrata Domestic flights.
Desk Buddha Air.
Controllo passaporti e consegna carte d’imbarco.
Controlli di sicurezza doppi.
Di nuovo i documenti.
Attesa per l’imbarco.
Chiamano il nostro volo.
Saliamo sul bus che ci accompagna all’aereo.
Paura vera.
E poi lo vediamo lì.

volo sull'everest con buddha air

È un aereo piccolo, ma normale, non scassato, come mi ero immaginata.
Le ali ci sono, la coda pure, i finestrini sono parecchi, quindi anche i posti. Ha le eliche, ma posso farmene una ragione.
È un aereo vero.
Tutta questa paura, questa incertezza, e alla fine voliamo con un aereo abbastanza grande e stabile, con 40 posti e due piloti.
Per fortuna ho deciso di venire. Mi sarei mangiata le mani col senno di poi sapendo che era così tranquilla la situazione.

Saliamo, ci sono circa una quarantina di posti. C’è un corridoio in mezzo, due posti a destra e due posti a sinistra. Ci fanno accomodare: ognuno ha un posto finestrino e una cartina con disegnato l’Himalaya per poter riconoscere i monti. Bellissima questa cosa, io non sono mai stata capace di distinguere le montagne, neanche quelle vicino a casa.

L'interno dell'aereo per volare sull'himalaya

La hostess ci mima le informazioni per le emergenze e i motori iniziano a scaldarsi. Ho un po’ paurina.
L’aereo comincia a muoversi, prima piano, poi sempre più veloce, rulla sulla pista, il rumore si fa sempre più forte, andiamo velocissimo, e in un attimo siamo nell’aria.
Come un decollo di un qualsiasi Ryanair o EasyJet.

Poi iniziamo a vedere la catena dell’Himalaya che compare prepotentemente alla nostra sinistra.
Sembra venir fuori dal nulla. È imponente, affascinante.
Sono tutti lì, li riconosciamo uno per uno: il primo è il Melungtse (7181 metri) con la sua doppia gobba, poi c’è il Chugimago, poi il Cho-Oyu (il primo tra gli 8mila che riusciamo a riconoscere, ben 8201 metri).
Mentre sto cercando di capire dov’è l’Everest mi chiama la hostess: è il mio turno per andare a vedere la cabina di pilotaggio, se voglio.
Certo che voglio! Risalgo tutto l’aereo e arrivo lì, dove tutto succede, e guardo avanti.
E vedo finalmente l’Everest.

Ho visto per la prima volta l’Everest dalla cabina di pilotaggio di un aereo della Buddha Air.
E l’ho fatto perché ho deciso di non aver paura.

L'Everest visto dalla cabina di pilotaggio

[Tutte le informazioni pratiche sul volo le trovate a questo link: Viaggio in Nepal: consigli e informazioni pratiche]

36 thoughts on “Ho volato sull’Everest e sulle mie paure

  1. Visto che io adoro volare, mi resta molto difficile comprendere chi invece teme il volo e gli aerei; a volte non riesco ad essere empatico con queste persone e di questo me ne scuso in anticipo!

    Credo tu sia stata proprio brava a (temporaneamente?) superare la tua paura e fare il volo lo stesso. Credo che una volta in volo la meraviglia dello spettacolo ti abbia persino fatto dimenticare i tuoi timori; vero?

    Un amico pilota di linea una volta mi ha detto una cosa che reputo una specie di “stella polare” riguardo alla paura di volare: se fosse pericoloso, i piloti sarebbero i primi a non voler decollare.

    —Alex

    PS = comunque credo che la tua fobia del volo non sia così grave visto che in ogni caso prendi l’aereo ugualmente; conosco persone che hanno volutamente abbandonato posizioni lavorative MOLTO importanti perché gli è stato richiesto di prendere l’aereo :/

    • Sì, una volta in volo ho dimenticato tutte le paure e ho ringraziato me stessa per aver scelto di farlo. È stata una soddisfazione grande.
      Il tuo amico pilota ha ragione, e razionalmente è un timore sciocco: gli aerei sono tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Ma se fosse razionale non sarebbe una paura, no?
      Comunque non è una fobia vera e propria, mi fa molta paura, ma ho deciso che sono io padrona delle mie scelte e non la mia paura, quindi ogni volta che posso parto! 🙂

  2. Bellissimo questo post.
    Vincere una paura o almeno affrontarla ti da una scarica di adrenalina da paura.
    Complimenti per la voglia di viaggiare che vince una paura tremenda come quella del volo.
    Io adoro volare e mi emoziono ogni volta nel momento in cui l’aereo si stacca da terra…

    Voglio vedere anche io l’Everest… prima o poi!!

    Ti abbraccio forte 🙂

    • Mamma mia, io ogni volta che le ruote si staccano da terra mi sento mancare! E le prime manovre per assestare la rotta mi scompensano da matti. Ma si parte lo stesso perché non esiste che mi faccio battere da una paura!

      • Già…. Viaggiare vale qualsiasi sforzo o timore da affrontare.
        Mi accorgo ad ogni viaggio quanto torno più matura e consapevole perchè ogni volta che sono in viaggio sono così felice che me ne sto ore a pensare.
        Che bello condividere con altri sensazioni così indescrivibili!

