Oh sì, questo è un blog di viaggi ma ogni tanto ci buttiamo dentro pensieri in libertà.
Siete d’accordo?
Questo weekend me ne stavo spaparanzata in spiaggia a rosolare sotto il sole ascoltando la mia playlist estiva e leggendo un libro.
Dopo due ore ero rossa come un peperone, affamata come un lupo, ma molto contenta del mix di canzoni che avevo appena ascoltato.
Quindi ho pensato di farvi un regalino di Buona Estate e condividerlo con voi 🙂
Premessa: è un mischione di generi, periodi, artisti, che mi vergogno quasi un po’ per avere affiancato i Pearl Jam ai Train. Però tutte insieme sono molto belle, ve lo prometto.
Tra gli aspetti che non avevo mai preso in considerazione delle crociere ci sono le escursioni (vedi punto 2 qui). Durante il #CostaBlogTour abbiamo navigato tra Barcellona e la Provenza provando la Minivacanza Blu Lavanda. In quattro giorni abbiamo respirato l’aria genovese, il mare aperto, la vitalità di Barcellona e l’atmosfera delicata della Provenza.
Non si ha un quadro completo dei luoghi standoci solo una giornata, chiaramente, ma si ha a possibilità di immergersi in culture diverse ogni giorno: un’esperienza da provare.
Il lunedì di buon mattino abbiamo attraccato al porto di Marsiglia e siamo scesi per scoprire la Provenza.
Arrivando ad Aix-en-Provence sembra di entrare piano piano dentro ad un film. Un’ottima annata l’avete visto? Togliete Russel Crow e aggiungete i macarons.
Anche la luce sembra diversa quando i luoghi sono così belli. Continue reading →
Qual è il primo pensiero che ti viene in mente alla parola “crociera“?
Fino a qualche giorno fa io avrei detto: “Vecchietti tedeschi color aragosta scarrozzati in giro per il mare che fanno a spintoni per arrivare per primi al buffet. Con sandali beige e calzini bianchi tubolari.”
Oggi invece vi dico “Svegliarsi guardando il mare con la colazione a letto” oppure “Ogni giorno un porto nuovo, un mondo diverso“.
Tutto questo grazie al #CostaBlogTour.
[questo post non parla di viaggi, parla di cose belle e di felicità]
Ci sono certi momenti in cui tutto è buio. E magari piove anche.
Tutto – tutto – sembra andare storto.
Qualche giorno fa ho avuto una giornata veramente incredibile. Alle 2 di notte hanno suonato i carabinieri: “La sua macchina parcheggiata ha avuto un incidente con un’altra macchina parcheggiata.” WTF?! La mia macchina era parcheggiata in fondo ad una discesa da cui è arrivata a tutta velocità un’altra macchina parcheggiata a cui ha ceduto il freno a mano. Alle due di notte. Parliamone.
La mattina sono andata in stazione in bicicletta, sotto la pioggia, bagnata come un pulcino.
Arrivata in stazione ho scoperto che il mio treno, il mio solito treno, non esisteva più. Soppresso per sempre. Ma benissimo.
Aspetto per un’ora quello dopo, che è in ritardo di mezz’ora.
Arrivo a lavorare praticamente all’ora di pranzo. Il resto della giornata continua su questo registro, vi risparmierò i particolari irritanti.
Una giornata di merda iniziata alle 2 di notte, immaginatevi voi.
Io però sono una persona ottimista e solare, quindi ho cercato di non perdere mai il buonumore, a costo di pensare alle scene delle Follie dell’Imperatore durante le riunioni.
Sono arrivata a casa la sera che ero distrutta in mille pezzettini, un po’ come il vetro infrangibile quando poi effettivamente si rompe.
Quando sono così stanca e a terra uso sempre il metodo di Julie Andrews in Tutti insieme appassionatamente: penso alle cose belle.
Quelle cose piccole che normalmente non notiamo, ma che in una giornata triste fanno tornare il sereno.
Lei cantava questa canzone:
Io l’altro giorno per tirarmi su il morale ho scritto la mia lista delle piccole cose che mi fanno felice. Continue reading →
Da tanti anni, da quando ero piccina, ogni weekend e ogni estate vado con la mia famiglia a Cesenatico.
Per chi non lo sapesse è una bellissima città di mare sulla Riviera Romagnola tra Rimini e Milano Marittima. Più tranquilla, lontana dagli eccessi di Riccione, ma molto viva e vitale. A Luglio e Agosto si riempie e si accende, quasi troppo per i miei gusti. L’ideale sono i mesi di Giugno e Settembre per delle lunghe passeggiate sulla spiaggia o sul porto canale.
Io Cesenatico la conosco come le mie tasche, ho provato tutte le gelaterie, i ristorantini, curiosato in tutti i negozi.
E quindi ho pensato di farvela vedere un po’ da insider, di farvi scoprire i posticini dove andiamo noi romagnoli da sempre.
Qui sotto i miei consigli, i posti che io, se fossi in voi, non mi perderei. Continue reading →
Il Souk, mercato, di Marrakech si trova nel centro della città, nella Medina, vicino alla famosa piazza Jemaa el-Fna.
È con certezza il mercato più grande che io abbia mai visto, così grande che non sono riuscita a girarlo tutto.
Dalla piazza enorme, soleggiata e caotica si entra nella zona del souk, più ombreggiata e ordinata. Le stradine sono coperte da una tettoia di canne, che fanno filtrare poco sole ma molta luce. Ai lati si susseguono ordinatamente negozietti di ogni tipo: spezie colorate e profumate, specchi di ogni forma decorati e luccicanti, tajine di terracotta smaltata, babbucce con la punta e senza punta, gioielli d’argento ammucchiati l’uno sull’altro, tappeti annodati a mano uno per uno, ceste enormi di frutta secca di tutti i colori, lanterne di ferro battuto che illuminano tutto il souk con la loro luce colorata. E poi ceste e cappelli di paglia intrecciata, bottigline decorate di vetro soffiato, barattoli di olive ripiene sott’olio, teiere, fossili, qualche souvenir, tantissime candele profumate. Ecco, i profumi. Anzi, gli odori. Nel souk gli odori si intrecciano, si mischiano, se ne creano di nuovi. Ogni senso si attiva e aggiunge un pezzettino fondamentale a questa esperienza. Continue reading →
Guardate questa foto, è l’entrata di un giardino bellissimo.
Pieno di fiori, piante, siepi, tutte curate e rigogliose.
Un giardino che ricorda il Giardino segreto di Frances Hodgson Burnett.
Quando sono passata di qui, passeggiando a zonzo per Suvereto, sono rimasta incantata da questo posto meraviglioso. Ho infilato il naso tra le sbarre del cancello per riuscire a vedere il più possibile. Vasi pieni di fiori colorati, aiuole che sembravano disegnate, tante, tantissime tonalità di verde.
Ho fatto un passo indietro, per fare una foto, e l’ho vista.
La piastrella con i due nomi dei proprietari del giardino: Stefano e Eden.
Il giardino dell’Eden, miei cari, è a Suvereto.
Ed è anche il giardino di Stefano, che deve amare molto la sua Eden perché un posto diventa così bello solo se c’è tanto amore. Continue reading →