Carpe diem.

Oggi seduto di fianco a me sul treno c’era un tizio che si mangiava un tramezzino veramente invitante.
Questo tizio ad un certo punto ha tirato fuori un iPhone e ha cominciato a giocare a FarmVille. Ho anche fatto un po’ una figura di merda perché mi è scappato da ridere pensando alla parodia della pubblicità di Trenitalia di Natalino Balasso.
Dopo aver perso tutta la mia stima, ne ha riguadagnata gran parte quando ha bloccato lo schermo: come sfondo aveva una foto bellissima. Era una foto di Markus Reugels, veramente un grande fotografo. La foto faceva parte di questa serie, io come sfondo del Mac ho questa:

(C) Markus Reugels

Il buon Markus riesce ad immortalare il millisecondo in cui la goccia riflette perfettamente il mondo. Potete immaginare quante foto avrà fatto prima di raggiungere questo livello di perfezione?
Bene, questo per dire che dà lì mi è partito un viaggio galattico sul valore degli attimi nella fotografia. Ci sono certe foto che colgono precisamente l’attimo, che vengono scattate nell’attimo giusto, come se l’universo in quel momento si fosse allineato davanti al tuo obbiettivo. Ti danno un po’ la sensazione che dà il déjà-vu, di essere nel posto giusto al momento giusto, nel mondo. Sono le foto carpe diem
Sono quelle foto che ringrazi il cielo tutta la vita per aver fatto, le vedi un attimo dopo lo scatto e non ci puoi credere. Io ho fatto questa a Parigi, l’anno scorso, e quando ho visto l’uccellino in volo sullo sfondo non ci potevo credere:

Ma la vera foto carpe diem l’ho fatta due anni fa ad Amsterdam con una Supersampler, una macchina lomografica a rullino che scatta quattro foto una di seguito all’altra in un singolo fotogramma.
Questa è la mia foto preferita in assoluto, di quelle che ho scattato in viaggio.
La Supersampler non ha mirino e ovviamente non ha lo schermo, essendo analogica. Non puoi vedere né cosa stai inquadrando né cos’hai scattato, fino alla stampa. Ecco, nella foto sotto le biciclette erano due, una nera e una blu. Nella foto sembra una bici all’infinito in cui la ruota posteriore della prima diventa la ruota anteriore della seconda.
Ho sperato che venisse così, ma credo che, questa volta, sia stato merito dell’universo:

Altra foto carpe diem, scattata a Wall Street:

(più carpe diem delle vecchiette che baciano le palle del toro non ci arriva neanche l’universo.)

7 thoughts on “Carpe diem.

  1. Meraviglia questo post! Complimenti per la foto ad Amsterdam, davvero stupenda e non lo dico per dire! Il tuo blog mi interessa molto, ecco perchè ti seguo molto volentieri su twitter. 🙂
    Sei una bella scoperta! 😉
    Silvia

  2. Ciao, volevo ringraziarti della visita al mio blog. Meravigliosa la foto con la macchina lomografica .Ne ho sentito parlare qualche settimana fa in un altro blog perchè ne ignoravo l’esistenza. Complimenti anche per il tuo blog che seguirò con piacere. Ti auguro una bella serata.

Rispondi a The Girl with the Suitcase Annulla risposta