  3. Non sai che piacere leggere post come il tuo, quando la voglia di vedere prevale sulla paura. Io ho paurissima di volare, da sempre, nonostante i cento e più voli presi…ma l’emozione del viaggio vince sempre! Un abbraccio

  4. empatizzo. di volare non ho (avevo) solo paura, ma puro terrore, una volta conclusosi con tanto di attacco di panico prima di salire e bagaglio fatto scaricare prima della partenza. dico avevo, perché poi è successo che, non so come (no, forse lo so, ma è troppo lungo da scrivere in un commento) quella paura è più o meno passata. sì, insomma, un po’ di agitina c’è sempre al momento di prendere l’aereo e soprattutto ultimamente non ho mai fatto voli lunghi, tutti nel massimo di quattro ore, e questo forse anche conta; ma tant’è, le cose son cambiate e ora va bene così, senza alcuna chimica di supporto.
    detto questo, credo che di fronte all’everest avrei pianto. o forse piangerò, quando lo farò, perché sì che lo voglio fare, eccome, prima o poi. certo, ad arrivarci da giù a piedi, poi, sarebbe altro che sogno, ma quello credo che rimarrà tale…

    • Cavoli, l’attacco di panico con bagaglio scaricato mi manca, però complimenti per i passi avanti! A piedi chissà, non è uno dei miei sogni top, però mi piacerebbe come esperienza (a parte il costo!).

    • Sappiate che esistono corsi tenuti da psicologi per affrontare la paura di volare la cui eziologia è molto varia e spazia da informazioni tecniche errate, alla mania del controllo, etc.
      Il bello di questi corsi è che spesso terminano con un bel battesimo dell’aria; un breve volo per saggiare se il corso ha avuto effetto o no 🙂

  5. Leggendoti ho quasi sentito l’odore della paura misto a quello del coraggio. E mi sono emozionata a leggere del tuo coraggio che è stato ripagato dallo splendido spettacolo che hai potuto ammirare!

  6. Tutto mi sarei aspettato da te, salvo che avessi paura del volo. Ma ti capisco.
    Anche io ho volato e volo moltissimo, specialmente per lavoro. A differenza tua, anche il volo stesso mi piace e mi diverte. Eppure… ho sempre paura di volare.
    E’ una cosa tollerabile, per fortuna, altrimenti sarei costretto a fare qualche corso di quelli che le compagnie aeree organizzano per vincere la paura del volo.
    Per quanto riguarda l’escursione, dev’essere stato uno spettacolo bellissimo. E’ sicuramente una di quelle escursioni che quando atterri dici “menomale che l’ho fatta” e se non la fai te ne penti.
    Io però sul turboelica della compagnia nepalese non so se ci sarei salito! 😉

        • Credimi, i piloti del turboelica nepalese hanno la stessa voglia di tornare a casa dei piloti di un turboelica Italiano o americano 😉
          Se l’aereo non fosse Ok non ci volerebbero sopra, no?

          In ogni caso non capisco tutta questa fobia degli aerei a turbopropulsore; forse perché sembrano più antiquati?
          In realtà è una tecnologia intrinsicamente più sicura di quella dei jet, sapevatelo! 🙂
          Per esempio sono meno “delicati” dei jet, meno soggetti ai bird-strike e se per qualche ragione il motore si dovesse fermare è più facile riavviarlo. In più l’elica, anche se il motore fosse guasto, continua a generare elettricità e pressione idraulica per alimentare i sistemi dell’aereo incluse le superfici di controllo, sui jet c’è bisogno di una unità ausiliaria (RAT) che potrebbe anche non avviarsi… 😉

          —Alex

  7. Grazie, mi hai dato diverse informazioni utili 🙂 Parto a giorni per il Nepal, e probabilmente farò il volo “sull’Everest”, ho una sola perplessità: quanto ci si avvicina realmente alle vette? ho letto cose un po’ deludenti da questo punto di vista. Si riesce a fare qualche foto decente dai finestrini? un aereo piccolo da questo punto di vista sarebbe stato più utile ma in effetti a 9000 metri serve la pressurizzazione… :-/

    • Le foto vengono medio-bene, alle vette ci si avvicina, ma non immaginarti di volarci sopra. È come vedere le montagne da una finestra (vedi la mia foto per le distanze – io non ho un obbiettivo potente).

      • Immaginavo che non ci si potesse andare proprio sopra. Comunque a giudicare dalle tue foto sembra che valga la pena, a prescindere dalle foto. Sono abbastanza convinto.
        Grazie ancora! 🙂

  8. sono lieta di aver letto nel tuo articolo che il volo ti è piaciuto, noi siamo a caccia di info e stiamo valuntando se farlo o no… qualcuno lo sconsiglia perchè dice che in fondo si vede ben poco e il prezzo è spropositato!
    Grazie per le info!

    • È vero che non si tocca l’Everest con la punta delle dita, però per me è stata una grandissima emozione. Non avrei dubbi nel consigliarlo 🙂

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