Respirare l’Europa a Bruxelles (cosa vedere e dove esplorare)

La settimana scorsa sono stata a Bruxelles per lavoro (più o meno).
Sono stata al Parlamento Europeo, alla Microsoft, ho incontrato Berlinguer e stretto tantissime mani importanti.
Ho girato in business dress e tacchi per tutta Bruxelles.
Ho sorriso educatamente nelle fotografie e mi sono seduta sempre composta.

– FINE COSE SERIE –

Ho mangiato una quantità di cibo da far vergognare Homer Simpson.
Ho bevuto tipo un ettolitro di birra, provandone ogni volta una diversa.
Ho comprato 1 chilo – UN CHILO – di Speculoos (biscottini alla cannella tipici del Belgio di cui io sono drogata).
Ho mangiato gaufres guarnite con la qualunque, con l’apporto calorico di dieci anni di pranzi di Natale.
Arrivata in hotel ho lanciato le scarpe col tacco dall’altra parte della stanza e con un sospiro liberatorio mi sono messa i calzini antiscivolo con il buon vecchio Babbo Natale.
Ho fatto le 4 di mattina al Delirium chiacchierando con due messicani enormi conosciuti due ore prima, perfettamente corrispondenti all’immagine comune dei trafficanti di cocaina.
Poi, nei momenti liberi, ho passeggiato per la città e ho respirato l’Europa.

grand place, bruxelles, belgium

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Tonki: arredare casa con le foto di Instagram

[questo post non parla di viaggi: parla di fotografie, Instagram e casine accoglienti]

Da circa dieci giorni mi sono trasferita nella mia casina nuova.
Per mesi me ne sono presa cura, scegliendo ogni cosa con amore, dai pezzi più importanti ai dettagli più piccoli.
Il divano, il letto, il tavolo.
Ma anche il barattolo dello zucchero, i gancini per la cucina, le abat-jour.

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Ciaspolare sullo zucchero filato

[Mmm, zucchero filato, sbav. Scusate. Blog di viaggi. Mi riprendo.]

Dicevo: avete presente la sensazione di addentare lo zucchero filato?
Che scricchiola un po’ e poi i suoi cristalli si sciolgono in bocca in pochi secondi?
Quasi uguale, ma è neve che scricchiola e si scioglie sotto le ciaspole.

ciaspolare appennini

Come sbriciolare le foglie secche, come schiacciare le bolle d’aria della carta da imballaggio: ciaspolando si calpesta un metro di neve fresca con lo stesso gusto.

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Le casine di Tonawanda

Avete presente Wisteria Lane, il quartiere di Desperate Housewives?
Oppure le location di Pleasentville.
La classica cittadina americana: villette con giardino, vialetto e portico, il tutto incorniciato dagli alberi in file precise come soldatini.

Ecco: quelle villette, vederle dal vivo, è uno shock.
Per noi che viviamo in città con centri storici, palazzi antichi e stradine ciottolate, è veramente pazzesco. Sembra di essere catapultati dentro ad un film per famiglie.

casina suburbs tonawanda usa

Casette piccoline, colorate, curate fino al più piccolo particolare.
Immerse nel verde della periferia americana.
Certo, anche New York ha il suo polmone verde, Central Park è uno dei parchi più belli al mondo. Ma questi alberi ai lati delle stradine residenziali sono qualcosa in più: sono una cornice.
Sono le fondamenta delle casette sugli alberi dei bimbi americani.
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